Nazionale

L'Uisp nel carcere di Lodi con la riedizione dei Giochi senza frontiere

Cronisti d’eccezione nell’edizione di mercoledì 31 luglio del quotidiano “Il Cittadino”: Daniele e Piero hanno raccontato l'esperienza dei Giochi

 

Per i detenuti della Casa circondariale di via Cagnola a Lodi la giornata di sabato 15 giugno sarà difficile da dimenticare. Sarà da loro ricordato come il giorno in cui l’intero carcere ha assunto le sembianze di una vera e propria spiaggia californiana con tutti gli elementi necessari per realizzare una grande festa: attività di vario genere, musica senza sosta e tanti palloncini per dare colore a delle mura sempre troppo grigie. A farli “evadere” dalla quotidianità della vita carceraria ci ha pensato il comitato Uisp di Lodi che ha organizzato una riedizione dei “Giochi senza frontiere”.

In questo caso però la manifestazione è servita ad abbattere le barriere che separano i detenuti dal resto della società civile. Una giornata così speciale da avere dei cronisti d’eccezione per il racconto di quanto accaduto. Per questo nell’edizione di mercoledì 31 luglio del quotidiano “Il Cittadino” l’articolo sull’iniziativa svolta a metà giugno è firmato da Daniele e Piero, due detenuti che oltre a viverla in prima persona hanno voluto riportare le loro testimonianze.

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“Una meravigliosa giornata di giochi, ma soprattutto di divertimento e di spensieratezza… dove tutti abbiamo avuto la possibilità di socializzare con il mondo esterno”. Così i due “giornalisti per un giorno” descrivono le emozioni che hanno provato. In effetti a loro non capita spesso di praticare attività come il tiro alla fune, il limbo, il bowling, il biliardo con persone esterne al penitenziario. Da fuori le mura hanno preso parte all’evento alcuni operatori di diverse realtà dell’associazionismo del lodigiano e del Sud-Milanese che, insieme ai detenuti, hanno formato le cinque squadre partecipanti al torneo: il Sambeteam, lo Sportmeet, lo Sport Young, le Crazy Girls, squadra di Daniele e Piero e gli Eagles. Proprio quest’ultimi, dopo una strenua battaglia con gare combattute fino all’ultimo, hanno conquistato la riedizione dei “Giochi senza frontiere”.

Ma l’aspetto più rilevante della giornata è stata la gioia provata da ogni singolo partecipante, esterno o interno che sia. Unanime il commento rilasciato al termine della manifestazione: “Una bellissima esperienza, tanta allegria e grazie a tutti voi per l’accoglienza”. Nei loro saluti finali i detenuti hanno ringraziato in modo particolare Vittorio Porcelli, responsabile del progetto nel carcere e tutti gli operatori che hanno contributo a rendere così speciale una giornata che altrimenti sarebbe stata uguale ad ogni altra.

Anche questa volta lo sport sociale è riuscito ad aprire le porte di un penitenziario come già accaduto in molte occasioni. Per continuare questo percorso iniziato già diversi anni fa, l’Uisp e il Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria (DAP) del Ministero della Giustizia hanno rinnovato per la quinta volta il Protocollo d’intesa.

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Saranno ancora numerose le iniziative che aspettano i detenuti delle Case circondariali di tutto il Paese. L’obiettivo resta sempre lo stesso: dimostrare agli “interni” che attraverso lo sport esiste un modo per ripartire e sensibilizzare “gli esterni” che nella vita tutti possono sbagliare e meritano una seconda occasione. “Anche noi siamo persone normali, in grado di poter tranquillamente vivere in una società normale”, scrivono Daniele e Piero nel racconto della loro esperienza tra le mura della “Cagnola”.  (di Pierluigi Lantieri)

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