Per molti anni è stata la voce di Vivicittà, Massimo De Luca, insieme a Sandro Ciotti, tenne a battesimo il "via" in diretta su Radio 1 Rai. Gli studi allora erano in via del Babuino a Roma, e la sede dell'Uisp distava qualche centinaio di metri, via Carrara. Eravamo negli anni '80 e le sperimentazioni radiofoniche di Massimo De Luca, poi direttore di Rai Sport, fecero scuola. In questi giorni, curiosa coincidenza, ci ritroviamo a parlare di Vivicittà (che si corre il 2 aprile) e della nuova sperimentazione di De Luca: mixare sport, teatro e attualità politica. Come?
Il suo spettacolo Posso battere Kennedy a golf è un incrocio di quattro storie di sport e politica che il noto giornalista e altrettanto noto “carrellante” di golf, porterà in scena a Milano dal 26 al 28 aprile al Teatro Oscar (via Lattanzio). Già il titolo la dice lunga: sbaglia chi sostiene che sport e politica procedano su due binari paralleli. E sbaglia di grosso: sport e politica si incontrano spesso e volentieri.
Da uno dei tanti loro intrecci nacque quel “posso battere Kennedy a golf” attribuito a Fidel Castro pronunciato nel 1961 dopo il primo e unico giro di golf da lui mai giocato. Quel giorno, al Colinas de Villareal Golf Club, a L’Avana, il Lider Maximo, rientrando in clubhouse con Ernesto Che Guevara, disse di essere già pronto per sfidare l’allora emergente presidente americano.
“Sono storie di questo genere che racconterò a Milano – spiega Massimo De Luca a Golfando - Oltre che di Kennedy, parlerò di Hitler, di Francisco Franco e di Augusto Pinochet. Sarò da solo sul palcoscenico, vestito da golfista degli anni sessanta e con una sacca da golf d’epoca. Da Castro e Kennedy finirò a parlare delle Olimpiadi di Melbourne che seguirono di qualche tempo i fatti dell’Ungheria del 1956. L’idea mi è venuta durante la trasmissione Dribbling quando l’attualità mi consentiva di aprire delle finestre nella mia rubrica Salto in altro. Fondamentale è stato anche Quasi gol, il mio spettacolo teatrale precedente dedicato a Nicolò Carosio”.
Per ogni intreccio tra politica e sport il giornalista ha un cilindro pieno di storie e curiosità. Alzi la mano, ad esempio, chi conosce vita, morte e miracoli del più forte tennista tedesco prima di Boris Becker. De Luca anticipa Google e anticipa che parlerà anche di “Gottfried von Cramm che negli anni trenta ha giocato tre finali di Wimbledon e vinto gli Internazionali di Francia. E’ stato il numero tre del ranking mondiale. Poi è arrivata la seconda guerra mondiale e…”.
Posso battere Kennedy a golf ha quindi tutte le carte in regola per risvegliare quella voglia di sapere e di conoscenza spesso seppellita da tonnellate usa e getta di tweet, post o tiktok.
Per ora lo spettacolo di Massimo De Luca è solo nel cartellone del Teatro Oscar di Milano. Ma le premesse per vederlo sotto un bel cielo stellato nell’estate della Ryder Cup in Italia ci sono tutte. E chissà se sotto quel cielo stellato De Luca non possa raccontare Kennedy e dintorni in uno dei tanti circoli italiani che di storia ne hanno da vendere. (Fonte: Golfando.it)