30 Giugno 2024 ore 23:00, Campo Boe del Porto di Levante di Vulcano, riflessioni di Sergio.
Navigare a Vela in equipaggio: una palestra per operatori di pace.
Convivere in uno spazio ristretto, operare gomito a gomito, dividersi i compiti agendo nell'interesse di tutti, essere una comunità che condivide.
Il proverbiale "essere sulla stessa barca" richiede un atteggiamento, da parte di ciascuno dei membri di un equipaggio, di attenzione all'altro, di ascolto, di disponibilità.
Trovare una mediazione fra i propri bisogni e quelli dell'altro, accettare il modo di essere di ciascuno e rendersi accettabili. La capacità di convivere pacificamente esaltando le abilità di ciascuno e minimizzando le debolezze, le incapacità.
Questo costante esercizio orientato al bene comune attraverso delle buone pratiche è l'obbiettivo dei costruttori di pace.
Un costante quotidiano impegno a soffocare sul nascere ogni forma di conflitto, a trovare soluzioni accettabili da tutte le parti in causa.
Il rispetto dell'altro, la fraterna propensione all'altruismo, la giustizia sociale, il principio di eguaglianza fra tutti gli esseri umani, il rispetto per la casa comune, dalla barca all'intero pianeta e oltre.
E nelle pause della navigazione? Nei porti ancora un'occasione di incontro con altre realtà, altre culture, altri modi di essere, di pensare. Ancora un'occasione di incontro e mai di scontro, per allargare i propri orizzonti, apprendere, crescere.
Incontrarsi in pace, una pace che deve essere cercata, promossa, voluta, ed anche difesa con ogni mezzo. Guai a pensare di difendere la pace con la violenza, con la guerra. La guerra uccide, distrugge, le persone, le cose ma prima di tutto annienta la pace e tutti gli sforzi fatti per promuoverla.