Nazionale

Calcio: i lavoratori di Genova si giocano la Coppa

Mercoledì 8 febbraio la prima giornata della Coppa del Lavoratore Uisp, il torneo che accompagna lo storico campionato nato nel 1974

 

Mercoledì 8 febbraio si torna a giocare la Coppa del Lavoratore Uisp, torneo di calcio a 11 satellite dello storico campionato amatoriale, nato nel 1974 come momento di dopolavoro sportivo per operai e dipendenti delle aziende liguri. In palio, oltre alla gloria, c’è infatti il dimezzamento della quota d’iscrizione per la prossima stagione del “Lavoratore”. 

Alla Coppa, giunta quest'anno alla 7^ edizione, parteciperanno 6 squadre, in un unico girone: AF Calcio, Ansaldo Energia, ASD Golfo Paradiso PRCA, ASLA Genova, Pescara Manzia e USD Campomorone Sant’Olcese. Le prime quattro classificate si incontreranno in gare ad eliminazione diretta per decidere chi disputerà la finalissima. In caso di pareggio si batteranno direttamente i rigori. "Siccome nel campionato abbiamo due categorie, Serie A1 e A2, la coppa è pensata come un appuntamento infrasettimanale che permette alle squadre di categorie diverse di giocare assieme, come nella Coppa Italia", spiega Claudia Fogliazza, responsabile calcio Uisp Genova. Questi i prossimi appuntamenti:

2^ giornata: 7-8/3/2023
3^ giornata: 21-22/3/2023
4^ giornata: 11-12/4/2023
5^ giornata: 9-10/5/2023
SEMIFINALI: 26/5/2023

Il campionato del Lavoratore nel 1974 era disputato da squadre maschili formate da operai delle grandi industrie genovesi, come Italsider, Ansaldo, Fincantieri, dai lavoratori del porto di Genova e non solo, attraverso il coinvolgimento dei Cral, mentre ora partecipano squadre da tutta la provincia genovese, nonchè, occasionalmente dalle province limitrofe. Con 49 edizioni all'attivo si tratta di uno dei campionati di calcio amatoriali più longevi e continui di tutto il Paese, pur avendo subito negli anni alcune trasformazioni. La fine dei Cral, gli effetti delle diverse crisi sul mondo del lavoro e la chiusura di molte aziende, infatti, hanno determinato dei cambiamenti e ora solo alcune società hanno mantenuto un sistema analogo al passato: "In origine l’azienda stessa stanziava i fondi per organizzare le iniziative, attraverso il Cral, e mantenere l'attività della sua squadra - racconta Fogliazza - ora le squadre sono formate per la maggior parte da amici, su base volontaria, autoorganizzata e autofinanziata. Ma c’è anche da dire che molte squadre pur non essendo più sponsorizzate, sono rimaste le stesse, con una formazione analoga, semplicemente con un nome diverso". 

Lo spirito del torneo, dunque, rimane vivo, anche considerando che molti giocatori di 20 anni fa ora sono allenatori o dirigenti. Insomma, cambiano i tempi, cambiano alcune modalità, ma restano i valori del calcio amatoriale Uisp: impegno, passione, mutualismo, emancipazione e inclusione. "Rimane la voglia di ritrovarsi e stare assieme giocando a calcio 'nel giusto modo', cercando di venirsi incontro e adattarsi alle esigenze di ciascuno. Rimane un bellissimo rapporto tra noi, i giocatori e i dirigenti, con un ottimo dialogo fra chi gioca e chi organizzaRimane l’inclusione sociale di ragazzi che per varie ragioni non potrebbero giocare altrove, con squadre sempre più multietniche… e, anzi, attraverso questo canale spesso queste persone hanno trovato integrazione e lavoro", commenta Fogliazza.

Il calcio Uisp nel genovese conta oltre 100 squadre, con campionati di calcio a 6, a 7, e a 8, maschili, femminili e, dall'anno scorso, anche misti: "Dopo il Covid, seppur con grande fatica e con qualche squadra in meno, già dall’anno scorso siamo riusciti a portare avanti tutti i nostri campionati. Quest’anno siamo ripartiti a pieno e con grande entusiasmo”, spiega Fogliazza. Al Lavoratore partecipano 26 squadre, con un buon afflusso anche dal punto di vista del pubblico: ci sono squadre che hanno il loro gruppo di amici tifosi, oppure spesso i giocatori di una squadra vanno a vedere le partite di un'altra come occasione di socialità: "I nostri sono campionati tendenzialmente tranquilli e piacevoli da seguire e in effetti c'è veramente un buon seguito". (Lorenzo Boffa)