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Uisp e 70° Liberazione: il campeggio di Cogoleto

Il 4-5 settembre a Cogoleto (Ge) l'Uisp celebrerà il 70° Liberazione organizzando il campeggio promosso da Arrigo Diodati nel 1947
Il 4 e 5 settembre l’Uisp torna a Cogoleto (Ge) per rievocare l’esperienza del Villaggio della Gioventù realizzato ai Piani della Madonnina nel giugno 1947. L’iniziativa, nata con lo scopo di facilitare l’avvio di scambi turistici fra movimenti giovanili democratici dell’Europa occidentale e quelli dei paesi socialisti, e rimasta operante per alcuni anni, è alle origini dell’associazione di sport per tutti che diventerà poi l’Uisp. Le tende del bivacco verranno posizionate sul prato del Campo Marco Pala, grazie alla collaborazione del CFFS Cogoleto.
“L’evento di Cogoleto si inserisce nel calendario delle iniziative che l’Uisp dedica all’anniversario del 70° della Liberazione - dice Fabrizio De Meo, responsabile politiche sociali, educative e giovanili Uisp - Si terrà nella stessa località in cui nel 1947, all’indomani della Liberazione, si tenne una manifestazione strettamente legata all’esperienza dei giovani nella Resistenza. Questo campeggio internazionale è ormai considerato uno degli elementi fondamentali per la nascita dell’Uisp, l’anno successivo”.
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Ideatore del Villaggio del ’47 fu Arrigo Diodati, il partigiano Franco, miracolosamente scampato all’eccidio di Cravasco, mentre l’incarico di amministratore fu attribuito a Ennio Odino (nome di battaglia Cric), unico sopravvissuto della strage della Benedicta e, successivamente, al campo di sterminio di Mauthausen. La sorella, Soledad Diodati, sta collaborando con l'Uisp all'organizzazione delle giornate del 4 e 5 settembre. L'abbiamo incontrata nella sua casa di Ardea insieme a Manuela Claysset, presidente del Consiglio nazionale Uisp, e ci ha aperto il suo archivio fotografico e storico. (GUARDA IL VIDEO)

“Al campeggio prenderanno parte bambini e ragazzi dei centri estivi Uisp di Genova - continua De Meo - Venerdì 4 settembre inizieranno le attività legate al tema della Resistenza, su cui i ragazzi stanno già lavorando nei centri estivi. La mattina di sabato parteciperemo tutti ad un’escursione che toccherà proprio i Piani della Madonnina, dove si svolse il bivacco, e poi ci saranno attività e giochi al mare. Nel pomeriggio di sabato 5 settembre ci sarà un incontro che vedrà protagonisti il presidente nazionale Uisp, Vincenzo Manco, Soledad Diodati, sorella di Arrigo recentemente scomparso, e anch’essa attiva ai Piani della Madonnina e altri dirigenti Uisp. Inoltre, saranno invitati anche i giovani che nel 1947 presero parte al Campeggio e dirigenti dell’Anpi. In questo modo faremo incontrare le diverse generazioni, che potranno confrontarsi sugli obiettivi e gli ideali di quei giovani che diedero vita ad un’esperienza fondamentale per la nascita dell’Uisp. Verranno anche esposti i lavori realizzati dai ragazzi durante i centri estivi e il materiale fotografico messo a disposizione dalla Casa del popolo di Cogoleto”.

“La Liberazione si celebra il 25 aprile ma l’Uisp ha deciso di festeggiare l’insegnamento della Resistenza - conclude Fabrizio De Meo - l’impegno per la giustizia sociale che non si ferma ad un giorno dell’anno. Tutti i giorni l’Uisp e i cittadini lavorano e si impegnano per i diritti e l’equità, non solo il 25 aprile. Il campeggio è stata un’esperienza internazionale, anche oggi la nostra idea è che dobbiamo allargare lo sguardo dalle vicende italiane ed europee, e lanciare un segnale rispetto alle resistenze tuttora in atto nel mondo, primo fra tutti il Kurdistan”.

Le celebrazioni liguri proseguiranno domenica 6 settembre con il 71° Anniversario della Battaglia di Montegrande, San Bernardo di Conio (IM). Un'iniziativa al confine tra il Piemonte e la Liguria per ricordare i Partigiani che liberarono il Paese, lungo i sentieri della Resistenza descritti da Calvino ne "I sentieri dei nidi di ragno". L'Uisp Imperia e la Lega montagna Uisp organizzano, in collaborazione con ANPI, Istituto Storico della Resistenza e FIVL, una camminata che seguirà lo stesso itinerario percorso dal distaccamento partigiano che nel '44 si portò sotto le pendici di Monte Grande e, a sorpresa, diede l’assalto al presidio tedesco lì situato, costringendolo a una rovinosa ritirata.

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