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La grande lezione per tutti dal Giro d’Italia Formativo Uisp 2023

Si è chiuso in modo esemplare poco prima dell’ultima tappa il Giro d’Italia Formativo Uisp 2023. Il Class 40 “Flow” al comando di Luca Sabiu ha quasi perso l’albero e la gestione tempestiva di questa emergenza diventa il simbolo stesso di
questa grande esperienza di formazione. Ecco il resoconto di David Ingiosi

La barca un po’ ferita, ma salva, un comandante che ha tirato fuori il meglio della sua competenza e un equipaggio che torna a casa con una lezione di mare e di vita assolutamente memorabile. Si è chiuso così lo scorso 4 maggio il Giro d’Italia Formativo Uisp 2023. In vista della tappa finale di questo lungo periplo a vela del Belpaese, il Class 40 “Flow” al comando del navigatore e sailing coach Luca Sabiu con un equipaggio di istruttori Uisp, ha subito una grave avaria al largo della costa marchigiana.

In pratica la piastra d’acciaio dell’attacco dello strallo strutturale ha ceduto compromettendo la stabilità stessa dell’albero della barca. Un danno importante che poteva avere conseguenze disastrose. Solo l’intervento tempestivo di Luca, la sua grande esperienza di navigazione e gli accessori di rispetto giusti hanno evitato il peggio. Lanciato un messaggio di emergenza Pan Pan ed eseguita una riparazione di emergenza, skipper ed equipaggio sono riusciti a continuare la navigazione e ridossarsi sani e salvi nel porto di Vasto. Ecco allora la grande lezione che viene dal mare: prepararsi e gestire al meglio l’imprevisto quando si naviga su una barca a vela definisce le competenze di un vero marinaio.

Il buon comandante sa gestire gli imprevisti

Ed è proprio su questo concetto che si è sviluppato il Giro d’Italia Formativo Uisp 2023. La Uisp Vela, come molti sanno, è la più grande associazione sportiva italiana con centinaia di circoli affiliati su tutto il territorio e quest’anno ha deciso di organizzare un training speciale rivolto a tutti i suoi istruttori. Un lungo periplo del Paese diviso in 3 tappe con partenza da Chiavari nel Tirreno e arrivo a Venezia, in Adriatico. Insomma un corso di vela itinerante a bordo di una barca da regata e performante: un sailing coach preparato e con migliaia di miglia di navigazione come Luca Sabiu.

Lo scopo dell’iniziativa che ha visto tra le partnership il centro di previsioni meteomarine Navimeteo, la rete di porti “green” MarineDi, il marchio storico di abbigliamento tecnico da vela Veenvind e lo shop di attrezzature nautiche MagellanoStore, era quello di fornire agli istruttori di vela Uisp competenze approfondite nel condurre un'imbarcazione in autonomia, conoscere attrezzature e materiali, nonché prevenire e gestire al meglio eventuali situazioni di emergenza.

Sulla sicurezza in mare c’è tanto da imparare

Proprio sul tema della sicurezza a bordo, lo scorso 15 aprile, prima della partenza del Giro d’Italia, si è tenuto nel porto di Chiavari - Calata Ovest un interessante workshop aperto anche al pubblico sull’analisi del meteo, le dotazioni di sicurezza e gli strumenti utili per comunicare in mare. Per tutta la giornata Luca Sabiu ha spiegato e illustrato le procedure di emergenza, la risoluzione di guasti alle attrezzature e agli impianti, l’uso dei dispositivi come Epirb, Dsc, Plb, Ais Mob e Sart, fino alla dimostrazione pratica sull’abbandono nave, con l’apertura e l’uso di una vera zattera di salvataggio.

Poi è iniziato il Giro d’Italia a vela. Dopo essere partiti da Chiavari il 16 aprile, Luca Sabiu e il primo gruppo di istruttori Uisp hanno disceso il Tirreno dalla Liguria fino alla Sicilia con vento fresco e un meteo favorevole. La prima tappa si è conclusa a Balestrate, nei pressi di Palermo, nelle prime ore del pomeriggio del 20 aprile.

Procedure, strumenti e comunicazione: così si forma lo skipper

A bordo del Class 40 l’equipaggio si è affiatato presto, anche se non sono mancati piccoli problemi tecnici, come la rottura del frullone del Code Zero in piena notte. Il primo imprevisto, anche questo risolto al meglio.

Spiega molto bene il senso di questo viaggio Carlo Boscia, Formatore Nazionale Uisp, presente nella prima tratta: “Ho partecipato al Giro d’Italia Formativo Uisp 2023 perché volevo accrescere le mie competenze e aggiornarmi sui metodi di navigazione. Avevo sentito parlare delle capacità di Luca Sabiu come sail coach ed ero curioso anche di navigare sul suo Class 40 ‘Flow’, un mostro di tecnologia e prestazioni. All’inizio la sua essenzialità a livello di comfort mi ha sorpreso, ma devo dire che è stata ampiamente ripagata dalla gioia di navigare a un certo livello. Ho apprezzato il metodo di Luca tutto incentrato sulla gestione della sicurezza, l’uso della strumentazione elettronica e sulle procedure. Così come il suo approccio mentale che ho cercato di mettere a frutto anche sul fronte del rilassamento e della postura, forte della mia esperienza di apneista. Abbiamo preso vento, mare, incontrato delfini, condiviso turni di guardia notturni. Per me è stato un confronto tecnico e umano molto istruttivo e utile”.

Mai sottovalutare il meteo in mare

“Flow” è quindi ripartita per lasciare la Sicilia e affrontare la seconda tappa di questo lungo viaggio didattico. Superato lo Stretto di Messina, Sabiu e il secondo turno di Istruttori Uisp sono entrati nello Ionio per scavallare la punta dello stivale, superare il Golfo di Squillace e risalire l’Adriatico fino a Brindisi. Anche in questa parte del percorso il Giro d’Italia Uisp ha riservato qualche sorpresa e alcune situazioni critiche in cui gli allievi hanno imparato come prendere le decisioni giuste. Come quella di fermarsi a Manfredonia per uno stop tecnico concordato con lo staff di Navimeteo dovuto al maltempo. Era infatti in arrivo una depressione da Sud e il Vhf emetteva bollettini con avvisi di burrasca, venti a oltre 40 nodi e tanta pioggia. I forti temporali e i colpi di vento sono stati così affrontati al sicuro della banchina ed è anche questa la lezione del marinaio competente e di buon senso: informarsi, anticipare scenari e optare sempre per la sicurezza di barca ed equipaggio.

Lo conferma Eugenio Alaimo, un altro degli istruttori Uisp a bordo: “Questa esperienza per me ha avuto il pregio di unire due mondi, quello delle derive e quello dei cabinati, che pratico da sempre. ‘Flow’ è come un derivone, velocissimo e divertente. Ma è sempre un cabinato con un certo pescaggio, vele di 200 mq e carichi in gioco enormi. Ti costringe a una concentrazione continua e a tempi di reazione molto stretti per evitare rischi, come il traffico marittimo, una secca, un’emergenza tipo l’uomo a mare. Ho ricevuto una visione completamente nuova della navigazione che sono sicuro metterò a frutto con i miei allievi.”

Il patto con il mare: responsabilità in cambio di libertà

Dopo lo scalo brindisino “Flow” è ripartita ancora una volta per trasferirsi ad Ancona con gli allievi che si alternavano al timone e alle manovre e si destreggiavano con il Road Book, strumento indispensabile per controllare la rotta, riconoscere la costa e i punti cospicui e trovare al volo eventuali ridossi. Poi a circa 50 miglia da Vasto è successo l’incidente che ha interrotto questo fantastico viaggio.

È finita bene e “con il botto”. La formazione degli istruttori Uisp in questo Giro d’Italia Uisp 2023 è stata intensa, reale e vissuta fino in fondo. “Noi di Uisp Vela siamo contentissimi di questa esperienza – racconta Loris Causin, Coordinatore Nazionale Vela Uispe i nostri istruttori hanno apprezzato molto ogni minuto speso a bordo con Luca Sabiu. È un comandante che non spiega solo gli aspetti tecnici della navigazione, ma si concentra anche sull’aspetto mentale, l’approccio a questo modo di andare per mare ed è un elemento che fa davvero la differenza in termini di formazione. Peccato per non aver chiuso il periplo, ma è solo un dettaglio. Vogliamo sicuramente ripetere il Giro d’Italia anche il prossimo anno e speriamo che Luca sia ancora dei nostri”.

Del resto la navigazione a vela è fatta libertà, orizzonti infiniti e un pizzico di sana avventura. E chi ha il compito di divulgarla il più possibile deve offrire il massimo della preparazione. Lo chiede il mare, la natura e il rispetto di noi stessi. Bravi tutti e arrivederci al prossimo anno!

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