Nazionale

Uisp Catanzaro ribalta i ruoli e propone la Genitori Cup

Il torneo rivolto a mamme e papà punta a insegnare educazione e fairplay anche agli adulti. Parlano F. Cutruzzulà e T. De Santis

 

Un esperimento per mettersi nei panni degli altri e imparare a stare sugli spalti: questo l’obiettivo della Genitori Cup, promossa a Lamezia Terme dall'asd Sport Center Olimpia, affiliata Uisp, che il 31 gennaio ha dato il via al primo torneo dell'anno portando in campo i genitori.

La Genitori Cup è un’iniziativa dedicata interamente a mamme e papà, all'insegna dello sport, del benessere e della voglia di stare insieme. Il torneo è composto da squadre formate rigorosamente da genitori che sperimentano per una volta l'inversione dei ruoli: adulti in campo e i rispettivi figli a fare il tifo. Le partite si giocano presso i campi Mercuri e la Pigna di Lamezia Terme.

“I partecipanti sono cinquanta, tra mamme e papà - spiega Tiziana De Santis, consigliera Uisp Catanzaro - Le squadre sono cinque e le gare andranno avanti fino alla fine di marzo. Si affrontano in squadre miste, per genere ed età, con una regola in più: ogni squadra che mette in campo una mamma anche solo per 5 minuti, guadagna un punto in più. Praticamente, in caso di vittoria anziché 3 punti ne avrà 4, in caso di sconfitta anziché 0 punti ne porterà a casa 1”. 

Le reazioni sono molto positive: “Giocando, nei genitori riaffiora quell'io bambino che tutti possediamo anche se a volte resta sopito dentro. Con questa proposta lo risvegliamo, lo facciamo agire, non solo per vivere momenti di gioco ma anche per affrontare con più leggerezza la vita di ogni giorno”.

L’obiettivo del torneo è coinvolgere i genitori in un’attività motoria socializzante, rimettendoli in movimento ma anche ricordando loro cosa vuol dire essere in campo e avere un pubblico attento a guardarti: “Di norma i genitori guardano i bambini giocare da dietro la rete - aggiunge Franco Cutruzzulà, presidente Uisp Catanzaro - troppo spesso sentiamo di episodi in cui i genitori assumono toni scorretti e poco educativi nei confronti degli avversari o degli ufficiali di gara, noi invertiamo i ruoli e li mettiamo in gioco per far prendere coscienza delle loro responsabilità. Il nostro auspicio è che sia educativo anche per i più grandi. Inoltre, mettiamo in moto i genitori, che spesso fungono da semplici accompagnatori senza partecipare attivamente alle iniziative, così li aiutiamo a contrastare la sedentarietà”.