Comitato Regionale

Sardegna

Centri Estivi Multisport Uisp

Confronto sulle prospettive future. Giovedì 19 gennaio si è tenuto un seminario on line per affrontare i nuovi scenari educativi. Interviene Loredana Barra.

 

Giovedì 19 gennaio si è svolto, on line, il seminario di approfondimento "Prospettive future per i Centri Estivi Multisport, migliorare l’organizzazione interna per affrontare i nuovi scenari educativi", organizzato dalle Politiche educative e inclusione Uisp . L’incontro ha avuto l'obiettivo di attivare un tavolo di lavoro permanente per affrontare i cambiamenti in atto nella nostra società, che negli ultimi anni, tra pandemia e guerra hanno causato gravi conseguenze sotto l'aspetto motorio, cognitivo e affettivo per le giovani generazioni.  L’Uisp svolge un lavoro importante in questo senso attivando servizi educativi e sportivi di conciliazione  dedicati ai minorenni, in particolare durante il periodo estivo in cui tutti i nostri territoriali sono impegnati in modo capillare e diffuso. Martedì 13 dicembre si era tenuto l'incontro nazionale in cui erano state approfondite le caratteristiche dei Centri estivi multisport Uisp 2022, con la partecipazione dei partner Uisp Marsh e Alce Nero. In quella occasione sono stati presentati anche i numeri delle iniziative messe in campo dall’Uisp nell’estate 2022: 260 Centri Estivi Multisport Uisp attivati; 23122 minorenni coinvolti; 19 regioni e  68 province coinvolte.

“Il valore dei centri Estivi Multisport è il tempo - ha detto in apertura Loredana Barra, responsabile Politiche educative e inclusione Uisp - perchè l’estate è un tempo magico per i bambini, che serve a sistematizzare e “metabolizzare” tutto ciò che hanno appreso durante l’anno;  ed è proprio in questo tempo che i bambini e le bambine compiono un meraviglioso salto evolutivo che si palesa  in maniera evidente a settembre. Noi abbiamo un’ opportunità per incidere sulle nuove generazioni, perché ogni estate coinvolgiamo migliaia di bambini in tutta Italia”.

“Il seminario è nato dalla  necessità di un confronto sulle cose belle che succedono nei territori - commenta Barra - al fine di co-costruire buone pratiche di confronto e di scambio che possano aiutarci a mettere in atto strategie per superare le criticità, in un dialogo schietto e sincero, ma costruttivo. A questo momento di confronto hanno partecipato un centinaio tra coordinatori e coordinatrici, educatori ed educatrici che, quotidianamente rinnovano il loro incontro con bambine e bambini”. 

(A cura di Elena Fiorani: redazione nazionale)

 

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