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Sardegna

Il ruolo dell'Uisp nel volontariato sardo

Quale sarà il contributo dell’Uisp allo sviluppo del Csv in sardegna? Risponde Giovanni Manca, vicepresidente Csv Sardegna

 

Un' importante novità nel mondo del volontariato arriva dalla Sardegna: a Cagliari, infatti, è stato presentato lunedì 28 marzo il Centro Servizi Sardegna Odv, associazione di volontariato costituita l’1 giugno 2021 attraverso un processo partecipativo avviato nei mesi precedenti. "Il Centro servizi per il volontariato nasce dall'idea di alcune organizzazioni e associazioni sensibili alle questioni del volontariato, dell'assistenza e delle tematiche sociali", dice Giovanni Manca, vicepresidente Csv Sardegna e consigliere Uisp, che spiega: "Nel momento di passaggio dal precedente al nuovo sistema, il vecchio Centro Servizi non è stato riconosciuto dall' Onc, l'organismo nazionale di controllo. Così, alcune associazioni, tra cui la Uisp Sardegna, hanno deciso di cooperare e fare rete, partecipando al bando di riferimento con una nuova proposta di gestione del Centro Servizi". Così, nel novembre 2021 il Centro ha ricevuto il riconoscimento e l’accreditamento dall’Organismo Nazionale di Controllo e dal 1 gennaio 2022 ha in affidamento la gestione del Centro di servizio per il volontariato per tutta la Sardegna.

Nella nuova compagine sono presenti dieci organizzazioni di volontariato e cinque associazioni di promozione sociale. Sette sono organizzazioni singole, otto sono reti. Il Centro servizi Odv ha sede legale e amministrativa a Oristano e rappresenta un punto di riferimento importante sul territorio. Da subito, il Centro ha fatto i conti con l'emergenza in Ucraina: molte associazioni iscritte sono in prima linea nell'aiuto ai profughi e nella raccolta di vestiario e medicinali. "La maggior parte delle associazioni in questo momento si sta occupando proprio dell'emergenza guerra. Anche la presidente del territoriale di Sassari, Loredana Barra, andrà in Ucraina con la presidenza nazionale, mentre Arci Sardegna partecipa alla spedizione di 58 mezzi che arriveranno a Leopoli, per portare aiuto e recuperare ragazzi con problemi. Anche l'associazione Arcoiris, una associazione a prevalenza femminile, è attiva sul fronte guerra", prosegue Giovanni Manca. Sul piano pratico è già pronta la carta dei servizi come punto di riferimento per le associazioni. L'obiettivo principale è garantire supporto tecnico, formativo e informativo per promuovere e rafforzare la presenza e il ruolo dei volontari negli enti di terzo settore. Un obiettivo importante è la formazione sulla nuova normativa del terzo settore. "I nostri obiettivi sono quelli codificati per legge e previsti dalle linee guida del terzo settore, ma possiamo propendere per alcune direzioni. Ad esempio, abbiamo scelto di investire meno in ricerca, perché ci sono istituti di studio che portano avanti una ricerca adeguata per le nostre esigenze", dice Giovanni Manca.

Un altro specifico obiettivo è agire per la rimozione delle barriere architettoniche: "Le normative ci sono, ma si deve fare di più, iniziando dai nostri soci e dalle organizzazioni di volontariato che non hanno - loro in primis - avuto la capacità di rimuovere barriere architettoniche. Bisogna affrontare il problema e cercare una soluzione. Un rappresentante del nostro direttivo segue con i tecnici lo sviluppo di questa linea di intervento". Tra gli scopi anche la promozione del volontariato, della cultura della legalità, della pace tra i popoli. E ancora promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici e riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o confiscati.

Quale sarà il contributo dell’Uisp e dello sport sociale e per tutti allo sviluppo del Csv in sardegna?
"La risposta non è difficile. L'Uisp è l'unica associazione che si occupa in forma diretta di sport all'interno della macchina organizzativa del Centro servizi. Siamo la nota che permette e permetterà a tutti di avere una chiave in più di lettura del volontariato. L'obiettivo è creare sinergie per poter crescere nei territori. Uno dei grandi problemi, ad esempio, è che il territorio sardo, esclusa l’area urbana di Cagliari e Sassari, è fatto di piccole realtà che bisogna andare a ritrovare. Una popolazione di circa 500mila abitanti su una superficie molto vasta: c'è una dispersione molto forte e alti indici di spopolamento, per cui solo con azioni sinergiche è possibile non solo tamponare i limiti ma anche creare qualità di vita", conclude Giovanni Manca. Il vicepresidente ha ricordato l’importanza del Centro di servizi per le tante realtà del terzo settore che si muovono oggi: "Il nostro compito è prendere per mano queste realtà perché siano le nuove guide in un mondo che è cambiato a tutti i livelli, legislazione, tecnologie e aspettative bisogna crescere di competenza per non assorbire le energie che i volontari devono poter riservare alle attività dedicate alla collettività. Alla base del nostro supporto ci sono consulenza e formazione, ma occorre una nuova consapevolezza da parte di tutti che il mondo è cambiato e cambierà ulteriormente in tempi brevi". (Chiara Feleppa)

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