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Centri Estivi Multisport Uisp: i numeri e le indicazioni per il 2023

Si è tenuto martedì 13 dicembre l'incontro nazionale, cui hanno preso parte anche i partner Uisp Marsh e Alce Nero. Ecco il resoconto degli interventi

 

Approfondire le caratteristiche dei Centri estivi multisport Uisp della scorsa stagione, per migliorarne la qualità e rendere l’offerta Uisp sul territorio sempre più aggiornata e in linea con i bisogni di bambini/e, ragazzi/e e delle loro famiglie.  Questo è stato l’obiettivo dell’incontro nazionale on line che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 13 dicembre, al quale hanno partecipato decine di dirigenti ed operatori Uisp del territorio. In apertura, Tiziano Pesce, presidente nazionale Uisp, ha sottolineato che l’incontro rappresenta “un’importante occasione di analisi e di confronto su un’area di attività nella quale l’Uisp è da sempre impegnata, quale punto di riferimento socio-educativo per tantissime comunità, per dare opportunità di gioco e socializzazione a tanti bambini, bambine e adolescenti”.

“La restituzione e la lettura dei questionari di monitoraggio relativi all’andamento dei Centri estivi multisport, svolti su tutto il territorio nazionale nell'estate 2022, rappresenta una buona pratica e un appuntamento fondamentale per valutare l'impatto di questa attività che ricopre un ruolo strategico nella nostra mission associativa”. 

“I dati evidenziano una crescita nelle nostre attività estive e quanto queste siano strategiche all’interno delle proposte sportive e ricreative dei nostri Comitati. Tutto questo, come sappiamo, in una fase postpandemica ancora tremendamente complicata. Crescono emergenze, disuguaglianze e divari territoriali, non solo tra Nord e Sud del nostro Paese, ma anche tra centri e periferie. Nel caso dei minorenni è preoccupante la crescita della povertà educativa”. 

“La recentissima indagine di Openpolis – ha proseguito Pesce - svolta per l’impresa sociale Con i bambini ci dice che per ¾ degli intervistati le disuguaglianze sono aumentate nell’ultimo biennio, le opportunità sono spesso per pochi. Cresce la convinzione che non spetti soltanto alla scuola il presidiare la crescita dei ragazzi. E’ un dato che non era così appena quattro anni fa. Influisce sicuramente anche il lavoro costante della nostra associazione e di altre come la nostra, che operano nel mondo del terzo settore. Ma, leggiamo proprio nell’indagine, questa consapevolezza sul ruolo della comunità educante è cresciuta dal 46% del 2019 all’85% odierno. I benefici delle attività extra scolastiche sono evidenti anche nelle risposte dei genitori: bambini e adolescenti socializzano e maturano senso di comunità per il 63%, spirito di gruppo per il 62%, sicurezza personale e autostima 58%, imparano a rispettare le regole 56%, acquisiscono interesse per le cose 51%, acquisiscono responsabilità personale 50%. Credo che sia importante riflettere su questi dati. Ritengo, inoltre, rilevante riflettere sulla policy di salvaguardia dei minorenni. Un percorso intrapreso con un’organizzazione del valore di Save the Children per un sistema continuo di aggiornamento della tutela di bambine, bambini e adolescenti da qualsiasi forma di abuso, maltrattamento o sfruttamento. L’impegno complessivo della nostra associazione è stato intercettato dalle istituzioni che ci ha coinvolto, con il lavoro e l’impegno di Loredana Barra, responsabile Uisp per le politiche Educative e l’Inclusione, nei lavori del tavolo tecnico per la costruzione e la promozione di una policy per la tutela dei minorenni nello sport, promosso dall’autorità di Governo in materia di sport, poi nella campagna “Battiamo il silenzio”, che ha portato nell’ultimo periodo alla redazione del Vademecum sulla tutela dei diritti dei minorenni nello sport, messo a disposizione di tecnici e dirigenti in ambito sportivo dal Dipartimento per lo sport della presidenza del Consiglio dei ministri, insieme all’autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza e alla scuola dello sport di Sport e Salute. Anche tutto questo rappresenta un ulteriore riconoscimento e bollino di qualità per la nostra attività con i minorenni, che va riconosciuto al lavoro di tutta la nostra associazione sui territori”.

Loredana Barra, responsabile politiche Educative e l’Inclusione, ha sottolineato: “Questi incontri sono importanti per valutare l’impatto delle nostre attività sul contesto sociale e territoriale e per favorire lo scambio e il confronto con i nostri partner, come Alce Nero e Marsh, che hanno sostenuto la nostra organizzazione nelle attività dei Centri estivi multisport Uisp, su tematiche di grande valore per il terzo settore e per chi si occupa di infanzia e adolescenza. La salute, il benessere, la sicurezza, gli stili di vita sani e attivi sono stati rappresentati, infatti, nei nostri Centri come diritti fondamentali di tutti i bambini. Siamo consapevoli che i numeri non possono raccontare tutto, come le opportunità di crescita  che sono state date ai bambini e alle bambine che abbiamo intercettato. Non possono raccontarne i sorrisi. Non possono raccontare lo sforzo di Comitati più piccoli, delle asd e società sportive coinvolte, lo sforzo che hanno fatto per attivare i Centri, tutte le difficoltà di diversi territori italiani. Purtuttavia è importante basarsi anche sui numeri per avere indicazioni certe, per continuare a migliorare”.

“Il questionario di monitoraggio è stato inviato a tutti Comitati regionali e territoriali, hanno risposto in 79 Comitati. In generale emerge il grosso lavoro per la tutela dei minorenni, specialmente per le emergenze nascenti nel post pandemia. C’erano evidenti segnali di allerta sull’insorgenza tra i minori di disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa, la cui età di insorgenza è scesa fino a 8 anni. Abbiamo voluto fare squadra per raggiungere quei bambini che non avevano più voglia di muoversi, dove il loro gioco, il loro sport, la loro avventura, sembravano imprigionati nella simulazione virtuale ed elettronica alla quale la pandemia li aveva costretti. Abbiamo attivato 10 centri estivi in più rispetto al 2021. Abbiamo raggiunto 68 province contro le 58 dell’anno scorso. Questo ci parla dello sforzo dei territori, perché siamo andati a intercettare le periferie che più risentono della mancanza di servizi. Quando abbiamo iniziato il ragionamento sui Centri avevamo chiaro l’assordante silenzio che arrivava dalle fasce over 12 e 9-11, da quei minorenni che avevano avuto anche una dispersione scolastica pericolosa come conseguenza della pandemia. Aver costruito dei giochi che abbiano riacceso la loro motivazione a fare sport è una dato di grande orgoglio per tutta l’Uisp”.

“I bambini hanno diritto ad essere tutelati – conclude Loredana Barra - ciascuno ha diritto di avere opportunità educative e sportive a prescindere dal genere, dalla religione, dalla provenienza geografica e dalle abilità. I nostri Centri estivi multisport hanno al centro il valore dell’inclusività: alcuni valori, come spensieratezza, socialità, movimento, opportunità sono costanti punti di riferimento. Come lo sono l’attenzione alle differenze, anche psichiche e motorie, e l’attenzione ai minorenni con disabilità, che si rivelano essere differenti abilità da interpretare e accompagnare”.

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“Rilancio le parole chiave utilizzate da Tiziano Pesce e Loredana Barra: ‘facciamo squadra’ – ha detto Patrizia Minocchi, direttrice di S.E. Sport Europa-Marketing Uisp - L’altra parola è ‘gioco’, perchè abbiamo interiorizzato appieno il valore del gioco che trasferivamo sul territorio, un gioco non frutto solo della nostra creatività, ma condiviso con Marsh e Alce Nero. Non solo: è stato un divertente esercizio anche per noi rilanciare, trasferire, proiettare quei giochi che abbiamo conosciuto sul territorio, nati dalle buone pratiche che la storia della nostra associazione ci ha comunicato. Li abbiamo smontati, rimontati e riadatti alle nuove esigenze, immaginando nuovi giochi. Terza parola chiave che propongo è ‘numeri’ che, come è stato detto, hanno il loro peso. Noi e i nostri partner, Alce Nero e Marsh, siamo entrati in contatto con oltre 23mila bambine e bambini, che vuol dire 23mila famiglie, un numero incredibile di operatori, che hanno condiviso con tutta l’Uisp i valori che ne costituiscono il DNA: socialità, educazione, rispetto, divertimento, salute”. 

Valentina Preti, responsabile delle relazioni esterne e social media manager di Alce Nero: “Con Uisp abbiamo avviato diversi anni fa una collaborazione a cui teniamo molto perchè anche a noi interessano molto di più i sorrisi, rispetto ai numeri. Ci interessa fare progetti che arrivino veramente alle persone e che facciano crescere nuove consapevolezze, come quella dell’educazione alimentare, che va realizzata a partire dall’età infantile. Solo partendo dai bimbi si può attivare un adulto consapevole. Il concetto di alimentazione sana si lega molto naturalmente con il concetto di attività ludica, motoria e sportiva che non deve essere necessariamente prevedere agonismo e competizione, si può arrivare attraverso il gioco a far amare questa parte fondamentale di vita ai bimbi, per i quali sarà fondamentale mantenerla anche una volta cresciuti. Siamo felicissimi laddove possiamo far arrivare questi messaggi con il sostegno che ogni anno riusciamo a dare a questo progetto”.

Sara Ciarletta, rapresentante di Marsh, broker assicurativo: “Essere qui mi permette di vedere attraverso le immagini, i racconti e i sorrisi, il completamento del lavoro di Marsh con Uisp. Raccolgo la parola ‘squadra’ perché da un po' di tempo me ne sento parte e ne sono orgogliosa. Vedo nell'Uisp molti valori e la collaborazione che abbiamo da anni ci permette di realizzarli concretamente, mettendo al centro il benessere delle persone e approntando soluzioni assicurative e strumenti per migliorare il contesto sociale e territoriale nel quale si vive. Con questo spirito, anche quest’anno, abbiamo confermato la copertura assicurativa destinata ai Centri Estivi Multisport Uisp, una copertura studiata ad hoc e indirizzata tanto ai bambini quanto agli operatori, permettendo di svolgere le attività in piena sicurezza. Abbiamo anche quest’anno mantenuto la massima flessibilità della copertura, permettendo di proporla in base alle varie esigenze con le quali venivano organizzati i Centri. Inoltre, abbiamo mantenuto la possibilità di estendere la copertura al Covid. Con l’Uisp abbiamo mantenuto costanti i costi per dare un segnale concreto al territorio: dando, nonostante tutti i problemi che sappiamo, soluzioni concrete e vicine alle esigenze. Il messaggio, non solo legato ai Centri estivi in sé, ma a tutta l’attività associativa che fa parte del rapporto tra Uisp e Marsh, è di favorire un ritorno alla vita normale dopo l’emergenza pandemica, senza rinunciare alle cautele e alle tutele necessarie, ovvero farlo in sicurezza: per questo invito tutte e tutti a sfruttare gli strumenti che l'Uisp dedica a questo percorso, perchè dietro ci sono un lavoro e uno studio molto accurati”. 

Da parte dei relatori e dei partecipanti al seminario c’è stato un ringraziamento alle centinaia di dirigenti e operatori Uisp dei Comitati regionali, territoriali, dei Settori di attività, delle asd e società sportive che si sono adoperati per l'organizzazione dei Centri estivi. Un particolare ringraziamento allo staff Uisp nazionale, con Giovanna Paola Lazzaro e Paola Palombo. (I.M.-L.B.)

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