Sabato 26 marzo, un sole primaverile ha accompagnato i partecipanti alla discesa in rafting sul fiume Aniene promossa dall'Uisp Roma in collaborazione con l’Area acquaviva Uisp e l’associazione Canoa Kayak Roma Assex. La navigazione ha interessato il tratto urbano del fiume, dal ponte di Tor Cervara alla confluenza con il Tevere. 14 i partecipanti in rappresentanza di varie associazioni interessate alla tutela del fiume Aniene, Insieme per l’Aniene, Scout Nautici dell’Agesci. All’imbarco, il responsabile del settore Ambiente Uisp, Santino Cannavò, ed il presidente dell'Area acquaviva, Gian Piero Russo, hanno sottolineato il collegamento ideale con la concomitante manifestazione in piazza S. Giovanni a sostegno delle campagne contro il nucleare e per l’acqua pubblica, in difesa del bene comune, dei diritti e della democrazia. L’evento ha voluto rappresentare una riproposizione del tema dell’acqua inteso non solo come risorsa da approvvigionare ai bisogni dell’uomo, ma come elemento fondamentale della natura: l’acqua è anche fiume, organismo complesso, bene comune anch’esso da tutelare e recuperare al consapevole patrimonio delle comunità riparie.
Nel corso della discesa sono state monitorate le condizioni ambientali del fiume: gli studenti dell’Istituto Superiore “Piazza della Resistenza” di Monterotondo (Rm), sotto l’attenta guida del professor Sergio Barbadoro hanno effettuato una serie di rilevazioni per analizzare il livello di inquinamento delle acque; la società Ecorisorse ha individuato e censito numerose immissioni inquinanti. I risultati del monitoraggio saranno illustrati nel corso del IV Forum Tematico sull’Aniene previsto per il prossimo maggio a Castelmadama. Da anni l'Area acquaviva dell'Uisp Roma, in collaborazione con numerose associazioni aderenti al Comitato per l’Aniene, è impegnata nel promuovere la fruizione sportiva, la conoscenza e la sensibilizzazione per la tutela ambiente fluviali. L’Aniene, secondo fiume di Roma, offre scenari paesaggistici straordinari, pur in presenza di un elevato inquinamento causato da scarichi industriali e urbani. Navigando sull’alveo del fiume si osservano paesaggi inattesi di una natura rigogliosa e vitale, alternati a scorci di pesante degrado ed abbandono, fabbriche abbandonate, rifiuti trasportati dall'acqua e baracche disseminate sul percorso.
L'obiettivo dell’iniziativa era anche questo, cogliere il fascino inesplorato del paesaggio fluviale a testimonianza di come lo sport possa rappresentare uno strumento concreto di riscatto di territorio oltre che occasione per nuove esperienze di cittadinanza attiva.
Per informazioni: acquaviva@uisp.it e ambiente@uisp.it