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Con l'Uisp Pesaro-Urbino l'attività sportiva entra in carcere

Attività fisica per la dignità della persona. L'operatrice Giada Raineri racconta l'esperienza con le detenute per il recupero della corporeità. Parla S. Ricciatti

 

Da anni l’Uisp Pesaro-Urbino porta avanti l’attività sportiva in carcere, con l’obiettivo di recuperare la dimensione corporea in uno spazio che limita il “movimento del corpo”. Una vera e propria sfida, per tutti i soggetti che coabitano all’interno della struttura: detenuti e guardie penitenziarie in primis. Negli anni sono state diverse le attività messe in piedi dal comitato Uisp marchigiano, a partire dal corso di formazione arbitri e dal torneo calcistico interno, fino all’attrezzatura donata per creare una palestra nel 2013.

Ora è l’istruttrice Giada Raineri, operatrice Uisp all’interno della casa circondariale di Villa Fastiggi di Pesaro, a condurre un’apprezzatissima attività ginnica al femminile: “Per le detenute è un’ora d’aria e di evasione mentale – racconta – Abbiamo recuperato il movimento fisico in un contesto in cui a esso non sempre viene dato il valore che merita. Nell’ora che passiamo insieme poniamo l’attenzione sulla corporeità: essendo un gruppo eterogeneo propongo esercizi personalizzati, ma resta di primaria importanza l’aspetto psicologico dello sport. Le ragazze sanno che il momento passato con me è soprattutto di spensieratezza”. Diverse le specialità svolte, anche se al centro c’è sempre un’attività ginnica in senso stretto: “Per due giorni a settimana svolgiamo attività generale come movimenti a corpo libero o con piccoli attrezzi – continua Raineri – Quando siamo insieme la biblioteca si trasforma in una sala polivalente. All’esterno invece abbiamo ricavato spazio per un campo da pallavolo e per un canestro”.

“L’attività nella Casa circondariale di Villa Fastiggi nasce dalla necessità di creare un’alternativa a uno stile di vita forzatamente sedentario – spiega Simone Ricciatti, presidente Uisp Pesaro Urbino - e l’azione diretta al recupero sociale dei detenuti mediante la trasmissione educativa della lealtà, come valore fondamentale dello sport. È questa la ragione per cui l’Uisp cerca di promuovere l’attività motoria all’interno del penitenziario, istituzionalizzando la figura dell’educatore fisico come componente stabile del trattamento rieducativo. Riteniamo importante ringraziare tutto il personale della Casa circondariale di Villa Fastiggi per la collaborazione e la fiducia che ripone nel Comitato Uisp di Pesaro Urbino e Giada per il lavoro che svolge ormai da anni all’interno delle mura circondariali. Al centro delle politiche sportive promosse dall’Uisp c’è la persona, in qualsiasi contesto essa sia inserita, non in ultimo lo stato di reclusione. Crediamo che lo sport sia un’occasione assoluta di crescita globale, di educazione e di coesione sociale. Tutti dovrebbero avere la possibilità di praticarlo e avere pari opportunità di accesso”. (Fonte: Primo.it)

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