Nazionale

Crazy for football: sport e disagio mentale su Raiuno

Terapia e reinserimento sociale attraverso il calcio: l’Uisp è in campo da anni con Matti per il calcio, rassegna nazionale dei Centri di salute mentale

 

Lunedì 1 novembre arriva nella prima serata di RaiUno Crazy for football, la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici che, grazie al loro medico, trovano nella passione per il calcio e per la maglia azzurra una nuova forma di cura al dolore. Crazy for Football - Matti per il calcio è il tv movie ispirato al documentario dallo stesso titolo, vincitore del David di Donatello nel 2017, con cui Volfango De Biasi ha documentato l'avventura della squadra che ha partecipato al primo campionato mondiale di calcio per pazienti psichiatrici nel 2006.

Un approccio che l’Uisp conosce bene e che porta sul campo da 30 anni, come si racconta nel video Matti per il calcio realizzato da Volfango De Blasi e Francesco Trento nel 2006 (pubblicato in cofanetto da Valter Casini editore): "Dal 1993 l'Uisp organizza un Campionato tra pazienti psichiatrici dei Dipartimenti di salute mentale di Roma e Provincia".

Del progetto si era occupato anche Gianni Mura con un articolo su Repubblica nel novembre 2006 e il giornalista di RaiSport Enrico Testa, con un servizio andato in onda nel 2007

Con gli anni, dal 2009,  il progetto Matti per il calcio è diventato una Rassegna nazionale Uisp di calcio a 11, che ogni anno coinvolge centinaia di utenti dei Dipartimenti e centri di salute mentale di tutto il paese. Persone con disagio mentale che diventano protagonisti, al fianco di operatori, medici e infermieri, di partite di calcio divertenti ed emozionanti, in cui il gioco del pallone è una terapia e un ritorno alla vita, condiviso con gli altri.

Nel film che andrà in onda lunedi 1 novembre, Sergio Castellitto è Saverio Lulli, psichiatra che vuole dare ai suoi pazienti alternative migliori rispetto all'esser sedati e confinati ad un letto d'ospedale. La sua proposta è quella di partecipare al campionato mondiale di calcio per persone con problemi di salute mentale, e incontra la perplessità del direttore generale della sua struttura, nonché la diffidenza degli sponsor. Dunque ingaggia un ex calciatore, Vittorio Zaccardi, affinché alleni la sua "squadra speciale" che comprende un paziente schizofrenico, uno depresso, uno paranoico, uno bipolare, un ossessivo compulsivo e uno che non sopporta il contatto fisico. 

Storie di tutti i giorni per chi, come gli operatori del Calcio Uisp, conduce quotidianamente attività sul territorio, coinvolgendo pazienti e medici in un percorso che mette insieme attività motoria, terapia e socializzazione. (di Elena Fiorani e Ivano Maiorella)