Nazionale

Guardare al futuro delle attività con le lenti della transizione

Enrico Balestra, responsabile nazionale del dipartimento Uisp, traccia un bilancio di questo mandato e disegna le priorità del futuro

 

Il Dipartimento attività e transizione digitale Uisp accompagna l'evoluzione dell'associazione, puntando allo sviluppo delle sue proposte sportive ma anche alla modernizzazione delle procedure grazie alle potenzialità delle nuove tecnologie.

In vista del Congresso nazionale Uisp, che si terrà a Tivoli Terme (Roma) dal 14 al 16 marzo, riannodiamo i fili di quattro anni di attività ascoltando i responsabili e le responsabili dei Dipartimenti e delle Politiche nazionali Uisp. Abbiamo ascoltato Enrico Balestra, responsabile nazionale del Dipartimento attività e transizione digitale Uisp, un bilancio di questo mandato e uno sguardo sul futuro della digitalizzazione e delle attività Uisp. 

“Veniamo da quattro anni molto particolari, cominciati nel pieno della pandemia, a cui sono seguiti eventi altrettanto preoccupanti - dice Balestra - shock importanti che hanno messo in discussione alla base il nostro modello ma che, in qualche modo, hanno velocizzato alcuni processi interni. L’Uisp ha una grande esperienza alle spalle, nelle attività come nei progetti, un bagaglio davvero avanzato di esperienze e di competenze: questa grande eredità può essere una forza e un limite perché allunga i tempi necessari per mettere in moto dei cambiamenti. Però abbiamo raggiunto risultati evidenti, in particolare nei Settori di attività che, utilizzando gli strumenti digitali, hanno potuto intensificare le relazioni, soprattutto in termini di frequenza. In questi anni abbiamo costruito gruppi molto più capillari di un tempo, magari un po’ più deboli in termini di profondità delle relazioni, ma sicuramente più frequenti e nutriti. In questo modo le informazioni girano molto più velocemente e questa un’ottima base di partenza per il prossimo futuro. Sulla transizione digitale sappiamo di avere un grande lavoro davanti ma siamo anche consapevoli di avere fatto alcuni passi che fino a poco fa sembravano impossibili - prosegue Balestra - Il primo è avere dematerializzato quasi completamente il tesseramento, con il passaggio sulla AppUISP. A questo si aggiunge un lavoro che i soci non vedono, ma i Comitati conoscono bene: il software gestionale amministrativo e tesseramento web che sta evolvendo in una direzione che cambia radicalmente il lavoro e le procedure interne".

Cosa possiamo aspettarci per il futuro?
Per il prossimo futuro l'obiettivo è sicuramente quello di continuare nella strada della dematerializzazione e digitalizzazione di tutti i processi. Gli strumenti analogici o fisici rimarranno opzioni possibili per chi li preferisse, ma non saranno più obbligati: questo permetterà di efficientare i processi e renderli più trasparentiUno dei risultati che raggiungeremo proprio quest'anno sarà la digitalizzazione del sistema di pagamento attraverso PagoPA. Sarà un percorso che impiegherà sicuramente una stagione intera, forse anche due, per entrare e regime, ma è un passaggio importantissimo. Il lavoro più importante che ci aspetta nei prossimi anni riguarda la formazione, selezione e accompagnamento dei gruppi dirigenti, dei Settori di attività e dei Comitati, perché le sfide che abbiamo davanti sono prima di tutto di ordine culturale e politico e poi organizzativo. Dobbiamo essere consapevoli di vivere un Paese faticoso, sedentario, non solo dal punto di vista della scarsa propensione al movimento, ma anche nel cambiamento di abitudini, mentre abbiamo un disperato bisogno di di accelerare questa transizione, quella che noi chiamiamo transizione sportiva, perché il rischio è che fenomeni commerciali o di mercato, come in tanti altri ambiti, diventino protagonisti, mettendo in secondo piano la nostra idea di mondo. Noi crediamo in un mondo in cui al centro ci siano le persone e le relazioni: democratiche, trasparenti, paritarie, inclusive, come sono quelle che proviamo a costruire da quasi ottant’anni. Il nostro obiettivo rimane quello di usare lo sport come strumento, attraverso proposte sportive inclusive e al passo con i tempi”. (A cura di Elena Fiorani)