Comitato Territoriale

Brescia

Iniziative - Casa Circondariale Nerio Fischione

UISP PROGETTO CARCERE - CASA CIRCONDARIALE NERIO FISCHIONE

Gennaio– Giugno 2019: Venerdì dalle ore 15:00 alle ore 16:30

Quest’anno (come anche l’anno scorso) ho avuto il piacere di tenere un corso di scacchi presso la Casa Circondariale Canton Mombello nel periodo gennaio/giugno.

A differenza dell’anno scorso la frequenza degli iscritti è stata molto assidua e soddisfacente!

La media dei partecipanti per incontro è più che raddoppiata, con una media di 9/10 partecipanti; anche se a volte erano presenti anche 15/16 persone!

Gli incontri scacchistici si sono svolti ogni venerdì dalle ore 15:00 alle 16:30. La prima mezz’ora era generalmente dedicata ad alcuni esercizi preparati da me, volti a migliorare le capacità di gioco dei partecipanti. Spesso erano gli stessi partecipanti a proporre degli argomenti!  La partecipazione è stata in questo senso più che attiva.

Tutti erano “affamati” e desiderosi di apprendere nuovi schemi di gioco, nuove strategie. I partecipanti avevano chiaramente una forza di gioco differente.

C’era chi non aveva mai mosso neanche un pezzo, come anche chi aveva già disputato tante partite e chi addirittura dava un po’ di filo da torcere anche all’insegnante! La sfida per il sottoscritto è stata quindi quella di insegnare ad un gruppo eterogeneo. Il resto del tempo organizzavamo delle partite in simultanea; ovvero giocavo contemporaneamente contro tutti i partecipanti, ognuno dei quali aveva la propria scacchiera. In questo modo mi è stato possibile individuare i punti deboli (e anche i punti di forza, perché no!) di ogni singolo giocatore e rendere più personalizzata l’esperienza di apprendimento.

Spesso i partecipanti commettevano errori dovuti alla fretta e all’istintività. Tuttavia hanno imparato che quando si commette un errore non possiamo dare la colpa alle circostanze ecc., ma solo a noi stessi.

 Essere autocritici è essenziale nel gioco degli scacchi, così come credo nella vita. Inoltre hanno imparato che non possiamo giocare considerando solo i nostri piani e progetti, ma dobbiamo tenere conto necessariamente anche di quelli dell’avversario, in modo tale da difendersi adeguatamente.

Hanno imparato che sulla scacchiera esiste molto di più di ciò che riusciamo a vedere, e che è importante non fermarsi alla prima buona mossa che troviamo, ma considerare anche più possibilità, per poi scegliere quella che riteniamo più conveniente.

Hanno imparato che a volte, anche quando sembra che non ci siano più speranze, la situazione sulla scacchiera si può capovolgere. allo stesso tempo, se non si persevera nella concentrazione, anche una situazione di assoluto vantaggio può trasformarsi in una disfatta. Hanno imparato il valore del sacrificio, ossia l’importanza di sacrificare qualcosa (un pezzo) subito per ottenere un vantaggio a medio lungo termine, così come nella vita è importante essere disposti a sacrificare qualcosa oggi per ottenere qualcosa di meglio un domani. Questi sono solo alcuni dei valori che ho cercato di trasmettere, oltre alle nozioni più tecniche del gioco.

Il tutto si è svolto in un clima di assoluto rispetto e serenità.

Sono più che contento di aver partecipato a questo progetto e ringrazio tanto la Uisp e la Direzione del Carcere per avermi permesso anche quest’anno di condividere questo bellissimo gioco (che io considero più una scuola di vita) con i ragazzi che hanno aderito al corso.

Helaman De Angelis    

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CORSO DI SCACCHI -  CASA CIRCONDARIALE NERIO FISCHIONE

 HELAMAN JEHOSHUA DE ANGELIS, istruttore federale di scacchi (SnaQ).

 Inizio Marzo- termine Luglio 2018, ogni martedì dalle ore 09:30 alle 11:30 

Il corso ha decisamente avuto un esito molto positivo. In media vi hanno partecipato 6/7 ragazzi per lezione. Tutti loro avevano già una buona conoscenza del gioco degli scacchi, pertanto ho dovuto "trasformare" il corso base in corso avanzato.

L'obiettivo del corso, tuttavia, non era tanto quello di trasmettere le conoscenze tecniche del gioco, ma di usare gli scacchi come strumento formativo, attraverso la quale sviluppare e consolidare la capacità di calcolare le conseguenze delle proprie azioni (cosi come negli scacchi è fondamentale calcolare in anticipo le conseguenze delle proprie mosse); accettando la responsabilità dell'esito della partita senza attribuire la sconfitta a fattori esterni al gioco.

Una delle soddisfazioni più grandi del corso, al di là delle ottime capacità di gioco di tutti i partecipanti, è stata da parte loro la capacità di accettare la sconfitta, accettare che nella vita possiamo anche perdere delle battaglie. La sconfitta pertanto non viene vista come un fallimento, ma come uno sprono a migliorare se stessi. Il vero successo negli scacchi, cosi' come sicuramente in molti altri sport, è la capacità di passare da una sconfitta all'altra senza scoraggiarsi.

Il rispetto delle regole e del proprio avversario è stata un'altra bella soddisfazione.

Uno degli aspetti che più è emerso da parte dei partecipanti è il vittimizzarsi; ovvero insultare se stessi quando si fa un errore. L'autocritica va benissimo, ma è importante che non sfoci nella mancanza di autostima. Negli scacchi, cosi come nella vita, posso commettere degli errori; devo prenderne coscienza, rimediare e poi continuare con autostima e sicurezza cercando di non ripetere lo stesso errore.

Durante le lezioni abbiamo esaminato alcune posizioni di partite che sono state giocate in passato da alcuni grandi campioni e abbiamo imparato che è importante avere una visione di gioco a 360 gradi. Per esempio la quantità di pezzi che ogni giocatore ha non è l'unico metro di misura del vantaggio di un giocatore sull'altro, ma per esempio la sicurezza del proprio re, la libertà di movimento dei pezzi a propria disposizione ecc. Questo ha permesso al corso di trasmettere altri valori importanti, come ad esempio che non bisogna essere frettolosi e istintivi a giudicare una situazione, ma bisogna considerare la situazione a 360 gradi sotto diversi punti di vista, considerando diversi fattori.

Inoltre a volte è importante sacrificare dei pezzi (anche importanti come la regina!) per ottenere un vantaggio maggiore o addirittura dare scacco matto all'avversario e vincere la partita. Il sacrificio quindi non è una debolezza, ma (se fatto con criterio e la dovuta analisi) un grande punto di forza. Viviamo in una società dove si vuole ottenere tutto e subito, senza magari fare dei sacrifici. tra le tante cose gli scacchi insegnano che bisogna essere disposti a sacrificare qualcosa oggi per avere un beneficio un domani.

Helaman De Angelis

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Iniziativa: “VIAGGI IN POLTRONA”
RESOCONTO INCONTRO DEL 18 LUGLIO 2019: MYANMAR
Giovedì 18 luglio, nella biblioteca della Casa Circondariale “Nerio Fischione” è stato presentato il viaggio in “Myanmar”, quarto e ultimo incontro dell’iniziativa “Viaggi in poltrona” .
Il viaggiatore Eros Venturini, ha spiegato ai presenti, che in questo viaggio ha voluto captare e raccontare la storia, la cultura, la religiosità, le leggende e la vita quotidiana di un popolo mite e straordinariamente socievole, in un paese in cui è nota la violazione dei diritti umani. La popolazione per tre quarti è contadina e nelle campagne la vita ruota intorno ai cicli della terra. Qui la politica di Yangon e i sogni di benessere impallidiscono di fronte all’importanza delle stagioni, del raccolto, del livello del fiume, che serve per lavarsi, fare il bucato e dissetarsi. Ovunque la gente si aiuta nel bisogno e si chiamano; fratello e sorella. Poveri ma solidali!
Gli spettatori, hanno dimostrato interesse, attenzione e curiosità, durante la rappresentazione e nel dialogo finale, in cui è stato sottolineato la necessità di non perdere di vista l’Uomo, la sua dignità, di considerare l’ altro da sé una risorsa importante. Cultura, società, ambiente, belle immagini accompagnate dalla didascalia e dalla musica hanno consentito di fare: un bel viaggio in poltrona!
Le iniziative previste nel progetto carcere, in entrambi gli Istituti di Pena, riprenderanno a settembre.

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Iniziativa: “VIAGGI IN POLTRONA”
RESOCONTO INCONTRO DEL 11 LUGLIO 2019: UN “INSOLITO” VIAGGIO
Giovedì 11 Luglio 2019, alle ore 9:00, presso la biblioteca della Casa Circondariale “Nerio Fischione” si è svolto il terzo dei quattro incontri previsti nell’iniziativa “Viaggi in poltrona”.
Dopo i due incontri precedenti, che ci hanno portato a viaggiare idealmente in terre lontane, abbiamo assistito questa volta ad Un “insolito” viaggio. L’autore, Giuseppe (Sandro) Faia, alpinista e dirigente del Comitato UISP, ha illustrato con immagini il suo racconto.
Viaggio “insolito”, nel quale le immagini non vogliono tanto descrivere i luoghi, ma sono il pretesto per ragionare sul significato dell’andare in montagna dal punto di vista personale dell’autore e degli interessi (cultura, ambiente, storia, emozioni) che ne derivano.
Si è parlato del senso della conquista delle vette, importante soprattutto quando si è giovani, mentre col passare degli anni acquistano maggiore importanza altri aspetti.
L’acqua, elemento fondamentale, poi la presenza dell’uomo con tutte le sue implicazioni (la salvaguardia dell’ambiente, il lavoro, la cultura e le tradizioni delle genti di montagna).
Non sono mancate, infine, alcune riflessioni sulle tragedie delle guerre e sulle leggende fiorite numerose attorno alle montagne, alcune delle quali ritenute “sacre”.
L’incontro è stato seguito con attenzione da una quindicina di detenuti. C’è stata poi uno scambio cordiale di impressioni e di esperienze, che lascia sperare che sia passato qualche messaggio positivo.
Il prossimo appuntamento è previsto per il 18 luglio.

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Iniziativa: “VIAGGI IN POLTRONA”
RESOCONTO INCONTRO DEL 4 LUGLIO 2019: PERÙ
Giovedì 4 Luglio 2019, alle ore 9:00, presso la biblioteca della Casa Circondariale “Nerio Fischione” si è svolto il secondo dei quattro incontri previsti nell’iniziativa “Viaggi in poltrona”. È stato presentato il video Viaggio nella Cordillera Blanca in Perù, effettuato due anni fa da Claudio Mangili, alpinista e Presidente della A.S.D. Lega montagna UISP, accompagnato per l’occasione da tre dirigenti della stessa Lega Montagna, che svolgono l’attività di accompagnatori di escursionismo.
Il video racconta il trekking nelle valli andine della Cordillera Blanca, nei rifugi gestiti dalla ”Operazione Mato Grosso”, culminata con una salita alpinistica.
Importante e coinvolgente nel viaggio è stato incontrare gli abitanti dei villaggi e conoscere le loro condizioni di vita, spesso difficili.
L’incontro è stato seguito da una quindicina di detenuti. I relatori sono stati piacevolmente sorpresi dalla voglia di capire e partecipare da parte dei presenti, con molte richieste di spiegazioni e considerazioni sulla vita nelle valli del Perù, talvolta confrontata con le condizioni di vita in alcune zone del centro Africa.
L’incontro si è concluso con la proiezione di un video relativo all’attività escursionistica svolta lo scorso anno dalla Lega Montagna UISP.
I prossimi appuntamenti sono previsti l’11 e il 18 luglio.

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 PROGETTO CARCERE – CASA CIRCONDARIALE NERIO FISCHIONE

 Iniziativa: “VIAGGI IN POLTRONA” - RESOCONTO INCONTRO DEL 27 GIUGNO 2019: ISRAELE E PALESTINA

Giovedì 27 giugno, alle ore 09:00, nella Sala Teatro della Casa Circondariale “Nerio Fischione” è stato presentato il primo dei quattro incontri previsti nell’iniziativa “Viaggi in poltrona”: - “A piedi in Terra Santa tra Israeliani e Palestinesi”.

Una trentina di detenuti hanno partecipato alla proiezione del reportage dei viaggiatori Tullio Bonometti e Chella Pietroforte, i quali con il racconto della loro esperienza hanno saputo stimolare l’interesse dei presenti.

Il viaggio, rappresentato nel filmato, è stata una immersione nei luoghi della storia e della fede, dove Gesù ha vissuto ed ha predicato la buona novella. Recinzioni di filo spinato, case distrutte ed il muro della vergogna e dell’apartheid rappresentano la drammatica quotidianità della difficile convivenza tra i due popoli.

Gli spettatori hanno dimostrato interesse e partecipazione; nel dialogo finale le immagini sono state lo spunto per una breve, ma appassionata analisi della situazione sociale e politica del Medio Oriente, in cui il problema palestinese è molto delicato e di difficile soluzione.

Altri appuntamenti sono previsti il 4 – 11 – 18 luglio.

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