Nazionale

Occhio al pallino: con l'Uisp bocce e biliardo per persone con disabilità

Il 10 giugno a Roma l'open day di boccette aperto a tutti, mentre la squadra del Vharese ha partecipato ai Campionati nazionali di bocce paralimpiche

 

Persone ipovedenti che giocano a biliardo? Con l'Uisp si può! Sabato 10 giugno a Roma, presso la sala MBM in  via Nino Bixio 89, dalle 14 alle 17 si terrà “Occhio al pallino”, l’open day per persone ipovedenti dedicato al biliardo specialità boccette. L’evento è organizzato dall’A.S.D. Roma 2000 Sport Disabili Visivi e l'Uisp Settore Attività Giochi Settore Biliardo Nazionale ed è aperto a tutti.

L’iniziativa nasce qualche anno fa, quando si intrecciano i percorsi di Roberto Dell’Aquila, uno degli organizzatori dell'evento, Roberto Remoli, presidente A.S.D. Roma 2000 Sport Disabili Visivi, e Vanni Bertacchini, responsabile nazionale Uisp Biliardo.

Dell’Aquila, attraverso la sua professione di operatore sanitario e le sue esperienze con persone con disabilità, ha intercettato tempo fa diverse persone in carrozzina che volevano giocare a biliardo e con l’aiuto di Luca Pancalli, presidente del Comitato Italiano Paralimpico, e della Fibis è riuscito a far partire i Campionati di biliardo in carrozzina tra il 2019 e il 2020, prima nel Lazio e poi in tutta Italia. “Due estati fa – commenta Roberto – ho portato una persona ipovedente a giocare a biliardo ma, dopo le difficoltà avute con la stecca, abbiamo iniziato a giocare con le mani, forti del fatto che in Italia esiste la specialità boccette. Da allora continuiamo a giocare frequentemente e da lì mi sono reso conto che anche le persone ipovedenti possono giocare a biliardo”.

Dell’Aquila si mette subito in contatto con Remoli, presidente dell’A.S.D. Roma 2000 Sport Disabili Visivi operante sul territorio di Roma che segue l’handicap visivo dal 1997. “Il gioco delle boccette organizzato dalla Uisp per noi è stato miracoloso perché loro giocano con i tavoli con le buche, mentre nelle sale classiche in genere si gioca senza buche. Abbiamo contattato – prosegue Roberto Dell’Aquila – la Uisp Settore Attività Giochi Settore Biliardo Nazionale parlando con il responsabile Vanni Bertacchini ed è nato tutto quanto. Abbiamo trovato, vicino alla metro Manzoni, la sala MBM con questi tavoli particolari e i gestori si sono messi a disposizione. Si è iniziato così a giocare, da settembre, in maniera sperimentale riscontrando un grande successo con i partecipanti che si sono appassionati immediatamente. Un particolare ringraziamento va a Vanni perché, grazie all’aiuto della Uisp Nazionale, ha trovato il modo di venire due volte al mese per allenare il primo gruppo di giocatori composto da una decina di ragazzi ipovedenti”.

Visto l’interessante riscontro avuto inizialmente, si è deciso di organizzare l’Open day in vista della prossima stagione, e si è raccolto fin da subito un buon numero di persone interessate a partecipare. La giornata vedrà i ragazzi coinvolti dalle 14 alle 17 in 4 tavoli da biliardo in situazioni di 2 vs 2 con un tutor pronto a seguirli e a dare una mano a chi non ha mai giocato a biliardo. “Il nostro intento – spiega Roberto Remoli – è quello di far condividere il tavolo mettendolo a disposizione di nuovi utenti con il tutor Vanni Bertacchini, che coprirà il ruolo di supervisor illustrando le tecniche tavolo per tavolo. Anche i ragazzi che hanno iniziato a settembre questa attività faranno i tutor. Possiamo dire che i nuovi partecipanti verranno affiancati dai vecchi. L’ipovisione è un mondo a sé e questo tipo di confronto servirà al singolo per crescere dal punto di vista sportivo. Per il disabile che si avvicina, il tutor è un ottimo punto di riferimento. Per il vedente che si avvicina, avere un tutor ipovedente è importante perché sarà un’inclusione al contrario”. L’obiettivo dell’Open day è affermare questo paradigma e mostrare con forza che le abilità di un ipovedente permettono di arrivare a un’inclusione al contrario dove il vedente viene inserito in un gruppo e istruito dall’ipovedente.

Il primo step del progetto “Occhio al pallino” sarà quindi rivolto alle persone ipovedenti, ma l’intento finale è quello di trovare una metodologia che possa arrivare a essere praticata anche dai ciechi assoluti adattando alcuni aspetti. “Il biliardo specialità boccette ha un carattere inclusivo – prosegue Remoli –  perchè l’ipovedente condivide in pieno il gioco del vedente. I primi destinatari sono gli ipovedenti ma apriamo la giornata ad amici e parenti dei partecipanti pronti a mettersi alla prova con una specialità diversa che al momento nel Lazio è poco praticata”.

Fondamentale il ruolo della Uisp Settore Attività Giochi Settore Biliardo Nazionale: “Venire a Roma due volte al mese per allenare i ragazzi è un piccolo sacrificio – commenta Dell’Aquila – ripagato però pienamente dall’entusiasmo dei partecipanti. L’A.S.D. Roma 2000 Sport Disabili Visivi è stata altrettanto importante perché sarebbe stato molto più complicato trovare, senza il loro aiuto, questi primi ragazzi che hanno preso parte fin dall’inizio al progetto. In definitiva, si è creata una grande sinergia che ha dato risultati e l’idea è quella di consegnare questa specialità a bambini e adulti, indipendentemente dal fatto che abbiano disabilità, per cercare di aumentare la cultura dell’inclusione”.

“Quando abbiamo deciso di proporre questo progetto – conclude Remoli – abbiamo subito pensato alla Uisp. Il nostro rapporto nasce da lontano, nel 1985 per essere precisi, e condividiamo la stessa modalità di interpretare lo sport per tutti e questo ci dà una grande fiducia”.

 

Ma il biliardo non è l'unica specialità praticata da persone con disabilità che vede l'Uisp protagonista: nei giorni scorsi la squadra del Vharese, affiliata Uisp, ha preso parte a Roma alle finali del Campionato Italiano di Società e Bocce paralimpiche DIR. I risultati sono stati un po' deludenti ma l'entusiasmo e la gioia di partecipare non sono mancati: "Sicuramente l’emozione ha giocato un brutto scherzo ai nostri, così come il non essere abituati a giocare a così alti livelli avendo di fronte avversari di questo tipo – dice il consigliere della società Alberto Galli – Ma come dice il punteggio non è stata una debacle anzi. Entrambe le gare giocate ad altissimo livello e solo per pochissimi centimetri i nostri magnifici 4 non sono riusciti ad aggiudicarsi il passaggio del turno".
"Dobbiamo alzarci tutti in piedi, braccia in alto e applaudire questi meravigliosi atleti che anche a Roma hanno portato lo spirito del Vharese – conclude Galli – Complimenti a tutti per come hanno interpretato le gare e per l’unità e la serietà di tutto il gruppo". (Fonte: Sergio Pannocchia, redazione Uisp Roma e VareseNews)

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