Sipario sui Giochi di Tokyo: commento Uisp su Radio 1 Rai

La popolare trasmissione di Radio Uno Rai è stata dedicata questa mattina al bilancio delle Olimpiadi  di Tokyo, che si sono concluse da poche ore per lasciare il campo alle Paralimpiadi, che inizieranno il 24 agosto. Un taglio diverso dal solito, con il giornalista Carlo Albertazzi in conduzione, che ha dimostrato come questi Giochi abbiano messo in evidenza una nuova narrazione dello sport, più attenta del solito alle varie letture sociali che sono possibili proprio attraverso lo sport e i suoi protagonisti.  La prima parte della trasmissione, che ha avuto al microfono insieme a Tiziano Pesce, anche il giornalista Riccardo Cucchi e lo psicologo dello sport Alberto Cei, ha spaziato dai problemi dell'integrazione a quello dell'ineguale sviluppo degli impianti, dal valore sociale ed educativo dello sport alla necessità di sostenere le società sportive di base.

ASCOLTA L'INTERVISTA DI TIZIANO PESCE SU RADIO UNO RAI

"Da parte mia e dell’Uisp esprimo gratitudine per i risultati ottenuti dalla spedizione azzurra - ha detto Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp - si è trattato di Giochi olimpici particolari e straordinari non solo per il medagliere dei nostri atleti ma anche per come potranno contribuire a rimettere in moto il nostro Paese, con un rafforzato prestigio internazionale e un rinnovato rapporto tra sport di base e di vertice. Un’aria fresca soprattutto per il futuro, le tante ragazze e ragazzi, atlete e atleti capaci di lottare, rappresentativi di un’Italia multietnica e integrata. Come ha sottolineato il presidente del Coni Malagò, abbiamo visto un’Italia multietnica e integrata. Anche se c’è ancora molto da fare, il tema dello ius soli non rigurda solo lo sport".

"Abbiamo bisogno di una nuova cultura e di un nuovo approccio allo sport, non solo a quello di vertice - ha proseguito Pesce - Una nuova cultura dello sport che possa godere di risorse, di nuova rappresentanza e di politiche pubbliche a sostegno".

I Centri olimpici di eccellenza sono al centro-nord e al Sud scarseggiano anche gli impianti di base: spesso è difficile trovare gli spazi, ha detto Carlo Albertazzi introducendo il tema degli impianti.

"E’ difficile trovare gli spazi non solo nel Centro-Sud - ha detto Pesce -  esistono profonde disuguaglianze anche nel Centro-Nord. Si tratta di un elemento importante da sottolineare in questo momento, le decine di migliaia di società sportive di base sono alle corde. I dati relaivi al Covid e alle varianti lasciano intendere che l’emergenza purtroppo continuerà. C’è la necessità di sostegni concreti allo sport di base".

"Rilanciamo la proposta di un Piano nazionale del governo, che abbiamo avanzato da tempo,con politiche pubbliche che mettano al centro i temi della persona e del benessere, della salute, del movimento, di sani stili di vita. Il problema dell’impiantistica è fondamentale. Ma andrei anche oltre, c’è il tema delle città, delle periferie, delle aree interne, di tutte le possibilità che possono darci le aree periferiche e abbandonate: basterebbero interventi di risistemazione anche minimi. C’è tutto il tema del Piano di Resilienza, il governo ha già stanziato risorse importanti che lo sport diventi davvero una politica pubblica sociale

Pratica sportiva e sedentarietà: il successo del campione aiuta anche la pratica sportiva di base? Ha domandato Albertazzi 

"Certo, proprio per questo lo sport di base va sostenuto con convinzione - ha risposto Tiziano Pesce -  Abbiamo raggiunto il record delle medaglie ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro Paese continua a rimane su un podio che non ci pace, quello della sedentarietà e delle malattie croniche. Che potrebbero essere contrastate proprio con la straordinaria medicina della pratica sportiva,Uno sport che può garantire sani stili di vita  per garantire benessere e qualità della vita migliore ai giovani e ai cittadini di tutte le età" (a cura di Ivano Maiorella) 

Tiziano Pesce è stato intervistato anche dall'agenzia stampa cinese Xinhua: "La mia speranza è che queste vittorie aiutino a suscitare interesse e investimenti sulla promozione sportiva e sullo sport sociale, giovanile e nei programmi di sviluppo - ha affermato - Sarebbe un peccato se tutte queste grandi vittorie ci portassero gioia fine a se stessa, soltanto in questi giorni d’estate. Spero che in futuro ricorderemo l'estate del 2021 come l'inizio di una nuova era per tutto lo sport italiano". Leggi l'intervista