Si è concluso il Campionato nazionale Giochi Uisp di tiro con l’arco storico alla targa, svoltosi il 27 e 28 agosto a Santarcangelo di Romagna in provincia di Rimini, organizzato dal Comitato territoriale Uisp di Rimini e dalla Compagnia Mont Jovis di Santarcangelo, Asd che porta avanti un progetto sia sportivo che performativo, organizzando anche eventi di rievocazione storica. Buona la partecipazione, con 80 atleti e atlete qualificati, in linea con la scorsa edizione, tenutasi a Pescia, in provincia di Pistoia. Quattro le categorie tecniche in gara, suddivise in maschile e femminile, ad eccezione di giovani (fino a 13 anni) e junior (fino a 17 anni) per cui è prevista una categoria unica: arco antico, arco storico, foggia con finestra, foggia senza finestra.
Quella dell’arco storico è una disciplina del tutto particolare, a cavallo tra passato e presente, che l'Uisp interpreta al di là del mero aspetto coreografico. “Proponiamo una formazione degli arcieri orientata alle virtù dell’arciere antico, che non si limitavano esclusivamente alla precisione, premiando la velocità, la destrezza e la potenza del tiro. Tutte caratteristiche difficili ma allo stesso tempo spettacolari desunte da antichi trattati ed iconografie”, racconta Sara Iacopini, responsabile nazionale Uisp del settore tiro con l’arco per il Settore di Attività Giochi, presente alla manifestazione anche in qualità di giudice di gara. La ricerca dei valori va pertanto di pari passo con la passione storica. Infatti, in concomitanza con la gara, si è anche svolta una conferenza dedicata alla storia dell’arco medievale tenuta dagli esperti del settore Giochi Uisp. Lo studio appassionato è dunque fondamentale, specialmente per chi si dedica all’arco antico, dove sono i dettagli a fare la differenza: “In quel caso si fa una ricerca approfondita sulla figura dell’arciere in un determinato periodo storico e la si mette in mostra: ci vuole una vera passione, ma non si è soli, come formatori Uisp forniamo supporto a chi si cimenta in questa prova”m sottolinea Iacopini.
La rassegna è stata anche l’occasione di un incontro fra sport e cittadinanza, reso possibile dall’impegno del Comune di Santarcangelo che con l'Ufficio Servizi Scolastici e Sport, l'Ispettorato di Polizia Locale e la Pro Loco ha supportato l'organizzazione della manifestazione: “Li ringraziamo per l’impegno profuso, che ci ha consentito l’uso di spazi urbani suggestivi e perfettamente consoni allo scopo della gara”, sottolinea Iacopini. Seguiti da più di quaranta accompagnatori, infatti, gli arcieri hanno popolato le antiche strade del paese, in un connubio speciale tra antico e moderno, che ha destato curiosità tra abitanti e villeggianti. Un’atmosfera a cui ha fortemente contribuito la dedizione dei partecipanti, arrivati principalmente da Emilia Romagna, Toscana e Lazio: “Una forte compagine di arcieri storici toscani, appartenenti al circuito “Sagitta Toscana”, ha sostenuto l’evento creando il giusto sapore con un amichevole campanilismo regionale”, ricorda divertita Iacopini, riservando in questo senso una menzione speciale per il gruppo di rievocazione cesenate degli Arcieri di San Sebastiano, che ha perfino allestito un accampamento medievale vicino al punto di partenza della gara. (Lorenzo Boffa)