Nazionale

Marche Pride e Team Karibu: l'Uisp è scesa in campo per i diritti

Promuovere cittadinanza attraverso delle opportunità di gioco, di partecipazione e di protagonismo: il contributo Uisp per un Paese multietnico

 

Grande successo per le Finali nazionali di calcio Uisp a Pesaro: da giovedì 27 a domenica 30 giugno, la cittadina si è colorata delle tinte variegate degli oltre 1500 atleti che hanno invaso i campi di calcio per provare a conquistare il massimo titolo nazionale nelle categorie: calcio a 11 maschile, calcio a 5 femminile e maschile, calcio a 7, calcio a 11, over 35 e calcio camminato.  Come ogni attività promossa dall'Uisp, anche quest’anno le finali hanno mantenuto vivo il sostegno alla causa dei diritti umani e civili. La partita d’apertura, che si è giocata in amichevole nel campo di via Varsavia, ha visto protagonisti i rappresentanti del Marche Pride e del Team Karibu (ASD LaPallaRotonda).

"La Uisp è un grande soggetto sociale capace di produrre legami e coesione nelle città, che si alimenta nell’apertura all’altro e nella fusione di idee: siamo convinti che così si contribuisca a creare coesione e consapevolezza dei propri diritti – chiude Simone Ricciatti, presidente Uisp Pesaro Urbino - Abbiamo proposto questa amichevole tra Marche Pride e Team Karibu per ribadire che diritti e libertà sono strettamente connessi all’idea di cittadinanza, così come dignità e rispetto devono contraddistinguere le relazioni tra le persone, nei campi sportivi e fuori. Diritti umani e civili attraverso lo sport: garantire la piena cittadinanza attraverso la moltiplicazione delle opportunità di pratica e di gioco, di partecipazione e di protagonismo. Questo è il nostro contributo per un Paese multietnico, aperto all’incontro e al dialogo, contro ogni forma di discriminazione".

"Lo sport – ha sottolineato Elvio Ciccardini presidente di Arcigay Agorà Marche - è un momento di crescita finalizzata alla promozione di una nuova società. Bisogna, infatti, intendere lo sport come luogo di rispetto e di crescita personale e collettiva. Una perfetta sintesi di una visione di società basata sul rispetto di se stessi e degli altri, come luogo di crescita e di formazione di tanti ragazzi e ragazze, promuovendo un approccio alla disciplina sportiva basato sul rispetto e sulla valorizzazione di tutte le differenze".

Nel campo di Baia Flaminia, grazie all’impegno della Uisp di Pesaro Urbino, si è svolta una bellissima partita che ha visto giocatori e giocatrici divertirsi insieme in un clima disteso ed amichevole. Questo è il bello dello sport ed è il contributo che può dare alla crescita sociale: una società che rinuncia al conflitto e che guarda alla collaborazione e al confronto.

"Abbiamo partecipato a questa partita– spiega Daniele Grassetti, presidente dell’ASD Lapallarotonda - con il Team Karibu: la particolarità di questa squadra è che al gruppo storico di pesaresi componenti la rosa, sono stati aggiunti otto ragazzi africani richiedenti asilo. Il calcio è una lingua universale, che ci ha dimostrato essere uno degli strumenti di interazione più efficaci in contesti difficili. L’Associazione Lapallarotonda ha tra i suoi obiettivi prioritari l’integrazione attraverso lo sport".

A questo proposito è interessante sottolineare quello che viene riportato sul libro bianco dello sport, uno dei più importanti testi della Commissione Europea, nel quale è ben indicato come lo sport promuova il contributo attivo dei cittadini dell’Unione Europea alla società, aiutando in tal modo a rafforzare la cittadinanza attiva.

 

 

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