LA NASCITA E LA POLISPORTIVA
La UISP - acronimo di “Unione Italiana Sport Popolare” - nasce nel 1948 sulle ceneri del Fronte della Gioventù. Quest’ultimo era stato fondato in Italia durante la lotta di Liberazione con il fine di convogliare tutte le forze giovanili antifasciste nella Resistenza e di essere allo stesso tempo una palestra per un’educazione democratica e solidale. Lo scioglimento del Fronte, a causa delle tensioni tra le diverse forze politiche che lo componevano, aprì la strada alla creazione - da parte dei giovani comunisti e socialisti - di un’associazione che facesse da collante per coloro che si avvicinavano alla loro linea politica a partire dalla pratica sportiva. La Uisp, dunque, nasce con lo scopo di promuovere la cultura e la pratica dello sport tra le classi popolari.
Anche a Empoli il primo nucleo della Uisp si attiva a partire dal 1948 e lo fa attorno ad un gruppo di appassionati sportivi empolesi che avevano fatto parte del “Fronte della Gioventù” e che nell’immediato Dopoguerra inizia a programmare in città una serie di manifestazioni per propagandare lo sport tra le masse popolari. Si tratta in particolare di partite amichevoli di calcio, giocate sui campi, spesso improvvisati, del territorio e di gare ciclistiche cittadine nell’anello intorno a piazza Matteotti.
Nella foto: Statuto della Polisportiva Empoli del 1948
Lo stesso gruppo di appassionati sportivi empolesi si impegnerà nella creazione di una società che avesse accesso alle Federazioni sportive del Coni, cosa che alla Uisp era ancora preclusa. La società in questione è la POLISPORTIVA EMPOLI, che per decenni crescerà in stretta connessione con la Uisp condividendo luoghi e dirigenti.
La prima sede era all’interno dell’ex Teatro Salvini (l’odierno cinema teatro La Perla). Quindi, all’inizio degli anni Cinquanta, venne spostata in via Masini, sotto le tribune coperte del vecchio stadio Castellani. Successivamente la sede si trasferì presso le Pubbliche Assistenze. Quindi, sul finire degli anni Cinquanta in via della Repubblica.
I nomi di questo gruppo di appassionati sportivi empolesi che contribuì a fondare la Uisp e la Polisportiva Empoli sono Adolfo Flunci, Aureliano Iori, Pietro Rigoli, Steno Vannucci, Lamberto Tofanelli, Amerigo Bini, Pierluigi Taddei, Adriano e Remo Corti.
Nella foto: I dirigenti della Polisportiva Empoli e Uisp Empoli (tratta dalla pubblicazione "1948-2010 Polisportiva Coop Empoli")
GLI ANNI SESSANTA, LA COOPERPOPOLO E IL CENTRO OLIMPIA
La Polisportiva Empoli, che nel frattempo grazie alla collaborazione e al supporto della Coop aveva cambiato il proprio nome in POLISPORTIVA COOPERPOPOLO EMPOLI, durante tutti gli anni Sessanta cresce nell’offerta sportiva e garantisce ai propri atleti migliori la partecipazione a gare e tornei federali.
Le discipline sono diverse: calcio, ciclismo, atletica leggera, pugilato, pattinaggio, pallacanestro, pallavolo. Proprio attorno alla sede di via della Repubblica viene creato una sorta di villaggio sportivo composto da una pista di pattinaggio, da un campo di pallacanestro e da uno di pallavolo dove gli atleti possono allenarsi e gareggiare.
L’attenzione ai giovani rimane centrale. Per questo motivo a metà degli anni Sessanta la Polisportiva Cooperpopolo e la Uisp, con il patrocinio del Comune di Empoli, danno vita al Centro Olimpia con l’obiettivo di avviare proprio i più giovani allo sport e in particolare all’atletica leggera. In pochi anni gli iscritti superano le 300 unità solo a Empoli.
Contestualmente a questo movimento sportivo in costante crescita, si rafforza anche l’organizzazione di manifestazioni non competitive e al di fuori dei circuiti federali, che hanno il solo scopo di fornire una risposta al bisogno di attività sportiva degli appassionati del territorio. I primi tornei di calcio tra le squadre amatoriali dei bar empolesi nascono così e rappresentano un bacino di confluenza per centinaia di giovani.
Nella foto: I primi tornei di calcio organizzati dalla Uisp
Queste competizioni, che trovano nella Uisp il proprio punto di riferimento, crescono negli anni in partecipazione e seguito. Alla fine della decade questi tornei diventano dei veri e propri campionati che riescono ad attrarre squadre non solo dal comprensorio Empolese Valdelsa, ma da un’area che va da Lastra a Signa nella provincia di Firenze, alla Valdera in provincia di Pisa, fino a spingersi in Valdinievole nella provincia Pistoiese.
Grazie alla centralità di Empoli e alle capacità dei dirigenti sportivi del territorio, il campionato di calcio tra le squadre amatoriali arriva ad avere numeri sempre più importanti con decine e decine di compagini e diverse centinaia di iscritti alla Uisp.
Nelle foto: Momenti di due gare ciclistiche organizzate nell'Empolese
Al pari del calcio, l’altro grande sport popolare di questi anni è il ciclismo. Anche in questo caso sono diverse le manifestazioni sportive che vengono organizzate sul territorio e che non rientrano tra le consuete gare federali. Si tratta di eventi che permettono anche a chi non è un atleta iscritto alla Federazione ciclistica di fare sport e misurarsi con gli altri.
GLI ANNI SETTANTA E L’ARCI-UISP
A partire dalla fine degli anni Cinquanta la Uisp avvia un processo di autonomizzazione dai partiti che avevano contribuito a fondarla e in particolare il Pci. Il legame, tuttavia, specie nel territorio Empolese Valdelsa rimane forte. Così come è indissolubile il connubio con un’altra grande organizzazione di massa, che sempre dalle costole del principale partito della sinistra italiana aveva preso le mosse: l’Arci.
La condivisione di valori e prospettive - dal punto di vista sportivo la Uisp e da quello ricreativo e culturale l’Arci - ne fa una sola realtà, seppure in ambiti diversi: Arci-Uisp. I bacini di riferimento sono le Case del Popolo, che in questo territorio sono numerose e molto attive.
Nella foto: Logo Arci-Uisp utilizzato per i Centri di Attività Formativa di Empoli
Nel 1974 la Uisp ottiene il riconoscimento da parte del Coni come ente di promozione sportiva. È un passaggio importante, che permette un salto di qualità fondamentale per l’associazione. Il comitato Arci-Uisp di Empoli nello stesso anno celebra il suo primo congresso territoriale, affermandosi in questo modo come un soggetto autonomo e riconosciuto.
La prima sede viene individuata in via Meucci, all’interno della Casa del Popolo di Cascine. Le leghe sportive che vengono costituite ricalcano le discipline fino ad allora sviluppate: calcio, ciclismo, atletica e biliardo.
Nella foto: La paletta utilizzata dai direttori di gara per le manifestazioni ciclistiche a Empoli
La lega più corposa, sull’onda della crescita dei tornei degli anni Sessanta, è quella del calcio. Vi si contano ormai migliaia di iscritti per un totale di un centinaio di squadre affiliate. Proprio sulla spinta di una massa di atleti così imponente si comincia a discutere all’interno dell’associazione territoriale di tutela sanitaria per tutti coloro che praticano sport attraverso la Uisp.
Si tratta di una materia finora sconosciuta in questo ambito e il comitato empolese è avanguardia nella formazione e nella tutela sanitaria degli sportivi.
Nella foto: Articolo del novembre 1976 che annuncia il prossimo congresso Arci Uisp
GLI ANNI OTTANTA E UISPORTOSCANA
All’inizio degli anni Ottanta, e più precisamente nel 1982, Arci-Uisp sposta la propria sede dalle Cascine a Pontorme, sempre all’interno della Casa del Popolo della frazione. Il presidente è Adolfo Biagi.
Questa decade è quella della grande espansione delle attività sportive. I campionati di calcio si ingrandiscono ancora di più: arrivano squadre da tutte le province limitrofe. Mentre sul fronte del ciclismo Lamberto Tofanelli lancia il “Trofeo dei Dieci Comuni”, manifestazione che avrà una grande fortuna e che vedrà atleti accorrere da tutta Italia per partecipare. I tornei di stecca e boccette infiammano i tavoli da biliardo dei circoli più attrezzati del circondario. Mentre sul fronte dell’atletica aumentano le manifestazioni.
Nella foto: Festa del Ciclismo Toscano Uisp, organizzata nel 1983 a Sovigliana
Il culmine dell’attività Uisp arriva nel 1986 con la creazione a Empoli della prima grande manifestazione multisport: si chiama “Uisportoscana” e vede l’allestimento di tutta la zona di Serravalle per lo svolgimento in contemporanea di tutti gli sport proposti dall’associazione.
Nella foto: Medaglietta ricordo per i partecipanti a "Uisportoscana"
Il 1986 è anche l’anno del IV Congresso Arci-Uisp, che certifica una situazione di crescita delle attività e accende la discussione sul futuro dell’associazione. A Empoli intervengono i massimi dirigenti nazionali e regionali per confrontarsi.
Nella foto: L'elenco degli ospiti al IV Congresso territoriale Arci-Uisp Empoli
L’anno successivo, il 1987, vede la nascita di un’altra manifestazione che coinvolge molti territori italiani: si chiama Vivicittà ed è una corsa podistica che si svolge in contemporanea in diverse città italiane ed europee. Tra queste c’è anche Empoli.
Intanto, pochi anni prima il Parlamento approva la Legge Vestri in materia di tutela sanitaria in ambito sportivo. La norma introduce il diritto per gli atleti degli Enti di promozione sportiva (dei quali fa parte anche la Uisp) di accedere alle strutture ambulatoriali della Federazione medico-sportiva italiana per ottenere la certificazione.
Sul territorio scattano, grazie alla Uisp, le prime convenzioni con i centri sportivi e le palestre certificate. Nel frattempo vengono organizzati corsi specializzati per i dirigenti delle società e dei gruppi sportivi per formare il personale sulla normativa sanitaria e fiscale.
GLI ANNI NOVANTA E LO SPORT DIVENTA PER TUTTI
Il 1990 si apre con una svolta, che sembra solo nominale, ma che segna un passaggio importante. L’acronimo di Uisp cambia da “Unione italiana sport popolare” a “Unione italiana sport per tutti”. Con questa nuova denominazione di intende una visione dello sport basata non sulla competizione, ma sulla partecipazione allargata a tutti. Apertura a nuovi sport, inclusione, disabilità, terza età: lo sguardo sul futuro si allunga.
Nella foto: Casacca utilizzata dai bambini durante le corse campestri organizzate da Uisp sul territorio
A Empoli questa nuova visione porta l’associazione a misurarsi con i progetti nelle scuole, con i soggiorni per i ragazzi e con gli inserimenti lavorativi dal Sert e dal carcere. La pratica sportiva comincia ad essere concepita come uno strumento a servizio di una società sempre più complessa.
Il 1992 segna l’avvento alla presidenza del comitato territoriale di un personaggio che rimarrà impresso nella storia: Venio Mancini.
Proprio nello stesso anno da Empoli parte un’altra manifestazione che dilagherà presto in tutta Italia, accomunando ogni anno decine e decine di città lungo tutto lo Stivale. Si tratta di "Bicincittà", una pedalata dentro la città per promuovere la mobilità sostenibile e l’educazione ambientale. La sensibilità verso tematiche che presto diventeranno centrali all’interno del dibattito pubblico è fortissima su questo territorio.
Nelle foto: Due momenti della prima edizione di Bicincittà ad Empoli
Nel 1994 cambia ancora la sede, che dalla Casa del Popolo di Pontorme passa ai locali di via Majorana, di fronte ai magazzini comunali.
Nel 1996, sempre nell’ambito dell’apertura alla progettazione scolastica e sociale, viene attivato il primo centro estivo Uisp. L’attività estiva sportivo-motoria rivolta a studenti e studentesse crescerà in maniera fortissima negli anni a venire.
Nella foto: Centro estivo organizzato dalla Uisp Empoli Valdelsa
Una nuova svolta storica è alle porte e si manifesta l’anno successivo: nel 1997, infatti, i destini di Arci e Uisp si dividono definitivamente. Le due associazioni sorelle decidono di separarsi, pur continuando a collaborare. La svolta è epocale e prevede la suddivisione della gestione economica e amministrativa, la creazione di due gruppi dirigenti separati e la destinazione in due differenti sedi. La Uisp si stabilisce in via Bardini.
IL NUOVO MILLENNIO E L’APERTURA VERSO NUOVI ORIZZONTI
I Duemila consegnano un’associazione che a livello nazionale supera il milione di tesserati. Un organizzazione che fa della pratica sportiva un vero e proprio volano sociale e che è sempre più radicata nei territori e nelle comunità nelle quali opera.
Nel 2002 Uisp viene riconosciuta come Associazione di promozione sociale (Aps).
A livello territoriali le collaborazioni con enti, società e associazioni si moltiplicano e si ramifica l’attività. La pratica sportiva si apre ai corretti stili di vita, alle pratiche virtuose in tema ambientale e alimentare, al benessere delle fasce più deboli e vulnerabili della società.
Il primo esperimento in questo senso viene effettuato proprio nel 2000. Si tratta di una piccola iniziativa che viene chiamata “A zonzo per i viottoli”: passeggiate aperte a chiunque voglia muoversi in compagnia e a contatto con il territorio, in paesi e campagne. Ma il suo valore è enorme, tanto che proprio da qui verrà negli anni costruita l’impalcatura delle “Passeggiate della salute” in collaborazione con le Sezioni soci Coop dell’Empolese Valdelsa. Un fittissimo programma di appuntamenti che ogni anno coinvolge centinaia e centinaia di persone unite dalla condivisione e dalla voglia di divertirsi sotto il segno dell’attività motoria.
Le gite, che il comitato territoriale lancia nei primi anni Duemila, rappresentano un’altra voce dell’attività sociale rivolta ai tesserati che guarda al benessere, alla socialità e alla condivisione.
Nella foto: Depliant celebrativo dei personaggi premiati durante le celebrazioni per i 70 anni della Uisp a Empoli nel 2018
Nel 2003, dal comitato Uisp Empoli Valdelsa inizia una nuova sperimentazione che - di nuovo - farà scuola in tutta Italia. Si tratta dei corsi Afa (Attività fisica adattata), svolta in collaborazione con l’Asl: una ginnastica dolce studiata per le persone più fragili e meno attive della società. È un successo annunciato e in pochi anni i corsi si moltiplicano, estendendosi e capillarizzandosi in modo da portare i corretti stili di vita per la terza età e non solo a portata di quartiere.
Sempre in collaborazione con l’Asl vengono attivati corsi di formazioni e progetti nelle scuole per la corretta alimentazione. Tra il 2005 e il 2010 viene, inoltre, intrapresa un’intensa attività di approfondimento sul fenomeno del doping, sempre all’interno delle scuole. Così come si inizia a squarciare il velo sul tema del bullismo e del disagio giovanile, grazie alla collaborazione con diverse associazioni che proprio negli ultimi anni si sono ritrovate all’interno della Rete Inclusione Empolese Valdarno Valdelsa.
Mentre il comitato si apre all’obiezione di coscienza prima e al servizio civile poi, si avviano progetti volti a sensibilizzare in particolare i più giovani sul tema del rispetto dell’ambiente, del riciclo e della lotta allo spreco.
Altro grande caposaldo dell’attività sociale Uisp negli anni Duemila è la collaborazione con l’associazione Astro e con il Centro Lilith della Pubblica Assistenza a supporto della salute oncologica delle donne e contro la violenza di genere.
Nel frattempo, nel 2013, avviene un avvicendamento importante alla presidenza del comitato: nel 2013 Alessandro Scali succede a Venio Mancini alla guida dell'associazione.
Nella foto: La rappresentativa di calcio della Uisp Empoli Valdelsa (espressione del campionato di calcio Uisp)
conquista il secondo titolo regionale nel 2017
Dal punto di vista sportivo, accanto alla crescita delle Leghe sportive (calcio, pallavolo, atletica, ciclismo, biliardo), si affina l’attenzione verso i nuovi sport. Nel 2006 viene lanciato a Empoli il “Tchoukball”, variante nata in Svizzera della pallamano e del pallone con il bracciale che riscuote da subito un grande interesse e porta alla fondazione a Empoli dell’unica squadra ancora esistente in Toscana: i Wallers.
Una decade più tardi un importante progetto nazionale coinvolge decine di skaters empolesi e li unisce in associazione, che in pochi mesi presenterà un progetto per la creazione di uno “skate park” attrezzato, che verrà realizzato a Sovigliana.
Altra grande innovazione, molto recente, è quella del “Pickleball” - una evoluzione del Padel - che vedrà l’apertura di un campo dedicato nell’area sportiva del palasport.
A proposito del PalAramini di Empoli, gli anni Duemila sono anche quelli in cui il comitato Uisp Empoli Valdelsa se ne aggiudica la gestione e la porta avanti nell’ottica di una rinnovata offerta sportiva a portata di tutte e tutti.
Ma con il nuovo Millennio arrivano anche altre manifestazioni che mirano ad allargare l’alveo della pratica motoria e sportiva a fasce sempre più larghe di popolazione: solo per ricordare le principali si annovera “Bimbi in piazza”, “Mezza Maratona”, “Il Mio Amico Arno”, “Giocagin”, “Mini Olimpiadi”.
Nel 2020 avviene un altro passaggio di consegne alla guida della Uisp Empoli Valdelsa: al posto di Alessandro Scali viene eletta Arianna Poggi. Il suo primo mandato si conclude con l'acquisto della nuova sede del comitato, in via Basilicata, proprio nel centro del quartiere sportivo empolese.