Comitato Regionale

Sardegna

Sara Pittalis nuova Presidentessa a Oristano

In vista del Congresso Regionale Uisp (16 febbraio 2025) di Fordongianus (OR) inizia la stagione congressuale nei Comitati Territoriali. Ad Oristano si è svolto il primo dei 5 appuntamenti in tutta l'isola.

 

Inizia ad Oristano il 1 Dicembre 2024 la stagione congressistica 2024/'25 della UISP in Sardegna, per l'occasione il Settore Comunicazione presenterà i reggenti della nuova governance.

Al Congresso di UISP Oristano hanno partecipato alcuni rappresentanti del Comune di Oristano, i 5 Presidenti della UISP Territoriale e Regionale (Veronica Musinu di Oristano, Pietro Casu di Cagliari, Antoonello Ibba di Nuoro, Loredana Barra di Sassari e Maria Pina Casula di Sassari), i soci collettivi (le ASD Affiliate) e quelli individuali del Comitato alto campidanese, che hanno dato vita ad un ampio dibattito dal titolo IMMAGINA sui temi attuali dello Sport in Sardegna. Grande omaggio e riconoscimento al lavoro fatto dalla presidentessa uscente Veronica Musinu emozionatissima.


L'intervento di Veronica Musinu

 


La nuova presidentessa Sara Pittalis 

 


Il Consiglo Direttivo neoeletto

 

Quale occasione migliore per sentire la nuova giovanissima Presidentessa, Sara Pittalis, classe 84, già consigliera uscente di UISP Oristano e Consigliera anche del Comitato Regionale della UISP, con un'intervista che ci permette di conoscere bene il suo profilo e l'impegno all'interno della UISP.

Partiamo dal suo profilo social e dal suo motto personale che ha scelto: "Se non cambiasse mai nulla non ci sarebbero le farfalle!" "A volte", vero Sara, "le parole non bastano, e allora servono i colori, le forme, le note e le emozioni." E di emozioni ne ha vissuto tante Sara al Congresso di Oristano assieme a Veronica Musinu e Jessica Orrù, sue compagne ed amiche di avventura. Lacrime di gioia, lacrime di emozione pura, lacrime di gioventù!

Proviamo a conoscerti un pò Sara, posso farti qualche domanda?
Si, ma mi raccomando non farmi domande difficili.

Esordisce così la nuova presidentessa, con simpatia, col sorriso sulle labbra, col suo modo empatico ed umile di interagire col suo interlocutore.

Sara, cosa ti ha spinto a dedicarti al mondo dello sport, in particolare all'UISP, e quali sono i tuoi ricordi più belli legati allo sport?
I miei ricordi più belli legati allo sport risalgono agli anni dell'infanzia, quando giocavo in strada con i miei amici del quartiere; momenti di pura spensieratezza, lontano da competizioni e risultati. Tra le attività che ricordo maggiormente ci sono il calcio, il basket, palla avvelenata, gare di corsa, lancio del freesbe, giochi che ci univano in modo naturale, senza bisogno di strutture o attrezzature particolari. Bastava un pallone e un angolo di strada per vivere ore di divertimento, sfide e risate. Questi giochi, pur nella loro semplicità, mi hanno insegnato il valore dell'amicizia, del lavoro di squadra e della competizione sana, dove imparavo a lottare per raggiungere un obiettivo, a rispettare le regole e, soprattutto, a divertirsi insieme. Questi sono proprio i valori che mi avvicinano maggiormente al mondo UISP. La UISP, con la sua visione inclusiva e partecipativa dello sport, promuove l'idea che lo sport debba essere un diritto di tutti, indipendentemente dall'età, dalle capacità o dal livello di competizione. I principi di amicizia, collaborazione, rispetto delle regole e sana competizione che ho sperimentato fin da piccola nei giochi in strada, trovano un perfetto riflesso in questa realtà, che valorizza l'aspetto sociale e educativo dello sport. 

Qual è il tuo sport preferito e perché?
Il mio sport preferito è la ginnastica artistica, poiché è lo sport che ho praticato per anni a livello agonistico, tra l’altro è anche lo sport che praticava mia mamma da giovane. La ginnastica artistica è una disciplina che richiede un impegno costante, precisione e disciplina, qualità che mi hanno accompagnato non solo durante gli allenamenti, ma anche nella vita quotidiana di ora. Il fatto di dover superare i propri limiti, di affrontare la fatica e le difficoltà insegna ad affrontare gli ostacoli con coraggio e tenacia.

Pratichi ancora attività sportiva?
Da 2 anni gioco a padel in maniera assidua ma lo considero principalmente un divertimento. Sebbene sia uno sport che richiede concentrazione, coordinazione e tecnica, ciò che più mi attrae è la sua natura informale e l'aspetto sociale. Giocare a padel non è solo una sfida fisica, ma un'opportunità per passare del tempo con gli amici, divertirsi e staccare dalla routine quotidiana.

Qual è il ruolo della famiglia e degli amici in questo percorso?
Nel mio percorso di crescita professionale e dirigenziale in UISP, i miei genitori e i miei amici hanno ricoperto un ruolo fondamentale, sostenendomi in ogni fase di questo percorso. I miei genitori hanno saputo trasmettermi l’importanza di valori come la responsabilità, il rispetto e la cooperazione, che sono stati essenziali nel mio approccio al lavoro e alle sfide quotidiane in UISP. Anche i miei amici hanno avuto un ruolo determinante con le loro opinioni e il loro incoraggiamento sono stati spesso il punto di riferimento che mi ha permesso di superare ostacoli e prendere decisioni importanti

Cosa ti ha portato, così giovane, ad assumere un ruolo di così grande responsabilità all'interno di un'associazione importante come l'UISP di Oristano?
Credo sia importante dimostrare che i giovani possano assumere ruoli di responsabilità, portando una prospettiva fresca a e innovativa. Ho accettato questa sfida perché mi sentivo di poter dare il mio contributo con l’entusiasmo e passione, e nonostante questo rappresenti per me una grande responsabilità so che è anche un’occasione per imparare e crescere.Sapere di avere il supporto e la fiducia delle persone che collaborano nell’Associazione è fondamentale.

Quali sono le maggiori sfide che prevedi di affrontare in questo nuovo incarico?
Sarà importante promuovere la crescita dell'associazione, coinvolgendo sempre più persone e gruppi nella pratica sportiva, e mantenendo un dialogo costante con le istituzioni e il territorio per rispondere alle esigenze locali.

Quali sono i tuoi sogni nel cassetto per l'UISP di Oristano?
Non ho sogni particolari, ma spero che questo quadriennio si svolga in un clima sereno, con un gruppo di lavoro coeso, propositivo e coraggioso, che sappia dialogare al proprio interno con equilibrio e serenità e che si sappia interfacciare con la realtà esterna in modo accogliente e costruttivo. Solo così potremo crescere e raggiungere obiettivi significativi per l'UISP di Oristano.

Come intendi coinvolgere i collaboratori, i giovani e le nuove generazioni, i volontari in questa nuova avventura e nelle attività dell'UISP?
Penso sia necessario, anzi fondamentale, creare un clima di collaborazione sereno e stimolante, essenziale secondo me per favorire in ognuno di noi l’emersione spontanea di attitudini e capacità.Avere un ambiente lavorativo con queste caratteristiche renderà sicuramente più facile coinvolgere chiunque entri a far parte del nostro comitato.La formazione, l’affiancamento nelle attività e l’ascolto, sono poi gli altri aspetti che cureremo in modo particolare per favorire la partecipazione attiva di tutti.

Come intendi coniugare l'esperienza dei membri più anziani dell'associazione con le idee innovative della tua generazione?
Credo che l’esperienza dei dirigenti più anziani e le idee di noi giovani possano arricchirsi a vicenda.Gli anziani portano con se l’esperienza e sono un punto di riferimento e guida preziosa per noi giovani, portatori di nuove energie. L’obiettivo lo si raggiungerà lavorando, favorendo un dialogo aperto, ascoltando le esperienze di chi è qui da piu tempo e al contempo proporre idee senza paura di sbagliare e di mettersi in discussione.

Come ti senti ad essere un modello di riferimento per i giovani sportivi di Oristano e Provincia?
Non credo di essere un modello e non mi sento diversa da loro.Vorrei dimostrare che tutti, con impegno e passione possiamo contribuire a favorire il benessere della Comunità.

Ci puoi raccontare un aneddoto, un episodio significativo della tua esperienza alla UISP di Oristano?
Non ho un aneddoto particolare da raccontare, ma posso dire che la mia esperienza in UISP è stata ricca di momenti significativi sia piacevoli che meno piacevoli.Ogni episodio, anche il più semplice, ha lasciato un segno.

La prima cosa che ti viene in mente che vorresti proporre e realizzare subito dopo il tuo insediamento?
Mi piacerebbe proporre e organizzare un incontro aperto con le associazioni affiliate, con l’obiettivo di coinvolgerle nella programmazione delle attività a medio e lungo termine, anche per avere un loro feedback sulla loro visione del nostro Comitato.

Comunicazione, Social Media, Sito internet fanno parte del programma di legislatura?
Si, lo ritengo necessario, anche se sono cosciente che per occupare settori così delicati occorrono figure competenti e disponibili.

Sui tuoi amici e compagni di avventura dentro la UISP sia ad Oristano e/o in Sardegna vorrei che ti esprimessi sul giochino di associare a degli aggettivi che abbiamo individuato, il primo nome del primo dirigente UISP che ti viene in mente:

  • Passione: Loredana Barra
  • Empatico: Loredana Barra
  • Organizzato: Pietro Casu
  • Inclusivo: Maria Pina Casula
  • Visionario: Loredana Barra
  • Istituzionale: Tore Farina
  • Comunicativo: Tonino Ibba

Non è stato difficile fare l'intervista per Sara perché lei affronta tutto col sorriso che, come ama sostenere, "è un atto di coraggio". E allora Sara voltati verso il futuro dello Sportpertutti esattamente come "come i girasoli" fanno col Sole, "sanno sempre dove voltarsi". 

Da Oristano, Pietro Casu, Responsabile Comunicazione di UISP Sardegna APS