Comitato Regionale

Sardegna

Intervista a Loredana Barra

L'intervista alla neoeletta presidentessa di UISP Sardegna APS. La nuova visione dell'Associazione sarda della UISP.

 

Al XII° Congresso di UISP Sardegna la nuova presidentessa, Loredana Barra, eletto pocchi istanti fa. Cosa ti ha spinto ad accettare questa nuova sfida e a candidarti come nuova presidentessa di un Comitato che, lo stesso Presidente Nazionale UISP, Tiziano Pesce, ha definito un Comitato importante?

Mi ha spinto sicuramente il senso di responsabilità, è sempre molto facile tirarsi indietro, è molto più difficile invece, come ho detto anche nella mia relazione programmatica stare in prima linea. Il rischio di errori c’è sempre ma credo che la prima cosa sia questa, convinta però di avere una squadra dentro il Comitato Regionale importante, ricca di professionalità, che mi accompagna in questo percorso, perché so che non sarò sola.

Nella tua lunga esperienza alla Uisp ci sono state delle preziose attività che hai svolto, che hai progettato, che ti permetteranno di affrontare con più tranquillità un percorso importante come quello di essere presidentessa di un Comitato Regionale, che porta in sé probabilmente mille preoccupazioni?

Credo che ogni sfida sia diversa da un'altra e che quindi non c'è la stessa soluzione per problemi diversi, e per sfide diverse io non so che cosa ci aspetterà in questi 4 anni, probabilmente saranno difficili come lo sono stati questi ultimi quattro, magari per motivi diversi, però saranno diversi e quindi noi dobbiamo avere la lucidità tale da ragionare sul nuovo e non voler affrontare problemi nuovi con soluzioni vecchie ed è per questo che la squadra è fondamentale perché ti dà più visioni, tu da solo hai una visione, io da sola ho una visione, ma se ci mettiamo insieme abbiamo una visione completamente diversa che è data dall'unione delle nostre due visioni e allora lì ci può essere la soluzione a un problema nuovo, quindi ogni sfida è una sfida diversa.

I punti di forza di Uisp Sardegna che possono essere consolidati e quelli dovrebbero essere invece migliorati?

I punti di forza secondo me il nostro comitato regionale ne ha tantissimi. Prima di tutto sono le persone gli uomini e le donne che abitano questo comitato regionale e che abitano anche i comitati territoriali, perché sono persone che hanno delle professionalità, che hanno un'esperienza politica, un'esperienza sul campo, un'esperienza al di fuori anche dell'associazione che può comunque risultare utile, sicuramente secondo me va migliorata l'apertura. Io, sempre in relazione, ho detto che il comitato regionale non deve essere una scatola chiusa ma deve essere una scatola aperta perché anche i dirigenti che sono stati eletti in questo nuovo congresso hanno bisogno di confrontarsi col mondo e ve lo dico anche con cognizione di causa perché io sono una che esce fuori dai confini della Sardegna, dai confini dell'Italia, proprio per sfidare in altri modi, altri problemi, e questo credo che sia una cosa da implementare, quindi non solo con i dirigenti eletti ma con tutti i dirigenti che se ne vogliono prendere un pezzo.

Ti faccio la stessa domanda che ho posto a Maria Pina Casula. Un sogno nel cassetto che probabilmente hai per il prossimo quadriennio?

Un sogno nel cassetto che secondo me però posso quasi toccarlo è che tutte le buone pratiche di tutti i territori che stanno dentro la Sardegna possano essere veramente condivisibili.

Auguri per l’elezione e per il proseguo dell’attività.

Un saluto a tutti voi.

[Da Oristano, Pietro Casu, Responsabile Comunicazione Stampa di UISP Sardegna APS]