Si sono sfidati nella scalata dei grattacieli del centro di Genova, davanti agli occhi spalancati di centinaia di persone. Si chiama Freemind Genova 2009, la tappa ligure dello "Street boulder Contest", particolarissima disciplina sportiva-sociale che vede in questi giorni confrontarsi 255 appassionati. L'evento, ai Giardini Baltimora, promosso nell'ambito della Festa dello sport e del progetto Uisp Strada Facendo dall'associazione Calasanzio, è cominciato ieri sera e continua oggi dalle 14 fino a sera tra musica, parkour, esibizioni e premiazioni.
I pionieri dello "Street boulder" hanno cominciato quasi per caso a Milano: arrampicatori per passione, volevano unire la necessità di tenersi in allenamento (anche quando le palestre sono chiuse) con il desiderio di attrarre l'attenzione sulle zone più degradate dei centri cittadini. L'anno scorso hanno invaso il centro storico (nella zona dei Trogoli di Santa Brigida), quest'anno sono riusciti a rendere vivi per almeno due giorni (con gazebo e musica) una delle mete preferite dei malati di tossicodipendenza.
Loro, gli street boulder, cercano i «muri scalabili della città» e si arrampicano per «vivere in verticale la città». Scegliendo sempre gli spicchi di città più dimenticati: il movimento si sviluppa attraverso il web, con appelli e appuntamenti.