Nazionale

L'Uisp e la crisi istituzionale: baricentro sulla partecipazione

Davanti al quadro politico e istituzionale è necessario avere sguardo lungo e puntare sulla promozione sociale. Parla. V. Manco
L'Uisp deve attrezzarsi per avere uno sguardo lungo e caratterizzarsi sempre di più come associazione sportiva di promozione sociale. Che cosa significa lo ha spiegato Vincenzo Manco, presidente Uisp, nel corso della Direzione nazionale Uisp, che si è tenuta a Firenze venerdì 21 febbraio: "In un momento delicato e instabile come l'attuale, nel quale siamo nel mezzo di un cambiamento di quadro politico e istituzionale, non possiamo nasconderci dietro l'autoreferenzialità. Dobbiamo saper analizzare che cosa sta avvenendo e chiedere con forza che venga ripristinato un rapporto etico tra rappresentanza politica e rappresentanza istituzionale. In qusto difficile passaggio il problema riguarda anche noi, i cosiddetti corpi intermedi: la strada che deve guidarci e che non dobbiamo mai smarrire è quella della partecipazione, della democrazia, della socialità".

"Non dobbiamo farne argomenti formali: la partecipazione caratterizza il percorso fondante che ha fatto forte il terzo settore nel nostro Paese, dalla mutualità operaia all'associazionismo dell'Italia liberata dal fascismo. L'Uisp non nasce a caso, è parte di questa storia. Serve consapevolezza perchè l'Uisp, tutta l'Uisp, dal nazionale ai territoriali, sta alzando il livello della sfida. Chiedere trasparenza, pulizia e legalità significa farci avanguardia di un movimento di cittadinanza che parte dal territorio e interpreta i sentimenti autentici delle persone".

"Questo - ha concluso Manco - significa muoversi sia nel perimentro del sistema sportivo, sia a tutto campo nella società. Significa, ad esempio, chiedere al Coni un nuovo Regolamento degli Enti di promozione sportiva. Significa, al nostro interno, confrontarci con una riforma del modello organizzativo che vuol dir completare la transizione che ci vede impegnati da tempo. Significa essere avanguardia, nel terzo settore e nella società, di un polo culturale per la cittadinanza e per i diritti. Significa intervenire concretamente e ogni giorno, misurandoci con la crisi, con l'impoverimento delle famiglie e inventare soluzioni possibili per far sì che lo sport, la salute, il benessere non siano privilegio per pochi ma diventino davvero diritto per tutti".

Molti di questi argomenti verranno ripresi da Manco nel corso della relazione al Consiglio nazionale Uisp di Firenze (21 e 22 febbraio), approfonditi e dibattuti (ndr: ne parleremo nel prossimo numero di Uispress). Il Consiglio verrà aperto da una performance sulla lotta al femminicidio, all'interno di un percorso formativo Uisp. Sono previste letture di "Ferite a morte" di Serena Dandini, a cura della compagnia teatrale "Teatro Idea", con inteerventi di Rosangela Pesenti dell'Udi-Unione Donne Italiane e Mario De Maglie, del Cam di Firenze, iniziative e reti di uomini contro la violenza sulle donne.

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