La presidente Uisp Piemonte, Patrizia Alfano, ha ribadito l'appello al governo affinchè aiuti il mondo dello sport di base ad affrontare la crisi energetica, per scongiurare il rischio di chiusura degli impianti. Lo ha fatto durante il servizio della TGr Rai Piemonte andato in onda sabato 10 settembre, che documenta le difficoltà della piscina Comunale di Pinerolo, temporaneamente chiusa, a fronte dell'impossibilità di pagare le bollette di gas e luce, aumentate rispettivamente del 240% e del 60% rispetto al periodo pre-pandemico.
“Il Comune di Torino, insieme ad altri comuni, ha scritto al Governo rimarcando che ha bisogno di sostegno perché questi sono presidi sociali importanti - ha detto Alfano, in collegamento dalla piscina Torrazza di Torino, ricordando il valore sociale degli impianti che promuovono lo sport di base - Noi aggreghiamo moltissimi giovani che altrimenti sarebbero in strada, moltissimi anziani che si curano perché lo sport è prima di tutto salute, in particolare per gli anziani. Non dimentichiamo le attività rivolte alle persone con disabilità: durante la pandemia abbiamo ricevuto tantissime richieste da famiglie con persone con disabilità e non oso pensare a cosa succederebbe se chiudessimo di nuovo”.
Alcuni giorni fa, la presidente Uisp Piemonte era intervenuta su La Repubblica, ricordando che: “Abbiamo impianti che erano sani e che dopo la pandemia hanno chiuso con 80 mila euro di passivo, perchè una piscina costa anche da chiusa. Chi ha al suo interno attività agonistiche ha ricevuto ristori più o meno sostanziosi, altri impianti di periferia, destinati ai ragazzi e alle famiglie, non hanno avuto nulla".
Anche il presidente nazionale Uisp, Tiziano Pesce, ha espresso preoccupazione per la gravità della situazione, domandando interventi mirati da parte del Governo: “L’entusiasmo e la grande voglia di ripartire e praticare attività sportiva e fisica, che registriamo in questi giorni di settembre in tutto il Paese, si scontra con i sempre più difficili bilanci delle famiglie, con la sempre più pesante inflazione e con il caro bollette che colpisce duramente chi di gas, energia elettrica, gasolio da riscaldamento, è obbligato a farne un gran uso: le associazioni e le società sportive, gli enti di promozione, i circoli ricreativi, sono letteralmente allo stremo, a partire da chi gestisce, dopo gli enormi sacrifici patiti nel pieno dell’emergenza sanitaria, tra l’altro non ancora del tutto superata, spazi aggregativi, impianti sportivi, palestre e piscine .
In questi giorni molte e molti responsabili Uisp sono intervenuti per difendere lo sport sociale e di base dall’impatto della crisi energetica.
Mariassunta Abbagnara, presidente Uisp Pesaro-Urbino, ha rilasciato un'intervista al Corriere Adriatico, spiegando fino a che punto sia grave la situazione. Paolo Belluzzi, presidente di Ssd Dogali e Vera Tavoni, presidente Uisp Modena hanno raccontato al Resto del Carlino di Modena che: "La situazione è insostenibile da tempo, ma le cifre raggiunte dal rincaro dell’energia sono arrivate negli ultimi mesi a essere insostenibili". Anche Simone Pacciani, presidente Uisp Siena ha lanciato l'allarme sulla tenuta degli impianti natatori: “Se il gas aumenterà, come sembra, fino all'800% chiuderanno tutte le piscine”. Infine, Marisa Vagnetti, presidente del Comitato Uisp Arezzo ha dichiarato al Corriere di Arezzo che a rimetterci sarebbe proprio il movimento sportivo e sociale appena ripartito. (Lorenzo Boffa)