All'interno della Programmazione Pedagogica della Casa Circondariale di Varese, in collaborazione con Uisp Varese, sono stati realizzati due murales nella sala colloqui e nella sala d'attesa.
Giochi e colori per i bambini dei detenuti
Giovedì 16 Dicembre sono stati inaugurati, presso la sala colloqui e la sala d'attesa della casa circondariale di Varese, 2 murales, realizzati da 3 detenuti rispettivamente di origine italiana, senegalese e marocchina.
L'iniziativa è inserita all'interno della programmazione pedagogica del carcere ed è stata possibile grazie alla collaborazione della Uisp Varese che ha messo a disposizione la regia artistica, grazie al suo istruttore di murales che ha seguito i ragazzi durante i lavori.
Uisp Varese da anni collabora con le case circondariali di Varese e Busto Arsizio - spiega Alessandra Pessina dirigente Uisp Varese e vicepresidente Uisp Lombardia - utilizzando lo sport e qualsiasi forma espressiva come canale privilegiato per portare attività sia all'interno del carcere sia all'esterno, ponendo basi solide per la realizzazione effettiva di un ponte di collegamento con il fuori le mura e contribuendo a far sì che la pena riacquisisca il suo ruolo risocializzante. In particolare, quest'iniziativa dei murales nella sala colloqui e nella sala d'attesa è stata per noi un'esperienza molto significativa - continua Alessandra - perché riteniamo fondamentale creare un clima familiare nello spazio dove i bambini attendono di rivedere i lori genitori detenuti e offrire loro le possibilità e i momenti per recuperare il giocare con i loro papà che a casa non ci sono.
Sono una ventina i bambini che vengono a trovare i papà carcerati. Solo 11 detenuti, infatti, ricevono visite dai figli - afferma Gianfranco Mongelli, direttore del carcere - . Ci sembrava giusto creare un ambiente più caldo ed accogliente anche per loro: sono i loro padri ad essere in carcere, non i bambini. La punizione del carcere - continua il direttore - dev'essere semplicemente la privazione della libertà, non degli affetti. È giusto che i bambini possano vedere i loro padri e vivere l'incontro nel modo più naturale possibile>>
Oltre a questi coloratissimi disegni, la sala è stata allestita da Uisp con tappeti di gomma morbidi, giocattoli e materiali a misura di bambino.
La sala, inaugurata subito per organizzare la festa di Natale nel pomeriggio di Venerdì 17 dicembre - prosegue Alessandra Pessina - ha confermato le aspettative. I sorrisi dei bambini mentre giocavano con i loro papà sembravano quasi portarci in un'altra dimensione. Forse, almeno per quelle due ore di gioco e animazione insieme alle ragazze del gruppo di giocoleria "Macedonia Tziganì" della Uisp Varese - racconta la vicepresidente regionale - un po' tutti ci si è dimenticati di dove eravamo. Per un'istante è come se le barriere si fossero annullate, dietro all'emozioni che intense riempivano la sala. Quasi a dimenticarsi di essere chiusi all'interno delle mura, ma partecipi di una festa di Natale vera e propria, dove lo spazio e il tempo non contavano più!
Ad oggi i detenuti ai Miogni di Varese sono 111 per una capienza massima tollerabile di 90 sebbene la capienza regolamentare sarebbe solo di 50.