L' iniziativa prende vita nell’ambito del patto di sussidiarietà Vasi Comunicanti, con contributo di Regione Liguria e Cassa delle Ammende.
Coinvolte complessivamente, tra atleti esterni (appartenenti al Gruppo Città di Genova e all’Atletica Vallescrivia) e detenuti, un centinaio di persone in attività che hanno spaziato dalla corsa fino al calcetto. Si è trattato dell’ennesima tappa di una storica manifestazione nazionale UISP, giunta alla sua quarantesima edizione. A Genova, nello specifico, Vivicittà ha preso il via nel marzo 2012, dodici anni fa.
Nel seguire un suo percorso di calendarizzazione nazionale, l’iniziativa ha preso vita all’interno della casa circondariale di Marassi, alla presenza della Direttrice Tullia Ardito che ha assistito a tutta la manifestazione, consegnando i premi finali a tutti i partecipanti e ringraziando per la preziosa collaborazione Stefano Ferrando. “Vivicittà è una iniziativa che già facciamo da tanti anni, crediamo a queste manifestazioni e tutti gli anni vi partecipiamo perché i valori dello sport sono importanti in un luogo come il carcere – spiega la Direttrice Tullia Ardito - Si tratta di detenuti che fanno un percorso trattamentale che permetta loro di fare questo giro, anche se in piccola parte, fuori dall’istituto”.
Al fianco della corsa podistica, iniziata alle ore 15, durata poco meno di mezz’ora e vinta dal corridore Moussa T., si è svolto anche un torneo di calcio all’interno della casa circondariale di Marassi. Fischio d’inizio alle ore 14. In campo è andato in scena un quadrangolare al quale hanno preso parte due squadre composte da detenuti della casa circondariale, una della polizia penitenziaria e un’ultima della CDM Futsal, vincitrice del torneo, svoltosi all’insegna dell’agonismo e della sportività. Oltre che del proprio staff, per lo svolgimento del quadrangolare UISP si è avvalsa della preziosa collaborazione dell’associazione CDM Futsal, che all'interno della casa circondariale svolge un corso di Futsal da settembre scorso.
A celebrare questa giornata all’insegna dello sport inclusivo e social anche il Presidente del Comitato UISP Liguria, Tommaso Bisio. “Anche quest’anno abbiamo portato a casa una bella manifestazione” – ha dichiarato Bisio – “Tanti partecipanti e buona condivisione col personale dipendente della casa circondariale e con la direzione. I podisti dall’esterno hanno mostrato la consueta disponibilità e condivideranno anche a casa le positive sensazioni di questa giornata. Torniamo tutti arricchiti da questa giornata, che arriva al termine di un anno di attività all’interno delle case circondariali della Liguria”. A fargli eco Mariano Passeri, tra i coordinatori di Vivicittà interni a UISP. “Questa manifestazione ci vede protagonisti da tanti anni. Siamo molto soddisfatti perché non era semplice recuperare quelle sinergie, anche con le istituzioni, per andare avanti con queste attività. La nostra è una missione, quella di portare lo sport all’interno della casa circondariale di Marassi, e lo facciamo anche durante l’anno con tante altre attività”.
Preziose anche le testimonianze di alcuni dei detenuti (Samuele R. e Moussa T.) che hanno partecipato alla gara podistica. “È stata una iniziativa divertente. Siamo contenti di essere stati qui, per fortuna sono arrivato primo. Per me era la prima volta” – dichiara Moussa, 35 anni, una scheggia sul percorso che si è dipanato per metà del suo tragitto fuori dalle mura della casa circondariale di Marassi. “È andata bene, ogni anno il carcere di Marassi ci dà la possibilità di partecipare. Vuol dire che siamo in una buonissima posizione per presentarci un domani alla libertà. Non è un’occasione che abbiamo tutti e, quando arriva, la accettiamo nella miglior maniera possibile” spiega poi Samuele, che sul podio occuperà il terzo gradino del podio.
L’evento Vivicittà Porte Aperte è stato organizzato non solo grazie alla disponibilità di molti associati UISP, tra podisti e staff, ma anche grazie alla collaborazione della Direzione, del personale del carcere di Marassi e della Polpen.