Parole, perché il nostro modo di vedere il mondo parte dal linguaggio, comportamenti quotidiani, pensieri: l’educazione al rispetto e alla parità di genere deve – DEVE! – passare dai banchi di scuola e in Ogliastra il progetto Differenze 2.0 si propone proprio questo. Di portare a un cambiamento laddove serve, laddove manca. Di forgiare delle giovani menti alla giustizia e all’uguaglianza. Di portare al rispetto tra individui.
A Lanusei è partito già da qualche settimana Differenze 2.0, un progetto dedicato alle classi quarte del Liceo Linguistico e dell’Istituto Tecnico Geometri, nato per fornire ai giovani strumenti concreti per riconoscere e contrastare la violenza in tutte le sue forme — non solo fisica, ma anche psicologica, verbale, digitale e culturale.
In aula, professionisti di settori diversi — psicologi, esperti di comunicazione, rappresentanti delle forze dell’ordine e figure specializzate nel contrasto alla violenza — per affrontare insieme agli studenti temi fondamentali come stereotipi, linguaggio del rispetto, dinamiche della violenza, ruolo dei media e valore delle parole, prevenzione e red flash da riconoscere, legalità e tutela delle vittime.
Non solo spiegazioni, ma dialogo, partecipazione, esercitazioni e momenti di confronto ragionato: la cultura della parità nasce nella quotidianità.
Ed ecco che studenti e studentesse diventano da destinatari a protagonisti assoluti: discutono tra pari, facendo domande e interessandosi sul serio.
Differenze 2.0 non è solo un progetto scolastico, ma un investimento culturale.
La scuola a Lanusei diventa uno spazio di crescita, dove imparare il peso delle parole e delle scelte. Ed educare al rispetto è una protezione per il futuro di tutti.
Il progetto Differenze – nato in seno alla Uisp Aps, che lo dirige e lo coordina, e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento delle Pari Opportunità) – ha valenza nazionale e si svolge in sette diverse Regioni italiane – e altrettante città.
Interessate Basilicata (Potenza), Calabria (Castrovillari), Campania (Napoli), Emilia Romagna (Forlì), Puglia (Martina Franca), Sardegna (Nuoro), Sicilia (Enna).