Nazionale

Gianni Mura e le buone notizie di Candido Cannavò

Gianni Mura, inviato di Repubblica, è un giornalista attento allo sport per tutti, e in generale al sociale. Non poteva mancare la sua testimonianza all’interno de “La buona novella” l’iniziativa che nella mattina di venerdì 8 maggio ha idealmente aperto i lavori del XVI Congresso nazionale Uisp a Milano, in Palazzo delle Stelline. Il sogno, l’utopia, di Cannavò era un giornale fatto solo di buone notizie, che sapesse raccontare quanto di positivo c’è nella società civile e non solo. Purtroppo oggi il panorama informativo è deprimente, e la spettacolarizzazione è ormai la regola. “Io mi sforzo di trovare il rovescio della medaglia – ha detto - Certo è che alcune notizie, come la proposta in stile ‘Alabama anni ’50’ di riservare posti sulla metropolitana ai milanesi è preoccupante. Io credo che ci sia in atto una ‘campagna delle cattive notizie’. Chi legge i giornali e chi ascolta la televisione è in parte ciò che legge e ciò che ascolta. Le cattive notizie fanno parte di una informazione allarmistica che sviluppa la voglia di sicurezza. Con questo sistematico menù di cose inquietanti si attiva il tentativo di mettere in fuorigioco chi tenta di fare cose positive. E di qui nasce l’accusa, per me incomprensibile, di buonismo”.

Forse proprio questa motivazione stava dietro l’intuizione del direttore della Gazzetta dello Sport: puntare i riflettori sulla solidarietà e la passione civile, alimentare un’informazione meno cinica, dare visibilità non solo alle “vite sbagliate ma anche alle storie del bene”. E allora, perché non fare un giornale che presenti soltanto buone notizie? Per Mura, “il progetto merita di essere discusso con attenzione. Non credo sia realizzabile un quotidiano per ovvi motivi di costi, anche perché dovrebbe essere su base nazionale. La Gazzetta dello Sport è sicuramente favorita su questo terreno. Sia perché è stato il quotidiano di Cannavò, e grazie a lui si è già aperta alla solidarietà; sia perché è un quotidiano sportivo che negli ultimi anni si è aperto ad altri temi ed approfondimenti. Infine, è favorita proprio in quanto quotidiano sportivo: nello sport credo ci siano tante buone notizie e tanti buoni esempi”

“Visto che siamo nella capitale italiana della moda – ha concluso Mura - mi va di dire che le battaglie morali, in generale il battersi per i diritti, non sono di moda. Dobbiamo lanciare una campagna affinché questi temi tornino di moda”.

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