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Il film sui Liberi Nantes. Parla il regista Castellani

Francesco Castellani arriva ai Liberi Nantes non per caso. Il suo interesse non è il prodotto di una passione estemporanea, né tantomeno di un’operazione ‘scaltra’ mossa più dal fiuto per il marketing, che dalla genuina volontà di raccontare una bella storia con al centro lo sport nella sua accezione più nobile. L’autore di Black star, nati sotto una stella nera (guarda il trailer), film liberamente ispirato alla vicenda dei Liberi Nantes, squadra di calcio interamente formata da ragazzi vittime di migrazione forzata, da tempo prova a raccontare il calcio da punti di vista anomali. Il suo Locating little wing, documentario premiato nel 2006 all’Ischia film Festival, racconta i giovani calciatori ghanesi e il miraggio del calcio business europeo. “C’è una coincidenza significativa - ci dice – i paesi dell’Africa occidentale sono quelli che più di tutti esportano calciatori in Europa. Sono gli stessi che più di tutti esportavano schiavi…”

Nel 2007 l’incontro con i Liberi Nantes: “E’ stato un segno del destino. Nella loro esperienza ho ritrovato tutto quello che stimolava il mio interesse, con l’ulteriore particolarità di una realtà che si occupa anche di rifugiati, ovvero una situazione ancora più complessa dal punto di vista dei fenomeni migratori”. Castellani si appassiona a questi ragazzi, al loro campo polveroso, al messaggio che (letteralmente) incarnano e nel 2009 realizza il documentario Liberi Nantes Football Club. Il passaggio al cinema “di finzione” era quasi obbligato per una storia così forte e singolare. Black star verrà presentato domani, sabato 17 novembre, al Festival del Cinema di Roma.

“Raccontare questi fenomeni dal punto di vista dello sport credo sia una prospettiva interessante, perché lo sport è un terreno sul quale possono facilmente ‘sciogliersi dei nodi’. E poi il gioco: occupare un campo per giocare è un modo per giocarsi la propria vita, trovare il proprio ruolo”. Castellani anticipa così un momento chiave del plot: i ragazzi della Liberi Nantes, dopo aver ottenuto in gestione un campo di calcio si trovano a doversi scontrare con un comitato cittadino che non tollera la loro presenza. Per far valere i loro diritti dovranno occupare il campo per quattro giorni… Un vero e proprio atto di resistenza in un campo che nella realtà si chiama 25 Aprile.

“Nel film ci sono due squadre che si confrontano, una sono i Liberi Nantes, l’altra sono gli abitanti del quartiere. Si tratta di un espediente narrativo perché nella realtà i Liberi Nantes non hanno incontrato alcun tipo di ostilità nel quartiere di Pietralata. Ma è una soluzione che ho scelto per raccontare questa guerra tra poveri che rischiamo di vivere a mano a mano che la crisi si aggrava: uno scontro tra gruppi comunque marginali, i quali, ognuno a suo modo, sperimentano forme di disagio”.
Il paradosso di un campo di gioco che da luogo di incontro si trasforma in teatro di un conflitto sociale: “Si tratta di un modo per raccontare un atto di libertà: l’occupazione di un campo per il diritto al gioco rimanda alle altre forme di occupazione, come quelle per il diritto alla casa. L’occupazione come strategia per rivendicare qualcosa, in primis i diritti negati, è un fenomeno che abbiamo riscoperto negli ultimi anni. Basta pensare a tutto il movimento Occupy. Questo è un film che vuole stare nella contemporaneità”.
“Lo sport ha un valore sociale indiscusso, - conclude Francesco Castellani - innanzitutto perché è una vera e propria forma democratica di partecipazione reale. Teoricamente, a nessuno è negato il diritto di giocare. Tuttavia, non va mitizzato in sé, perché dipende sempre da come viene vissuto, ma sicuramente rientra tra gli aspetti più sani dell’indole umana”.

Martedi 20 novembre il programma Novanta Minuti (ore 17 su Raisport 1), presentato da Enrico Varriale e Simona Pruneschi, si occuperà del film e dell'esperienza dei Liberi Nantes. Interverranno in studio Koffi Gbonfoun, giocatore-attore, Francesco Castellani, regista del film e Gianluca Di Girolami, fondatore della squadra e dirigente Uisp Roma. (di Francesco Sellari)

Ascolta l'intervista a Francesco Castellani all'interno dell'edizione del 16 novembre del Giornale Radio Sociale (AUDIO)