“I rincari delle forniture di gas ed energia elettrica, ma anche del gasolio per riscaldare l’acqua delle piscine, pesano del 400% sull’organizzazione dello sport sociale e per tutti - afferma Tiziano Pesce - Le asd e le società sportive che promuovono attività e gestiscono impianti sportivi pubblici sul territorio, sono allo stremo. Due anni e mezzo di pandemia Covid ci hanno dimostrato l’importanza vitale della salute, del movimento e della socializzazione attraverso lo sport: oggi la ripresa del tessuto associativo del territorio è fortemente compromossa dal carovita e dal caro bollette. Chiediamo al governo interventi strutturali per non portare alla chiusura il mondo della promozione sportiva e sociale di base. Anche un bocciodromo, che ha bisogno di essere illuminato e riscaldato perché frequentato da persone spesso anziane o fragili, rappresenta per molti centri piccoli e grandi un presidio di relazioni e di vita”.
Anche il Forum nazionale del terzo settore, con il direttore Maurizio Mumolo, evidenzia la difficoltà del momento: "L'impatto si rovescia su tutti gli enti, sia di natura associativa sia imprenditoriali. In alcuni settori produce effetti più gravi in altri meno, ma è un problema serio perché i servizi svolti dal terzo settore non hanno le caratteristiche del mondo delle imprese, dal momento che non ci sono clienti su cui scaricare le spese che aumentano".