Comitato Regionale

Sicilia

Il Presidente di Uisp Sicilia Fabio Maratea all’inizio del nuovo mandato: buoni propositi.

Ottenuta da poco la riconferma all’incarico di Presidenza, Fabio Maratea intende continuare la sua battaglia per lo sport in Sicilia. Di seguito la sua analisi della situazione attuale e la sua dichiarazione d’intenti.

«I finanziamenti provenienti dalla Regione sono stati azzerati anche per le “colpe” nella gestione dei fondi pubblici da parte dei vertici sportivi.

Occorre cambiare indirizzo. Non è più il tempo dello “sport evento”, di grandi finanziamenti destinati a pochi, di sprechi ed inchieste. Questo deve’essere il tempo dello sport di partecipazione, dello sport che coinvolga i cittadini, dello sport come diritto alla salute ed al benessere. Per contribuire al cambiamento abbiamo voluto “donare” a tutti gli sportivi un’analisi su ciò che è stato. Non si può programmare, infatti, senza conoscere ciò che è stato svolto negli anni passati. Quest’analisi è impietosa. Sono stati spesi per lo sport, ordinariamente, quasi 140 milioni di euro negli ultimi 10 anni, senza che questi abbiano avuto effetto sugli sportivi.

In particolar modo dal 2006 in poi, con la “delega allo sport” riconosciuta dalla Regione Siciliana al Coni Sicilia, il numero dei sedentari è aumentato dell’1%, mentre il numero degli sportivi è sceso dell’1,6%. Cronache di un pietoso fallimento delle politiche sportive siciliane.

La politica di promozione turistica attraverso l’organizzazione di grandi eventi sportivi, poi, si è rivelata una grande macchina mangia soldi. Troppe le manifestazioni finanziate con troppi contributi! Con quale risultato turistico?

Ho voluto, infine, dare uno sguardo all’impiantistica sportiva con l’analisi sulla situazione siciliana ed uno sguardo a quella Europea. Un doppio punto di vista che crea non pochi disagi ai fautori delle politiche sportive siciliane degli ultimi anni.

Un dato su tutti: il Coni nel piano per l’impiantistica sportiva del 2007, approvato dalla Regione Siciliana nel 2011, ha previsto ristrutturazioni e nuovi impianti per 1.000 milioni di euro. Sembra, soprattutto oggi, con questa crisi economica, un dato irraggiungibile! Sembra addirittura inutile attraverso il confronto Europeo! In Finlandia il 76% degli sportivi praticano sport in natura (parchi, riserve, etc.) e la popolazione sedentaria è inferiore al 5%! Si tratta di un salto culturale, di un allargamento di orizzonte che la nostra politica sportiva è stata incapace di fare.

Ma non dobbiamo scoraggiarci. Sappiamo che peggio di così è oggettivamente impossibile fare. Occorre ripartire!»

La Uisp continuerà a promuovere la cultura sportiva nella popolazione siciliana, tra le più sedentarie d’Europa e in carenza di impianti, lavorando su due fronti:

  1. favorire la pratica degli sport all'aperto;
  2. sostenere le associazioni sportive locali per coinvolgere gli sportivi.

 

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