Nazionale

Mobilità sostenibile al centro della Fase 2: le proposte Uisp

Un nuovo inizio all’insegna di nuovi e più sani stili di vita: il post emergenza potrebbe rappresentare una svolta per le nostre città

 

Con la Fase 2 è iniziata l’analisi degli effetti che le riaperture avranno sulle nostre città: i trasporti sono un tema fondamentale e mantenere il distanziamento sarà uno dei pilastri della convivenza con il virus. Per ottenere questo si rischia un alto numero di spostamenti in automobile, anche per tragitti brevi, che si potrebbero facilmente coprire in bicicletta.

I segnali che giungono dal Governo parlano di promozione della mobilità dolce: il decreto Rilancio appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale punta a promuovere con un bonus da 500 euro la micro-mobilità individuale nelle aree urbane, è rivolto infatti ai residenti nei capoluoghi di regione, capoluoghi di provincia, città metropolitane e più in generale nei comuni con più di 50.000 abitanti. Il bonus copre il 60% della spesa complessiva sostenuta con un massimo di 500 euro per l’acquisto di biciclette anche a pedalata assistita e veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica quali segway, monopattini, hoverboard e mono-ruota, per acquisti effettuati dal 4 maggio fino al 31 dicembre 2020. Il provvedimento, infine, apporta anche delle modifiche al codice della strada per favorire la circolazione delle biciclette nelle città: è prevista la definizione di “casa avanzata” cioè una linea di arresto dedicata alle bici, in posizione avanzata rispetto alla linea di arresto di tutti gli altri veicoli e la definizione di “corsia ciclabile” o bike-lane: la parte longitudinale della carreggiata, posta a destra, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, idonea a permettere la circolazione delle bici nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo della bici.

In molte città l’Uisp, insieme ad altre associazioni, sta stilando proposte e richieste per le amministrazioni, al fine di promuovere nuove modalità di trasporto personale, sostenibili e salutari. Inoltre, domenica 10 maggio in occasione di quella che sarebbe stata la data giornata di Bicincittà, è stata organizzata una diretta Facebook, proprio sui temi della mobilità sostenibile, per confrontarsi e discutere delle necessità GUARDA IL VIDEO 

Alla diretta Uisp ha preso parte anche Andrea Ferraretto, scrittore e collaboratore de La Stampa e autore del libro "LentaMente”, che alcuni giorni fa ha scritto sul suo blog: “Il new normal sarà in grado di generare benefici e rendere la nostra vita quotidiana più vicina a modelli orientati al cambiamento concreti, con prospettive stabili e continue, se si rinuncerà alla visione rigida e bloccata che guarda alle città come luoghi destinati all’uso e al consumo da parte del traffico privato e delle auto. È una questione di pianificazione urbanistica e di modalità di trasporto che richiede di ripensare l’uso dello spazio pubblico, considerando che la capacità delle città di sopportare tassi di motorizzazione che vanno ben oltre lo spazio fisico è il simbolo di un passato che non può tornare perché è la dimostrazione di un sistema entrato in crisi. Serve cambiamento, serve rompere schemi superati, serve investire in azioni che siano strutturali, capaci di accompagnare le città verso il futuro: città amministrate da Sindaci e Assessori che sappiano cosa significa decidere nella direzione della mobilità sostenibile e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Le città oggi sono di fronte a una sfida inevitabile, tra cambiamento e restaurazione, dove strumenti come PUMS- Piano Urbano della Mobilità Sostenibile e PAESC- Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima non siano soltanto un adempimento formale, per organizzare conferenze e presentazioni, ma strumenti capaci di guidare l’azione amministrativa e restituire ai cittadini la possibilità di vivere in città dove muoversi, lavorare, studiare, sia un diritto. Strumenti come il PON Metro- Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014 – 2020” devono essere, oggi, l’opportunità per investire e catalizzare fondi europei e nazionali per costruire un futuro differente. Servono gambe e testa per pedalare bene, per guardare avanti e immaginare il futuro: le biciclette saranno uno dei metri con i quali misurare la capacità di cambiamento delle città. Se resteranno legate a un palo, senza l’attenzione che meritano, sarà l’ennesima occasione perduta, sulla quale continuare a sognare paesaggi urbani di altre nazioni, restando ostaggi dello smog e del traffico che impedisce di progettare il futuro”.

A Trieste l’Uisp ed altre associazioni cittadine hanno lanciato un percorso partecipato per la costruzione condivisa di un Piano per la mobilità post-covid. La fase partecipativa è durata dal 2 al 12 maggio: è stata predisposta una pagina web (che ha registrato 4.000 accessi) chiedendo a tutte e tutti un contributo di idee per delineare azioni che possano promuovere, la mobilità a piedi, in bici e con il trasporto pubblico. Alla fine un comitato tecnico, composto da alcuni membri delle associazioni proponenti, ha analizzato le quasi 700 risposte al questionario e i più di 300 contributi pervenuti e predisposto un documento di sintesi con le proposte di veloce attuazione per un Piano per la Mobilità Urbana Post-Covid che è stato spedito al Sindaco Dipiazza, al Presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca, all’Assessore alla Mobilità Luisa Polli e a tutti i consiglieri comunali.

Uno dei dati che è emerso dal questionario è che il 43% dei rispondenti dichiara che si muoverà meno con il trasporto pubblico locale ma a questo dato preoccupante se ne aggiungono altri positivi: il 33% dei rispondenti dichiara che si muoverà maggiormente a piedi rispetto a quanto era solito fare e il 42% che utilizzerà maggiormente la bicicletta per recarsi al lavoro, nel luogo di studio o in generale per i propri spostamenti quotidiani. Dati che mostrano un forte potenziale di mobilità attiva finora inespresso e che potrebbero e dovrebbero colmare le perdite del trasporto pubblico.

Anche a Messina l'Uisp, insieme ad Arci e Legambiente, ha promosso una rete di associazioni per la ciclabilità e pedonalità della Città Metropolitana di Messina, con lo scopo di mettere in rete gli “attivisti della mobilità sostenibile” della Città e rafforzare la partecipazione democratica ai temi della mobilità urbana e all’uso degli spazi pubblici, nel segno della sostenibilità ambientale e dello sviluppo delle attività culturali, ricreative e sportive. "Sarà necessario ad esempio creare nuove isole pedonali, percorsi ciclabili, allargare marciapiedi - scrivono i promotori della rete - in modo da garantire la sicurezza dei pedoni e la mobilità dei più fragili: interventi che in una successiva fase potrebbero favorire l’organizzazione di eventi culturali e sportivi, e la concessione di maggiori spazi esterni ai gestori dei piccoli locali commerciali". Le associazioni promotrici invitano dunque tutte le organizzazioni non profit locali interessate a far parte della rete, scrivendo a: messinaciclabilepedonale@gmail.com. Per leggere il comunicato integrale clicca qui

Diverse associazioni di Brescia, tra cui l’Uisp, hanno preparato e presentato al sindaco della città un documento con le sette proposte urgenti per intervenire a favore della mobilità urbana nella fase 2, che prevedono la creazione di una rete di mobilità d’emergenza. Ecco le proposte: investire in comunicazione; istituire i n modo serio la figura del mobility manager del Comune; riavviare quanto prima i l servizio di Bicimia; creazione di una rete ciclabile di emergenza e riapertura di tutte le ciclabili, incluse quelle nei parchi; istituire una gerarchia tra gli utenti della strada a favore della mobilità sostenibile; istituzione senso unico eccetto bici; estensione ztl. È stata anche realizzata una serie di infografiche che riassumono le proposte, per visualizzarle clicca qui.

Massimo Verduci, presidente Uisp Valle d'Aosta, è stato ospite a Buongiorno Regione per parlare della ripartenza sul territorio. GUARDA IL VIDEO
In Valle d'Aosta l'Uisp con Fiab e Legambiente auspicano la realizzazione di percorsi per la mobilità alternativa con la creazione di corsie, sia urbane che extraurbane, utilizzabili da ciclisti e pedoni, che permettano di assorbire le quote di mobilità che si perderanno dal trasporto pubblico. Questa rete, che configura una soluzione già adottata con successo in altri paesi, potrebbe essere funzionale nei collegamenti tra i comuni della cintura e la città di Aosta.
Per leggere i dettagli delle proposte avanzate dalle associazioni clicca qui
In Romagna, l'Uisp Ravenna Lugo sostiene le proposte delle società Cicloturistica Baracca e Baracca Lugo Mtb, che da sempre dimostrano grande attenzione e impegno, non solo per gli aspetti del ciclismo in tutte le sue forme, ma anche per le problematiche sociali del territorio. Per leggere i dettagli delle proposte clicca qui.

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