Nazionale

Il Milan, tra storia e società, nel nuovo libro di Sergio Giuntini

“Storia critica del Milan 1899 -2019” è l’ultima fatica dello storico dello sport, che ne ricostruisce la dimensione sociale ed emotiva

 

"Saremo una squadra di diavoli. I nostri colori saranno il rosso come il fuoco e il nero come la paura che incuteremo agli avversari!": è questa la frase con cui Herbert Kilpin ha fondato il Milan il 16 dicembre 1899. Un anno e mezzo dopo, il Milan era già campione d'Italia, grazie alla Finale tricolore vinta 3-0 sul campo del Genoa a Ponte Carrega, il 5 maggio 1901. Parte da qui, dalle parole del fondatore la ricostruzione storica, firmata dallo storico dello sport, Sergio Giuntini, della vita di una delle più amate società di calcio italiane.

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Proprio in quest’anno, in cui il Milan torna a lottare per la vetta della classifica, scontrandosi con i cugini dell’Inter, Giuntini da alle stampe un volume che ne ripercorre le vicende societarie, le personalità dei presidenti, gli intellettuali che lo hanno amato e raccontato. Con lo sguardo più oggettivo possibile per chi considera il Milan un po’ “suo”.

“In questo volume si intende prestare attenzione non solo alle stelle del firmamento milanista - scrive Giuntini - ma pure ai proprietari, alle presidenze e ai gruppi dirigenti che, con alti e bassi, l’hanno gestito nella sua vicenda centenaria. Alle influenze esogene ed endogene che ne hanno determinato le origini. Alla supremazia esercitata nell’interludio del “calcio ginnastico”. Allo stillicidio di suoi calciatori, dirigenti e soci nella Grande Guerra. Alle caratteristiche del suo tifo che, da popolare di plebei “cacciaviti”, si è fatto sociologicamente vieppiù trasversale e articolato. Alla specificità del derby di “rito ambrosiano”. Alla classica e inesauribile, ridondante antroponomastica calcistica. Agli intellettuali che lo hanno appassionatamente amato e raccontato. Alla sua dimensione, insomma, anche e soprattutto sociale. Si aspira così a licenziare un libro non meramente celebrativo proprio per onorare al meglio, col dovuto rispetto e una sufficiente veridicità (pretendere l’assoluta oggettività/neutralità con in predicato il suo Milan è, per chi scrive, arduo se non impossibile), un secolo e oltre di vita rossonera autentica e in continua evoluzione”.