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Trieste

POSITIVO ALLA SALUTE

Positivo alla salute: il nuovo progetto Uisp contro il doping

Anche Trieste aderisce al nuovo progetto nazionale sulla campagna di informazione sull'inquinamento farmacologico e sulla tutela della salute in generale.

Il progetto (link) ha come obiettivo principale quello della comunicazione e dell’informazione sulle molteplici definizioni della parola doping, promuovendo uno stile di vita sano a tutela della salute e dello sport. I principali beneficiari del progetto a Trieste sono i ragazzi di sei classi ( quattro sperimentali più due di controllo ) dell’Istituto Comprensivo Dante-Carducci, i quali, oltre all’approfondimento e all’interazione sul tema del doping, dovranno anche cimentarsi nella creazione di manifesti, locandine, video di testimonianza e di informazione, interviste e nella realizzazione di una web radio in podcast.

TESTIMONIANZA DI SILVIA MUNARI, VOLONTARIA DEL PROGETTO

Sono passati circa tre mesi dall’inizio del progetto nazionale Uisp “Positivo alla salute” (link al progetto nazionale http://positivoallasalute.uisp.it/); dai primi incontri con la psicologa Fulvia Merlak, si è voluto sottolineare non solo l’origine e la nascita del doping, ma anche i risvolti che il doping stesso ha nello sport sia a livello fisico e medico, a livello psicologico e a livello di etica sportiva. Ecco che nasce quindi una nuova idea di sport, dai saldi valori.

<< L’obiettivo è far capire ai nostri ragazzi che c’è la possibilità di praticare uno sport, non soltanto per stare bene fisicamente ma soprattutto per socializzare, stringere rapporti di amicizie e far parte di un gruppo >> afferma Alice Trevisan, operatrice Uisp e coordinatrice del progetto a Trieste.

I ragazzi sono stati molto entusiati anche dall’incontro con Stefano e Piero, rugbisti amatoriali che hanno portato nelle scuole le proprie testimonianze di vita, sport e socializzazione, rappresentando uno sport poco conosciuto ma carico di fairplay come lo è il rugby.

<< Stefano e Piero hanno trasmesso il proprio contributo senza tralasciare l’argomento doping. L'inquinamento farmacologico esiste a tutti i livelli e in tutti gli ambiti sportivi ma non serve farne uso quando ci si diverte all’interno di un gruppo, accettando le proprie capacità ed i propri limiti. >> continua Alice << Nel rugby l’unione fa la forza, si può essere pompati, velocisti o bestioni, ma da soli non  si può far nulla. E’ la squadra che conta. Il rugby è uno sport in cui tutti trovano spazio, è adatto a tutte le conformazioni fisiche. L’importante è il rispetto per se stessi e soprattutto per l’avversario. Non a caso il rugby è famoso soprattutto per il terzo tempo, momento di gruppo e socializzazione >>.

I ragazzi hanno poi avuto la fortuna di assistere ad un allenamento di rugby ed intervistare alcuni giocatori. Prossimamente si concentreranno anche su altre esperienze sportive ma nel frattempo hanno creato lo slogan per questa bella esperienza: “Positivo al divertimento”. 

 

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