Milano, 6 giugno 2025 – Prosegue a ritmo serrata il Campionato Nazionale di Ginnastica Ritmica Uisp, in corso a Pisa, fino al prossimo 8 giugno.
Tra le società partecipanti c’è l’Asd milanese Accademia Frida che, quest’anno in particolare sta ottenendo grandi successi ed è la seconda società più premiata della Lombardia.
Questo però non è l’unico merito dalla società meneghina che, dallo scorso anno, ha introdotto nel proprio repertorio un esercizio molto speciale…
A portarlo in gara è la squadra chiamata Special Rythmycs, formazione composta da un gruppo di atlete dell’Accademia Frida di Milano e da Giorgia, un’atleta con disabilità motorie gravi, che non le consentono di camminare e muoversi in autonomia, senza il sostegno di una struttura artificiale con rotelle.
Giorgia, la protagonista di questa storia, quando è arrivata in palestra era timida e spaventata, ma grazie al lavoro delle allenatrici e delle compagne di squadra ha scoperto l’amore per la ginnastica ritmica. Nasce così l’idea di inserirla in un’esibizione d’insieme, creando una “rappresentativa” per consentirle di vivere l’emozione di potersi esibire, come ogni altra atleta della sua età. Lo scorso anno, Giorgia e le compagne hanno partecipato al Campionato Nazionale Uisp di Zola Pedrosa (BO) commuovendo ed entusiasmando pubblico, atlete ed allenatrici.
Quest’anno l’asticella si è alzata: le allenatrici hanno deciso di introdurre tutti gli attrezzi e non più solo il cerchio, creando un esercizio con un’intro eseguita con le clavette da Giorgia, per poi proseguire con una parte corale e con l’aggiunta di cerchi e nastri. Una scelta azzardata, che ha richiesto un anno di lavoro ed impegno di Giorgia in primis, ma anche delle compagne e amiche che gareggiano con lei, nonché da parte delle allenatrici che hanno dovuto trovare le modalità migliori per creare un pezzo che fosse fluido, dinamico e spettacolare, come la ginnastica ritmica richiede. L’esercizio è stato presentato al Campionato Nazionale di Ginnastica Ritmica di quest’anno ed è stato un successo. L'emozione di Giorgia, delle sue compagne e delle allenatrici si è unita a quella dei famigliari e di tutto il pubblico presente che ha celebrato questo momento come fosse un oro Olimpico.
Ma non è finita qui perché quest’anno, nel Campionato, è stata introdotta una categoria di coppia alla quale hanno preso parte ben 5 coppie composte, ciascuna, da un’atleta con abilità diverse. Una vera e propria competizione che ha consentito a Giorgia, e alle altre atlete, di vivere una gara in piena regola, con tutte le emozioni del caso: l’adrenalina, l’ansia, l’attesa per il punteggio e, ahimè, anche un briciolo di delusione per essere finita quarta nella classifica generale. Tutti elementi che, nello sport, le atlete vivono quotidianamente ma che, ad alcune di loro sono invece precluse.
“Come società siamo molto soddisfatti – ha spiegato Adelaide Gallo, Presidente dell’Accademia Frida, affiliata alComitato Uisp di Milano – di Giorgia, delle compagne e del lavoro svolto dalle allenatrici. Siamo anche molto fieri di Uisp e della scelta coraggiosa, che va oltre la classica visione della disabilità come condizione da compatire o da tutelare. Si è voluto creare una categoria apposita che, al contempo, potesse essere competitiva come tutte le altre. Una decisione volta a normalizzare la partecipazione allo sport delle persone con disabilità anche laddove non è prevista una competizionesu modello paralimpico. Questo ha davvero fatto sì che Giorgia potesse vivere la gara esattamente come la vive una qualsiasi altra atleta”.