Con le Ginnastiche Uisp tutti possono salire in pedana

La passione per lo sport non conosce barriere e l’Uisp si impegna per abbattere tutte quelle che possono limitare l’accesso alla propria pratica sportiva del cuore. Così accade anche con la ginnastica, che al suo interno prevede varie specialità e, ovviamente, tanti livelli di preparazione, di allenamento e di esperienza, ma nessun limite. “Ormai da diversi anni abbiamo chiesto a ogni settore di prevedere un programma specifico per l’attività adattata - spiega Paola Morara, responsabile nazionale Ginnastiche Uisp - i coordinatori delle varie specialità si sono rivolti a persone competenti in questo settore e hanno realizzato programmi semplici e condivisibili, che abbiamo messo a disposizione di tutti coloro che nell’Uisp, decidessero di provare”.

Infatti, sul sito delle Ginnastiche Uisp si possono visionare tutti i programmi elaborati ad oggi: acrogym, ritmica e ginnastica artistica femminile in carrozzina. Ciascuno di questi prevede vari livelli, adattabili alle diverse esigenze e volti a stimolare il miglioramento della tecnica anche attraverso l'utilizzo misto di elementi ed eventuali attrezzi. 

“La richiesta di approfondire questo ambito di attività c’è arrivata proprio dal territorio, dalle nostre società sportive, in cui cominciava ad aumentare la partecipazione di ragazze e ragazzi con diverse abilità - prosegue Morara - abbiamo quindi colto la palla al balzo per migliorare la preparazione di tutti sull’argomento e dal prossimo anno prevediamo anche di far partire un corso per tecnici on line, specifico su questo argomento. Intanto, la partecipazione cresce e questo non può che farci piacere. Il nostro obiettivo è coinvolgere sempre più anche ragazzi e adulti con disabilità. Nei nostri programmi non ci sono elementi tecnici impegnativi, ci sono delle indicazioni generiche, perchè ogni traguardo è importante. L’unica cosa importante è agevolare la partecipazione e far sentire a tutti e tutte che stanno svolgendo un percorso e che possono essere soddisfatti del loro lavoro”.

A giugno 2024 c’è stata già la partecipazione di una ragazza con grave disabilità al Campionato nazionale Uisp di ginnastica ritmica, Giorgia della rappresentativa lombarda Special Rythmycs. Giorgia non può camminare e muoversi in autonomia senza il sostegno di una struttura artificiale con rotelle, ma dopo un anno di allenamento con la sua squadra, a giugno, è partita alla volta di Zola Pedrosa (Bo) e ha avuto l'occasione di vivere la trasferta assieme alle compagne, condividendo i momenti “di sport” ma anche quelli extra sportivi che caratterizzano questo tipo di attività.

Sabato 16 novembre si è svolto il primo appuntamento di "Ginnastica Uispiù", a Sant’Eusebio, Genova, a cui hanno partecipato i primi due atleti provenienti dalla Valbisagno. Si tratta del primo passo di un percorso che nel 2025 vivrà altre tappe, con l'obiettivo di dare vita ad un percorso in cui non contino le abilità del singolo, ma l’importanza di praticare sport nel segno dell’inclusione. Grazie ai programmi differenziati e integrati che consentono a tutti gli atleti di frequentare regolarmente gli allenamenti e le gare previste con la squadra d'appartenenza, già a gennaio 2025 il Comitato Uisp di Genova punta ad aumentare il numero di atleti e atlete che prendano parte al percorso Uispiù, anche nell’ottica di inserirli nella seconda fase della stagione e nelle gare di acrobatica. Tra gli atleti sin qui coinvolti c’era chi già aveva una conoscenza del mondo della palestra e chi non ancora, ma si è adattato in fretta. 

“Riscontrare la soddisfazione di questi giovani atleti ed atlete è sempre molto emozionante - conclude Morara - Ho partecipato a diversi eventi e premiazioni e ogni volta è una vera e propria festa. Per noi è una gioia accoglierli, dare loro la possibilità di farsi vedere e allo stesso tempo vedere riconosciuto il proprio impegno. Quindi per il futuro ci auguriamo di vedere crescere sempre più i numeri di questa specialità, noi siamo pronti con i nostri tecnici sul territorio ad accogliere tutti e tutte”. (Elena Fiorani)