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Forum Disuguaglianze Diversità: 15 Proposte per la Giustizia Sociale

Le Proposte sono state presentate a Roma, ispirate dal Programma di Azione di Anthony Atkinson. L'intervento di Vincenzo Manco, Uisp

 

Il 25 marzo è stato presentato al Teatro de’ Servi di Roma, da parte del Forum Disuguaglianze Diversità il rapporto “15 Proposte per la giustizia sociale”. Un pacchetto di proposte di politiche pubbliche e azioni collettive, ispirate dall’analisi e dalle idee di Anthony Atkinson, che intervengono su tre meccanismi di formazione della ricchezza: il cambiamento tecnologico, la relazione tra lavoro e impresa, il passaggio generazionale. Le proposte sono state consegnate al Presidente della Repubblica mercoledì scorso.

Tra gli interventi degli stakeholder c’è stato anche quello di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, che ha centrato l’attenzione sul tema lavoro e sport.

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Fabrizio Barca e Andrea Morniroli hanno aperto la giornata attorno a un concetto: “Il ForumDD parte dove gli altri si fermano: non basta parlare di disuguaglianze, bisogna agire”. Un’alternativa esiste, ed esistono le condizioni per trasformare i sentimenti di rabbia nella leva di una nuova stagione di emancipazione che accresca la giustizia sociale. Subito dopo ha preso la parola Marco Damilano, che ha colto la natura politica e radicale delle proposte, sulla quale ha espresso il suo impegno. 

Maurizio Franzini e Fabrizio Barca hanno presentato le undici proposte per orientare il cambiamento tecnologico: a ogni passaggio si aprono biforcazioni fra scenari dove si riduce e scenari dove cresce la giustizia sociale. Le nostre proposte agiscono sui meccanismi che possono dare risposta con radicalità a tre questioni: 1) il paradosso, per cui un vasto patrimonio di open science viene costruito e finanziato dal pubblico, per poi lasciarne l’utilizzo a pochi soggetti privati che costruiscono potenti posizioni di monopolio; 2) l’esasperazione della protezione della proprietà intellettuale avvenuta con l’Accordo TRIPS; 3) avere permesso l’affermazione di una “sovranità privata” di pochi monopoli sui dati personali che immettiamo in rete e sugli algoritmi di apprendimento automatico che li usano al di fuori del nostro controllo. Indirizzare alla giustizia sociale questi meccanismi potrà influenzare tutte le dimensioni della vita il lavoro e la sua dignità e autonomia, i servizi pubblici essenziali e la ricchezza comune, il consumo di beni e servizi sul mercato, l’informazione e la politica.

Daniele Checchi e Lorenzo Sacconi hanno esposto le tre proposte sulla relazione fra lavoro e impresa, che ha un ruolo decisivo nel determinare la distribuzione della ricchezza, i divari retributivi e di condizioni di vita. La prima proposta, in tre mosse, prevede, per via legislativa e previo l’accordo con le organizzazioni sindacali e datoriali, l’estensione erga omnes dell’efficacia dei contratti firmati dalle organizzazioni sindacali e datoriali rappresentative, in modo da evitare la proliferazione dei “contratti pirata”, e una volta soddisfatta questa prima condizione, introdurre, d’intesa con le organizzazioni sindacali, un salario orario minimo legale, dando più forza ai sistemi ispettivi. Il ForumDD propone inoltre di realizzare una partecipazione strategica di lavoratori e lavoratrici alle decisioni delle imprese adattando una forma organizzativa in uso in altri paesi, e dando vita ai Consigli del lavoro e di cittadinanza nell’impresa in cui siederebbero tutti i lavoratori, precari compresi, rappresentanti di consumatori e persone interessate dall’impatto ambientale delle decisioni. Infine si vuole rafforzare lo strumento dei Workers Buyout (WBO), l’acquisto dell’impresa in crisi o in difficile transizione generazionale da parte dei suoi lavoratori e lavoratrici, istituito nel 1985 dalla Legge Marcora.

Elena Granaglia e Salvatore Morelli hanno presentato una proposta che consenta di riequilibrare le condizioni di partenza della vita adulta in modo indipendente dalla ricchezza della propria famiglia: uno strumento redistributivo essenziale oggi per una generazione che si trova particolarmente colpita dalle nuove disuguaglianze. La proposta comprende due parti fra loro integrate: un’eredità universale di 15mila euro a tutti i diciottenni, non condizionata né alla situazione economica e sociale della famiglia né al modo di impiego e accompagnata da un tutoraggio che parta dalla scuola che aiuti a compiere scelte libere e responsabili; una tassazione progressiva sulla somma di tutte le eredità e donazioni ricevute (al di sopra di una soglia di esenzione di 500mila euro) da un singolo individuo nell’arco di vita, che riduca a 80.000 a circa 10.000 le persone ogni anno sottoposte all’imposte di successione e che concentri l’intervento sui ceti più abbienti. Il secondo provvedimento, se accompagnato da una rivalutazione dei valori catastali del patrimonio ai valori di mercato, consentirebbe di coprire circa due terzi del costo del primo provvedimento.

Su ogni singola sono intervenuti i rappresentanti delle organizzazioni promotrici del ForumDD (ActionAid, Caritas Italiana, Cittadinanzattiva, Dedalus Cooperativa Sociale, Fondazione Basso, Fondazione di Comunità di Messina, Legambiente, Uisp) assumendo impegni per il lavoro dei prossimi mesi attorno a esse. 

"Voglio riprendere un ragionamento sulla dignità del lavoro, emerso dalla presentazione della proposta numero 12 – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - per ridare dignità al lavoro è necessaria un'azione congiunta che rafforzi la contrattazione sindacale e che stabilisca una tutela universale di tutte le prestazioni lavorative. Il primo obiettivo può essere perseguito estendendo a lavoratori e lavoratrici per via legislativa i contratti nazionali siglati dalle organizzazioni maggiormente rappresentative; il secondo attraverso l'introduzione di un minimo salariale orario non inferiore a € 10 fissato per legge e rivisto praticamente anche da una commissione, la proposta prevede anche l'esistenza una commissione di esperti composta da sindacati, tecnici e politici. Queste due realtà già esistono in altri paesi, come la Francia, il Belgio e l'Olanda. Sono interventi inseparabili e devono essere accompagnati da meccanismi pubblici ed efficaci, ed è per questo che nella proposta e anche previsto di dare forza alla capacità dell’Inail e di altri enti ispettivi di contrastare le eventuali irregolarità. Oggi dobbiamo provare a lanciare uno sguardo al futuro e le 15 proposte di giustizia sociale ci servono anche per aprire un'azione futura”.

“Come Uisp vogliamo accendere i riflettori sui lavoratori invisibili dello sport, ecco perché adottiamo questa proposta: atleti, istruttori, allenatori, tecnici, animatori sportivi, dirigenti, aspettano di vedere riconosciuto il proprio lavoro, sono precari da sempre, non esiste un contratto nazionale e non esiste previdenza, non esistono tutele; sono retribuiti con rimborsi forfettari. Siamo assolutamente consapevoli, come operatori sportivi, che il sistema non è sostenibile ma ho voluto partire dalla dignità del lavoro per dire che è necessario, guardando al futuro, prevedere alleanze nuove per nuovi percorsi di emancipazione delle persone. Stiamo parlando di un milione e centomila lavoratori solo nel mondo sportivo. Dobbiamo guardare avanti anche nel rapporto con il sindacato che spesso e volentieri ha visto questo mondo come un mondo che preferisce stare nel precariato o preferisce magari utilizzare situazioni di nero ma che invece oggi, almeno con l’Uisp che ha aderito al percorso del Forum DD, vuole lanciare assolutamente un altro messaggio: nuovi percorsi di emancipazione, uscire dal precariato, per una nuova giustizia sociale".

Dai dodici mesi di preparazione delle proposte con oltre trenta incontri in tutta Italia, nel corso della presentazione al teatro De Servi a Roma il 25 marzo è emersa la convergenza di impegno per la giustizia sociale con diversi protagonisti della società italiana, che hanno spiegato le ragioni di tale impegno intervenendo o con brevi filmati: Maurizio Landini, Segretario Generale di CGIL, Annamaria Furlan, Segretario Generale di CISL, Eugenio Coccia, Rettore del GSSI Gran Sasso Science Institute, Marco Ruotolo Prorettore con delega per i rapporti con scuole, società e istituzioni dell’Università Roma Tre, Giuseppe Mattina assessore alla Cittadinanza Solidale del Comune di Palermo, Monica Buonanno assessore al Lavoro e alla Casa del Comune di Napoli e Cristina Tajani assessore al Lavoro del Comune di Milano, Franco Arminio della Casa della Paesologia, Chuck Collins tra i principali promotori del progetto realizzato negli USA Patriotic Millionaires, Alessandro Profumo, Leoluca Orlando, Marco Lombardo assessore al Lavoro e le Attività Produttive del Comune di Bologna, Donato Nubile presidente di Smart, Massimo Mercati l’amministratore Delegato di Aboca, Sergio D’Angelo Commissario straordinario di ABC, Azienda idrica del Comune di Napoli. (a cura di Ivano Maiorella ed Elena Fiorani)

Link al rapporto e al video dell’evento

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