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Ecco gli ingredienti del successo del progetto “Sport Civico”

Mauro Rozzi, del comitato scientifico di progetto, ha riassunto i punti di forza delle iniziative realizzate nelle sette città coinvolte

 

Martedì 11 giugno si è svolto a Roma il convegno internazionale sulla rigenerazione urbana e lo sport organizzato dall’Uisp, al fine di presentare i risultati del progetto “Sport civico: mainstreaming di sport nei processi di pianificazione e di generazione urbana”, sostenuto dal Dipartimento per lo sport. 

Mauro Rozzi, membro del comitato scientifico del progetto, nel suo intervento, ha messo in luce gli obiettivi del progetto e i risultati raggiunti nelle sette realtà urbane coinvolte. La promozione di interventi basati sul mainstreaming di sport nella rigenerazione urbana e la valorizzazione dello sport come catalizzatore della transizione urbana, sono stati il cuore del progetto, ha detto Rozzi, “in una strategia di lungo termine, di confronto con gli attori della pubblica amministrazione per l'attuazione dei programmi Uisp”.

600.000 euro di contributi  della Presidenza del Consiglio dei Ministri, 15 mesi di tempo, workshop sulle tematiche dell’associazionismo sportivo, confronto tra scuole pubbliche e pubblica amministrazione: ecco gli elementi messi in campo per il raggiungimento degli obiettivi di progetto.

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Basato su un asse istituzionale volto ad attivare forme di co-sviluppo e di co-progettazione tra i comitati Uisp e altre realtà del territorio, il progetto “Sport Civico” ha reso lo sport coerente con i processi di rigenerazione urbana, per mezzo di iniziative pilota orientate a diffondere la consapevolezza sull’interconnessione tra le attività motorie e il loro sviluppo nei vari contesti ambientali e sociali urbani. In tal modo, si è resa possibile una partecipazione civica che è stata in grado di coinvolgere cittadini di diverse fasce di età, in particolare studenti e studentesse, che hanno ideato scelte e azioni, poi gratificate con punteggi tradotti in voucher per usufruire di attività sportiva gratuita.

Le sette realtà coinvolte, Torino, Veggiano (Pd), Reggio Emilia, Prato, Roma, Taranto, Matera, hanno realizzato con entusiasmo interventi di socializzazione e ampliamento delle conoscenze; si sono relazionate con le istituzioni pubbliche e le strutture scolastiche nell'arco dei 15 mesi previsti per la programmazione e l'attuazione del progetto e hanno ottenuto successo nell'attivazione di una rete di stakeholders e nell'uso dello strumento del mainstreaming di sport, interessando circa 2100 persone alle azioni pilota svoltesi sul territorio e offrendo più di 3880 ore di attività fisica, di cui 257 attraverso i premi voucher.

Nello specifico, Matera ha coinvolto l'amministrazione comunale della città, oltre l'istituto comprensivo “Bramante” e i cittadini del quartiere “Piazza degli Olmi”, per la riqualificazione di tali spazi, nei quali garantire la pratica di diverse attività sportive. 

Nel parco di “Noce Nero”, a Reggio Emilia, gli studenti dei due istituti comprensivi interni hanno animato il quartiere con attività intergenerazionali e avviato l'installazione di un nuovo impianto sportivo, adibito alla pratica del calisthenics.

A Taranto, nel parco Jannelli, si sono organizzati laboratori scolastici sul bene comune e sulla sostenibilità ambientale, anche attraverso la promozione di attività ludico-sportive che hanno coinvolto adolescenti, adulti e 20 ragazzi con disabilità psichiatrica.

Nel comune di Veggiano, in provincia di Padova, si è realizzato un laboratorio di arte urbana per adolescenti, volto alla diffusione di una nuova cultura sportiva; mentre, a Prato, presso il quartiere “Fontanelle”, si è lavorato sulla riorganizzazione del giardino della scuola secondaria “Marcocci” e sulla costruzione di un playground da utilizzare per lo svolgimento di attività scolastiche ed extrascolastiche.

A Torino, gli studenti di quattro diversi istituti scolastici, hanno lavorato alla gestione di un orto urbano e di attività di parkour e skateboard, in occasione dell'evento sportivo “Run for future”.

Nella sede della Riserva Naturale della Valle dell’Aniene, a Roma, ultima realtà urbana coinvolta, si è dato avvio alla riqualificazione urbana dell’area, anche grazie alla promozione di attività sportive, quali il plogging, l’orienteering e il mini-volley.

"Nonostante alcune difficoltà relative alla concessione di autorizzazioni e permessi dalle pubbliche amministrazioni - ha concluso Rozzi - il progetto si è rivelato un successo nel rapporto con gli istituti scolastici, nell’entusiasmo dei Comitati territoriali Uisp e nella gratitudine di coloro che ora hanno possibilità di fruire di tali spazi urbani". (A cura di Virginia Scarangella e Elena Fiorani)

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