Comitato Territoriale

Genova

Mobilità sostenibile, oltre la fase dell'emergenza

In questi mesi di isolamento, abbiamo trasformato le nostre case e tutti gli spazi consentiti, in palestre individuali, creato angoli di benessere fisico e mentale che, grazie al supporto delle più disparate lezioni on-line offerte dalle volenterose associazioni e società sportive del territorio, hanno reso possibile un proseguimento, seppur adattato, dell'attività motoria e della relativa socialità. Ci sono stati anche accesi dibattiti molto controversi, sull’opportunità concessa dal governo di praticare, in fase emergenziale, la corsa individuale all'aperto; il runner è stato oggetto di critiche feroci, accusato di anteporre una pratica velleitaria, capricciosa persino, ad esigenze di carattere essenziale e sanitario. Polemiche spesso in contraddizione con le evidenze scientifiche ma comprensibili in una fase emotivamente esasperata, che ci hanno maggiormente invogliato, in quanto associazione di promozione sportiva e sociale da sempre in prima linea nel promuovere i valori dello sport per tutti, insiti nella nostra storia e nella nostra missione, a ribadire con fermezza il ruolo dello sport come indissolubilmente legato al concetto di salute.

Da alcuni giorni si è aperta una nuova fase che, seppur con incognite di carattere specifico, richiede una visione lucida e coraggiosa per riorganizzazare la prossima "normalità". Ci aspettano tempi incerti sino a quando il Covid-19 non potrà essere adeguatamente trattato o debellato, ma ci si offre altresì la possibilità epocale, di ridisegnare le nostre vite perché siano più sane, la convivenza rispettosa e le città vivibili.

L'attività motoria all'aria aperta, gli spazi per praticarla, gli incentivi a promuoverla, sta a noi cittadini cogliere l'opportunità di reinventare e reclamare un quotidiano a misura di persona, che ci restituisca un ruolo attivo.
Non si può allora non segnalare, ad esempio, la bellissima iniziativa, raccolta in una proposta di mobilità urbana e non solo, lanciata da enti, associazioni, comitati e gruppi spontanei di cittadini, di cui condividiamo gli intenti e lo spirito, inoltrata al vaglio degli organi competenti.
Una nuova concezione degli spazi che restituisce la città alla collettività, che immagina un futuro sostenibile al di là dell'emergenza, a tutela dei più piccoli e dei più deboli, che ci permetta di spostarci in modo efficace e flessibile, nel rispetto delle misure di distanziamento necessarie, preservando la qualità dell’aria, dei quartieri, dell'ambiente. In attesa di poterci nuovamente incontrare per partite e campionati, di riaprire palestre ed impianti, di tornare ad appassionarci a competizioni e tornei, manteniamo vivo lo spirito sportivo nella ricerca di benessere a tutto tondo, in ogni ambito e in ogni momento.

Proprio nelle ultime ore il sindaco del Comune di Genova Marco Bucci ha anticipato che  da venerdì sera i lavori di tracciatura del primo lotto di percorso ciclabile a Genova, concordato nel piano di “mobilità dolce” elaborato in vista della fase 2.

“Abbiamo già un piano preciso e fatto bene per un percorso completamente in sede protetta – spiega il sindaco Bucci– si partirà con il tratto tra la Fiumara e Boccadasse, già da lunedì vogliamo essere pronti con la parte tra De Ferrari e Boccadasse e la settimana successiva con quella tra Boccadasse e la Fiumara”. Il percorso, destinato a biciclette normali, biciclette elettriche ma anche monopattini e monoruota, sfrutterà in parte piste ciclabili già esistenti e in parte sarà ricavato limitando lo spazio dedicato alle auto.

Il disegno non dovrebbe discostarsi troppo da quello proposto dalle associazioni della mobilità sostenibile.

"Mens sana in corpore sano" era e rimane all' origine della miglior filosofia occidentale.
Lo sport è gioia e rivincita.
Muoviamoci a prenderle.

(Roberta Sacco)

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