Parma, 22 novembre 2019 – Il fenomeno del razzismo negli stadi sale sempre più agli onori della cronaca in tutto il continente europeo e l’attenzione si concentra in particolare sugli episodi italiani. Infatti, nelle ultime settimane sembrano moltiplicarsi i casi di razzismo e discriminazioni occorsi nei campi di serie A ma anche tra i giocatori amatoriali e addirittura tra i bambini. Tutto questo ha acceso i riflettori sul caso italiano di cui si parla anche su Arte, canale franco tedesco, che ha realizzato un servizio dal titolo "Italia: qual è la soluzione al razzismo negli stadi?". L'approfondimento è andato in onda mercoledì 20 novembre con la storia di Desio e l'intervento del presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco.
“C'è una recrudescenza a tutti i livelli che non è legata solo alle tifoserie delle squadre – dice Vincenzo Manco - Quando si arriva alla rabbia e alla paura dell'altro è chiaro che siamo di fronte allo specchio della società”.
"Doppia partita quella giocata dai juniores del Desio, contro gli avversari e contro il razzismo di cui è stato vittima un giocatore della squadra dei più piccoli, il ragazzo di 10 anni è stato insultato dalla mamma di un giocatore avversario per il colore della pelle": inizia così il servizio che raccoglie anche le testimonianze dei ragazzi, i quali confermano che gli episodi razzisti si sono moltiplicati negli ultimi anni e per questo hanno deciso di mobilitarsi. Un altro ragazzo di origine senegalese è stato insultato e aggredito da una mamma e un papà della squadra avversaria. I genitori del ragazzo aggredito, intervistati dichiarano che il clima è ormai diventato molto aggressivo. Interviene anche Alessandro Crisafulli, allenatore di Desio, che evidenzia l'importanza dell'educazione alla diversità, che deve cominciare sin dai più piccoli.
Strisce nere sui volti dei calciatori e del pubblico, fasce e magliette ad hoc, disegni e anche un ospite d'eccezione: dopo l'episodio di razzismo che ha coinvolto un bambino della categoria Pulcini 2009, la squadra brianzola Aurora Desio Calcio ha deciso di organizzare un weekend antirazzista, a cominciare dalla partita degli Juniores contro la Sovicese, che si è svolta il 9 novembre. Tutte le iniziative si sono svolte all'insegna dello slogan "VAR. Vietato ai razzisti". Oltre alle strisce nere che gli atleti, lo staff e i genitori si dipingeranno sul volto "per far capire che siamo tutti fratelli al di là di ogni razza o del colore della pelle", i calciatori hanno indossato una maglia speciale con la scritta "L'unica razza che conosco è quella umana".
(A cura di Elena Fiorani, Ufficio Stampa & Comunicazione UISP Nazionale)
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