Domenico Di Carlo, tecnico del Chievo, è il primo allenatore di serie A squalificato per bestemmia. Qual è il commento che questa notizia suscita nell'Uisp? "Non ci piace la maleducazione anche se la vera bestemmia ci sembra un'altra", dice Simone Pacciani, presidente nazionale Lega calcio Uisp.
"Siamo ancora una volta senza parole di fronte a questo calcio, capace di sfoderare il massimo della tecnologia e del rigore, capace di intercettare e decodificare un'imprecazione blasfema e poi, lo stesso calcio e gli stessi dirigenti, sono incapaci di provvedimenti efficaci contro i suoi mali di sempre. Pensiamo alla corruzione, al doping, ai trasferimenti di giocatori che mascherano riciclaggi sporchi di denaro. E ancora alla violenza negli stadi, spesso scatenata da provvedimenti arbitrali di dubbia buona fede".
"E poi - prosegue Pacciani - per rimanere nel campo dell'applicazione delle tecnologie, perchè i dirigenti arbitrali e la Federcalcio continuano a chiudere la porta ad ogni ipotesi di innovazione per rendere oggettive e verificabili le decisioni in campo? Forse per rimanere depositari di un'infallibilità che può significare anche discrezionalità nel determinare l'andamento di alcuni match? Questo calcio superprofessionistico risulta sempre più incomprensibile per chi, come noi, continua a farne un gioco, un valore, una passione volontaria".
"Siamo veramente scioccati da questo calcio incapace di riformare se stesso e ormai paralizzato dai troppi interessi in gioco. Questa è la vera bestemmia alla quale assistiamo ormai ogni domenica", conclude Pacciani.
di Redazione nazionale Uisp