Nazionale

"La solidarietà non è un lusso": il video ritrovato

25 anni fa la storica manifestazione del popolo del terzo settore. Con uno slogan attualissimo. Era l'ottobre 1994, c'era anche l'Uisp

 “La solidarietà non è un lusso”: vale la pena ricordarlo in questi giorni di evoluzione politica e governativa. Forse è un caso ma ci è capitato tra le mani, proprio adesso, un documento eccezionale:  la videocassetta della manifestazione di 25 anni fa con le quali una serie di organizzazioni sociali e di volontariato, del territorio e nazionali, scendevano in piazza a Roma per chiedere al governo la difesa dei diritti, del welfare, delle conquiste sociali. "La solidarietà non è un lusso", appunto: per i governanti di ieri e di domani, uno slogan e un post da inserire nell'agenda politica.

GUARDA IL VIDEO DELLA MANIFESTAZIONE "LA SOLIDARITA' NON E' UN LUSSO" (ottobre 1994)

Era il 29 ottobre 1994, esattamente 25 anni fa, e la manifestazione fu preceduta il 28 ottobre da una sorta di assemblea nazionale, programmatica e organizzativa, che prese il nome di “Forum”. Ne nacque un documento che anche l’Uisp (Il Discobolo n.4, luglio-ottobre 1994) diffuse a tutte le società sportive. I punti erano tre: una legge finanziaria equa; tutela dei diritti umani e partecipazione dei cittadini;  lavoro e sviluppo “ecologicamente soctenibile”; impegno per la pace, la riduzione delle spese militari, la cooperazione internazionale.

Fa un certo effetto vedere tutte insieme nel ’94, forse per la prima volta, le bandiere di tante associazioni, da Arci a Acli, da Uisp ad Auser, dalla Comunità di Capodarco all’Anpas e tante altre . Associazioni di matrice laica e cattolica sfilare fianco a fianco per via del Corso, sino a piazza del Popolo. E soprattutto i volti di dirigenti associativi che hanno segnato un’epoca, come Tom Benetollo e Gianmario Missaglia, spalla a spalla con gli attivisti di tutte le età, giunti da tutta Italia. Furono 50.000 secondo gli organizzatori e secondo la ricostruzione che ne fece Nuccio Jovene, coordinatore di quella fase embrionale.  Da quella scintilla germinale nacque l’idea di un coordinamento permanente del sociale: ci fu un’Assemblea nazionale a Roma il 28 novembre 1995 con la costruzione del primo mattone del Forum del Terzo settore, che fu formalizzata nel 1997. Quindi dalla marcia “La solidarietà non è un lusso” si dipana la storia del Forum , di cui l’Uisp (unica associazione di promozione sportiva) fu socio fondatore.

Ma torniamo a quella manifestazione del 28 ottobre 1994, al contesto di allora (primo governo Berlusconi) e al video ritrovato. Ci sono le voci  di giovani e di anziani, quelle delle persone disabili e dei volontari Anpas sulle autoambulanze, quelle dei pacifisti e degli ambientalisti. E quelle degli sportivi: in uno spezzone di corteo con le bandiere gialle e verdi dell’Uisp viene intervistato un giovanissimo Francesco Magno, oggi presidente Uisp Valle d’Itria, alla testa di una delegazione di anziani dalla Puglia. I colori e il chiasso di una piazza multicolore e multiculturale, ma anche quelle di leader della politica e del sindacato che quel giorno avevano deciso di esserci. Perché sei qui, che cosa ti aspetti? Rispondono, tra gli altri, alcuni dirigenti storici dell’associazionismo che ritroveremo presto in Parlamento: “Saldare la protesta sociale e a quella politica” risponde Giovanni Bianchi ( Acli).  Giuseppe Lumia (Movi) chiede un’ottica di cambiamento e non di “elemosina” da parte del governo. Patrizio Petrucci, Anpas: “chiediamo al governo che la società torni ad essere centrale”.

Dalle voci raccolte lungo il corteo e dagli sloga affiora forte la critica ad un modello economico a senso unico, orientato al profitto e dissipatore di ambiente. Allo stesso tempo emerge un forte profilo pacifista dei partecipanti e marcata sembra essere anche la presenza di tematiche legate al lavoro e alle pensioni..

Sfilano anche alcuni politici come Bertinotti (“l’unica possibilità è cambiare il modello di sviluppo, arricchire le persone dentro”) e D’Alema (“solidarietà non è una parola astratta ma un’esperienza di vita sulla quale ricostruire un paese diverso”) insieme a Giuseppe Giulietti, all’epoca neoparlamentare e oggi presidente Fnsi (“se tutte queste persone cominciassero ad alzare la voce e incominciare a parlare attraverso una radio o un giornale per Berlusconi sarà difficile”). Con loro sindacalisti come Bruno Trentin (“il valore dell’impegno quotidiano venga riconosciuta dallo stato anche da punto di vista del lavoro”) e Sergio Cofferati, proprio in quei mesi protagonisti di un passaggio di testimone alla guida della Cgil. Il video, curato da Carmen Bertolazzi, Pierluigi Caso, Paolo Di Nicola, Guido Morandini, è stato realizzato da Arci in collaborazione conArchivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico e EtaBeta.

Torniamo a queste ore e allo spunto per questo articolo:  viene da Massimo Cacciari e dal suo articolo su L’Espresso di questa settimana,  dal titolo “Tutti senza radici”. Parla del trasformismo italico e di “destrutturazione radicale dello spazio politico”. Beh, se questa è la fase (non ci sono argomenti per dubitarne, ahimè),  rammentare ruolo e funzione di uno spazio sociale che ha radici nel territorio e nei valori di impegno civile e di volontariato, di storie collettive e individuali, può servire. (di Ivano Maiorella)

CLICCA QUI - PER LEGGERE IL MANIFESTO E IL VOLANTINO DELLA MANIFESTAZIONE ( Fonte: archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico)

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