Cercando vecchie biciclette inutilizzate, ne abbiamo smontato vari pezzi, che sono via via divenuti statuine, stelle, strade, capanne, culle, e via discorrendo. Non prima ovviamente di avere lucidato sapientemente ogni singolo accessorio, dotati dell'indispensabile lana d'acciaio e di tanto olio di gomito, nello scantinato messo a disposizione da un nostro volenteroso socio, fra bevute di prosecco, teroldego e fette di dolci fatti in casa, senza dimenticare il ritrovo ludico finale, la "dandèga" a lavori ultimati, con l'ottima cena a base di "supa de verxe co' la luanega" e polenta, sopressa e formaggio.
Ne è uscito un presepe particolare, speciale, povero forse di professionalità modellistica ma ricchissimo di fantasia, ingegno e buona volontà, ma soprattutto ne è uscita un'opera che trasuda passione, entusiasmo e tanto amore per quel traliccio di carbonio e metallo che riempie le nostre serate, i nostri fine settimana, le nostre ferie, che ci fa sudare e faticare, gioire e soffrire, che ci dona momenti ineguagliabili di amicizia e di serenità...............Vorrei finire con un pensiero dedicato a te che stai leggendo queste righe. Se ti è capitato di sperimentare un momento di estasi o di libertà su una bicicletta; se ti è capitato di fuggire dalla tristezza al ritmo di due ruote mulinanti, o di sentire la speranza rinascere pedalando sulla cima di un'altura con la fronte imperlata dalla rugiada della fatica; se ti è capitato di chiederti, gettandoti in picchiata come un uccello giù per una discesa in bicicletta, se il mondo si fosse fermato; se ti è capitato, anche una sola volta, di stare seduto su una bicicletta col cuore che cantava e la sensazione di essere un comune mortale in contatto con gli dèi, allora tu ed io condividiamo qualcosa di fondamentale. Sappiamo che ciò che conta è la bicicletta.