Comitato Territoriale

Siena

IMPIANTI NATATORI SIENA - PRIMI PASSI

ATTIVITA' PRIMI PASSI

ZIONE ATTIVITA'

Lo spazio dell’acquaticità per la Famiglia (Mamme, Babbi e Neonato/Bambino) in un ambiente diverso dal quotidiano può portare alla nascita di situazioni particolari tra genitori e figli: il bambino gode dell’attenzione e della disponibilità dei suoi e questi ultimi scoprono le sue reazioni, partecipando all’evoluzione di una situazione nuova.
Attraverso il PERCORSO ACQUATICO possiamo stimolare, accompagnare e proteggere la crescita e la salute del bambino costruendo le loro sicurezze.
Per imparare ognuno potrà seguire una strada appositamente predisposta per lui: i processi di apprendimento del neonato/bambino, infatti, si sviluppano attraverso le fasi di SCOPERTA, CONOSCENZA e CONSOLIDAMENTO. Tutto questo senza prescindere dal GIOCO e dalla RELAZIONE.
Durante il “percorso primi passi” infatti, tutte le attività proposte avranno come fulcro questi due importantissimi aspetti, ma sempre tenendo conto dei personalissimi tempi di sviluppo fisico, relazionale, affettivo e cognitivo del bambino.
Per l’ultimo incontro di ogni mese viene proposta inoltre la partecipazione di tutta la famiglia per trascorrere insieme un momento unico e intimo di condivisione e divertimento. 

PRINCIPI E OBIETTIVI: 

Il nostro obiettivo è quello di portare il bambino ad adattarsi liberamente all’ambiente acquatico “immergendolo” in una situazione di GIOCO e non in una situazione tecnica finalizzata all’apprendimento di determinati gesti preconfezionati.
I primi approcci con l’acqua, infatti, sono fondamentali e devono essere adatti alle capacità psicomotorie del bambino : questi deve scegliere autonomamente non solo le modalità di adattamento all’ambiente, ma anche il momento ed il modo di immergersi per la prima volta.
Da questi primi contatti e dal rispetto dei bisogni del bambino dipenderanno i comportamenti acquatici successivi. Si tratta quindi, non di imparare a nuotare, poiché i piccoli non hanno la maturità necessaria per apprendere le dinamiche dei gesti natatori, ma di permettere al bambino, con un aiuto stimolante ed attento, di acquisire una certa autonomia nell’acqua, il che è possibile ad ogni età. Ogni piccola abilità acquisita in acqua, dal camminare da soli al tuffarsi dal bordo, dal tollerare gli schizzi al risalire dall’acqua, possono essere apprendimenti condizionati o frutto di ricerca personale. Noi preferiamo questa seconda ipotesi dato che non vogliamo dei bimbi solamente nuotatori, ma anche acquatici: persone che abbiano interiorizzato la confidenza con l’acqua, fissandola nella propria memoria in termini di gioia di muoversi e di giocare in essa.

 

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