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Liguria

INTERVISTA UISPORTIVA A RN CAMOGLI EMME 30

Tommaso Oliva portavoce di RN Camogli EMME 30 ci racconta la sua esperienza nei campionati amatoriali Uisp

 

  • Come e quando è nata la vostra squadra?

 Io ho iniziato nel 2008 e credo di essere uno dei più longevi del primo gruppo originale, proveniente dal Carcamagno, poi con la partecipazione ai Master Fin è nato il Camonaco e da lì si è pensato di unire una parte del Carcamagno e una del Camonaco in questa nuova squadra che è l’Emme 30, infatti c’è stato un anno in cui a Camogli eravamo 3 squadre, inizialmente 30 indicava una componente anagrafica, ora non più perchè su 16 persone, in 12 siamo sopra i 40!

 

  • Cosa significa per voi partecipare ai campionati amatoriali?

E’ stata una bella scoperta di cui non sapremmo più fare a meno: è un bel modo per continuare a fare sport  ridimensionando l’aspetto agonistico ed esaltando lo stare insieme tra amici, andare a mangiare dopo le partite, quello che era il classico calcetto di una volta, applicato alla pallanuoto.

 

  • Quali sono invece le difficoltà di praticare sport in un campionato amatoriale?

 Trovare i numeri! In questi anni si sono avvicendati prima la problematica Covid, poi quella legata al costo del gas che ha messo in allarme tutto il mondo dell’impiantistica, mettendo a rischio la stagione. Noi da questo punto di vista siamo fortunati perché a Camogli ci sostengono molto ma l’incertezza non ha certo aiutato questo settore.  Per il resto siamo in ripresa, ci sentiamo più squadra e per il primo anno riusciamo a giocare senza troppi intoppi.

 

  • Quali sono gli obiettivi legati a questa stagione sportiva?

 Divertirci! Siamo un bel gruppo di amici, poi sicuramente anche vincere non ci dispiacerebbe! ( al momento Emme 30 guida la classifica di 5 punti ) Diciamo che abbiamo un‘età in cui vincere“ per forza” non è un obiettivo. Ci sono stati in passato anni di vittorie e anni più difficili che ci hanno fatto crescere come squadra di cui abbiamo un bellissimo ricordo e questo è il nostro spirito , dopo di che ci impegneremo sino all’ultimo per cercare di fare del nostro meglio!

 

  •  Cosa diresti per avvicinare qualcuno ad un campionato amatoriale?

 Che è il modo migliore per fare sport insieme agli altri. Non è poi così banale trovare una maniera sana per passare il tempo in compagnia, trovare gli stimoli per stare insieme in modo giocoso. Per esempio, tempo fa, a seguito di un infortunio, sono stato introdotto nella squadra rugbistica della Pro Recco e loro avevano l’usanza di assegnare un osso di mucca ( trattato) a chi aveva placcato meglio e un paio di guanti da Topolino a chi aveva perso più palloni durante la partita, che doveva indossare per tutta la sera, con tutte le problematiche legate a non poter reggere nulla…Così in Emme 30, abbiamo istituito la tradizione del “Pulaster”, un compagno si è presentato con questo strano cappello e chi si è distinto per la giocata peggiore ha l’obbligo di indossarlo (anche al lavoro, con tanto di foto) sino alla partita successiva, naturalmente a turno tocca a tutti!

 

  • Quale è il ricordo più bello legato alla vostra squadra?

 Ricordo un anno che dopo le finali ad Ostia , ci siamo alzati prestissimo e abbiamo passato tutta la giornata a Roma, sino all’ultimo treno utile per tornare a Genova, a mezzanotte. Un mio compagno è venuto in infradito e il giorno dopo non riusciva a camminare e noi insieme dal mattino alla sera tardi  per Roma, indimenticabile…Adesso, in vista della trasferta per le finali nazionali di Giugno, a Loano, volevamo organizzarci a dormire con le tende, fuori dalla piscina, aspettiamo di avere il permesso…non vediamo l’ora !

 

 

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