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I giovani coinvolti dal progetto EYESS si sono incontrati a Bosco Albergati

Dal 31 maggio al 2 giugno i ragazzi provenienti da quattro paesi europei hanno partecipato all’appuntamento formativo del progetto. Parla L. Mousa

 

I Mondiali Antirazzisti di Bosco Albergati, inseriti all’interno dell’Almanacco nazionale delle iniziative antirazziste Uisp, che si sono svolti da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno, hanno ospitato l’appuntamento formativo del progetto europeo EYESS – European Youth Engaging in Sodalirity and Sport, coordinato dall’Uisp. In questo contesto di sport e inclusione 25 studenti universitari provenienti da Italia, Danimarca, Ungheria e Austria hanno partecipato al training teorico-pratico su come si organizza e si comunica un evento come i Mondiali Antirazzisti. I ragazzi si sono confrontati con lo staff che organizza da sempre i Mondiali ed hanno ricevuto tutti gli strumenti necessari per organizzare e gestire i vari ambiti della manifestazione, dalla gestione dei tornei alla sicurezza, dall’infopoint alla musica.

“La formazione si è focalizzata sulle metodologie da proporre e non sulle singole attività - spiega Layla Mousa, coordinatrice del progetto - il fair play, la capacità di costruire network, le attività sportive destrutturate e autoregolamentate sono infatti i principi cardine che si possono applicare anche a realtà differenti. Adattando questi apprendimenti metodologici e valoriali al contesto sociale del proprio Paese, sarà possibile creare una solida base dalla quale partire per riproporre nel 2020 i Mondiali Antirazzisti nei cinque Paesi che sono stati coinvolti in questo progetto. Ovvero, oltre all’Italia, anche Grecia, Ungheria, Austria, Danimarca”.

Un focus particolare è stato dedicato alla solidarietà, all’integrazione sociale dei migranti attraverso lo sport e alle modalità di progettazione di una campagna di comunicazione per un evento targato “Mondiali Antirazzisti”.
Non è mancata ovviamente la parte pratica: i ragazzi hanno costruito i campi di calcio, allestito le aree culturali, supportato lo staff nella gestione della manifestazione e hanno vestito i panni di giudici di campo durante il torneo di calcio.

Il progetto è cofinanziato dal programma Erasmus+ Sport, i partner sono: Associazione Ares 2.0 (Italia), BAIS – Budapesti Egyesület a Nemzetközi Sportért (Ungheria), Horizon Service Società Cooperativa Sociale (Italia), Università degli Studi di Roma La Sapienza (Italia), TEI – Technologiko Ekpaideftiko Idryma Dytikis Elladas (Grecia), Gymnastikhoejskolen i Ollerup (Danimarca) e VIDC – Wiener Institut Fur Internationalen Dialog Und Zusammena (Austria).

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