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Nuovi dati Istat: "La pratica sportiva in Italia"

Tra i 20 milioni di praticanti e i 20 di inattivi, l'Istat ne conteggia anche 15.600.000 per "attività fisica come passeggiate e giardinaggio"

 

L'Istat riconosce che tra gli "sportivi", ovvero 20 milioni di italiani circa che praticano sport e i 23 milioni di sedentari, c'è una sorta di zona mista, quella dell'attività fisica, ovvero "il 26,5% della popolazione che non pratica uno sport ma svolge attività fisica, come fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, giardinaggio, ecc. (15 milioni 640 mila persone)". E inoltre, nella graduatoria delle attività sportive si fanno largo  le "escursioni/passeggiate di almeno 2 km che sono più diffusi tra le donne". Come dire che per l'Istat il concetto di "sport" è sempre più europeo, comprendendo attività sportive non in senso stretto, così come vengono considerate in Italia e non nel resto d'Europa. Ecco i dati.

Nel 2015, sono stimate in oltre 20 milioni le persone di tre anni e più che dichiarano di praticare uno o più sport con continuità (24,4%) o saltuariamente (9,8%). L'incidenza dei praticanti sulla popolazione di 3 anni e più è pari al 34,3%. Lo rileva l'Istat nel rapporto sulla 'Pratica sportiva in Italia - Anno 2015'. Tra gli uomini il 29,5% pratica sport con continuità e l'11,7% saltuariamente. Per le donne le percentuali sono più basse, rispettivamente 19,6% e 8,1%. La pratica sportiva continuativa cresce nel tempo per entrambi i generi e in tutte le età: dal 15,9% del 1995 al 22,4% nel 2010 fino al 24,5% nel 2015. La pratica dello sport è massima tra i ragazzi di 11-14 anni (70,3%, di cui 61% in modo continuativo e 9,3% in modo saltuario) e tende a decrescere con l'età. La quota di praticanti è piu' elevata nel Nord-est (40,4%), seguono Nord-ovest (39,5%), Centro (35,3%), Sud e Isole (26,2%).

Significative le differenze rispetto al livello di istruzione: pratica sport il 51,4% dei laureati, il 36,8% dei diplomati, il 21,2% di chi ha un diploma di scuola media inferiore e solo il 7,3% di chi ha conseguito la licenza elementare o non ha titoli di studio. Fra gli sport più praticati sono da segnalare ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica (25,2% degli sportivi, pari a 5 milioni 97 mila persone), il calcio (23%, 4 milioni 642 mila persone) e gli sport acquatici (21,1%, 4 milioni 265 mila persone).

Il nuoto è lo sport più diffuso tra i bambini fino a 10 anni (43,1%), il calcio tra gli under35 (33,6%), ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica tra gli adulti fino a 59 anni e sopra i 60 anni (27,4%). La categoria delle escursioni e delle passeggiate di almeno di 2km, rilevata in maniera esplicita per la prima volta nel 2015, è praticata da più di 1 milione 173mila persone. Lo sport viene esercitato per passione o piacere (60,3%), per mantenersi in forma (54,9%), per svago (49,5%) e per ridurre lo stress accumulato (31,6%).

Circa la metà della popolazione di 3 anni e più non ha mai praticato sport (44,9%), una persona su cinque ha praticato uno sport che ha poi interrotto (20,2%). Non si pratica sport per mancanza di tempo (38,6%) o di interesse (32,8%), per l'età (23,5%), per stanchezza/pigrizia (16,1%), motivi di salute (15,9%), motivi familiari (15,1%), motivi economici (13,8%). Il 26,5% della popolazione non pratica uno sport ma svolge attività fisica, come fare lunghe passeggiate a piedi o in bicicletta, giardinaggio, ecc. (15 milioni 640 mila persone). I sedentari, ossia coloro che dichiarano di non praticare alcuno sport o attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni (39,1% della popolazione) e aumentano con l'età fino ad arrivare a quasi la meta' della popolazione di 65 anni e più.

L'analisi di genere mostra differenze significative, con livelli di pratica sportiva molto più elevati fra gli uomini: il 29,5% pratica sport con continuità e l'11,7% lo pratica saltuariamente, mentre fra le donne la percentuale è, rispettivamente, del 19,6% e dell'8,1%. La distanza tra uomini e donne nella partecipazione sportiva, dopo aver mostrato una tendenza alla diminuzione nel decennio 1995-2006, tra il 2006 e il 2015 è sostanzialmente stabile intorno ai 13,6 punti percentuali. Ad eccezione dei giovanissimi (3-5 anni), in cui le quote di praticanti si equivalgono tra bambine e bambini, le differenze di genere permangono anche a parità di età e di generazione. Il divario emerge già a partire dai 6 anni, raggiunge i livelli più alti tra i 18 e i 44 anni per poi diminuire nelle fasce di età successive. Tra il 2006 e il 2015 si osserva, tuttavia, una diminuzione della distanza di genere tra i giovani di 11-14 anni indotta da un apprezzabile aumento nella quota di ragazze praticanti.

L'attitudine alla pratica sportiva, rileva l'Istat, non è omogenea nelle diverse regioni del Paese anche, verosimilmente, per una differente disponibilità di strutture organizzate. Il Nord-est è la ripartizione geografica con la quota più elevata di praticanti (40,4%), seguito dal Nord-ovest (39,5%) e dal Centro (35,3%). Nelle regioni meridionali e insulari, invece, i livelli di pratica sportiva si attestano al 26,2%, fatta eccezione per la Sardegna dove il 36,3% pratica attività sportiva in modo continuativo o saltuario. Le regioni che registrano le quote più basse sono Campania (23,0%), Sicilia (23,6%), Calabria (25,6%) e Basilicata (26,7%). Considerando l'ampiezza demografica dei comuni, i livelli di pratica sportiva sono più alti nei grandi comuni oltre i 50 mila abitanti (36,6%) e in quelli delle zone limitrofe alle aree metropolitane e nei comuni fino a 10.000 abitanti (34,5%). Quote meno elevate, invece, nei piccoli comuni fino a 2000 abitanti.

Accanto agli sport tradizionalmente più diffusi ne stanno emergendo altri che in passato erano più di nicchia. La graduatoria degli sport praticati vede al primo posto il gruppo ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica, praticato dal 25,2% degli sportivi (pari a 5 milioni 97 mila persone) e che, già a partire dal 2006, ha scalzato dalla prima posizione il calcio, in precedenza e per lungo tempo lo sport per tradizione più diffuso. La graduatoria degli sport praticati mostra un quadro differenziato e solo a tratti sovrapponibile tra maschi e femmine. Alcuni sport si connotano, infatti a seconda del genere, per altri, invece, le differenze sono minori, anche se spesso la quota di uomini praticanti è superiore a quella delle donne. Ad eccezione di sport come aerobica- fitness, sport acquatici, atletica leggera/ footing/ jogging, danza/ballo, pallavolo ed escursioni/passeggiate di almeno 2 km che sono più diffusi tra le donne, per tutte le altre attività la quota dei maschi praticanti è sempre superiore. Il gruppo di sport che comprende ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica è decisamente molto più diffuso fra le donne (38,7% contro 15,6%) tanto che figura al primo posto nella graduatoria femminile, seguito da sport acquatici e subacquei (26,1%), gruppo atletica leggera, footing e jogging (17,1%). Al primo posto nella graduatoria degli uomini si posiziona invece il calcio (compreso calcio a cinque e calcio a otto) (38,5% contro 1,2% delle donne), seguono sport acquatici e subacquei (17,6%), atletica leggera, footing, jogging (16,6%).

Il nuoto è lo sport più diffuso tra i bambini fino a 10 anni (43,1%), il calcio tra gli under35 (33,6%), ginnastica, aerobica, fitness e cultura fisica tra gli adulti fino a 59 anni e sopra i 60 anni (27,4%). La categoria delle escursioni e delle passeggiate di almeno di 2km, rilevata in maniera esplicita per la prima volta nel 2015, è praticata da più di 1 milione 173mila persone.

Lo sport viene esercitato per passione o piacere (60,3%), per mantenersi in forma (54,9%), per svago (49,5%) e per ridurre lo stress accumulato (31,6%). Circa la metà della popolazione di 3 anni e più non ha mai praticato sport (44,9%), una persona su cinque ha praticato uno sport che ha poi interrotto (20,2%). Non si pratica sport per mancanza di tempo (38,6%) o di interesse (32,8%), per l'età (23,5%), per stanchezza/pigrizia (16,1%), motivi di salute (15,9%), motivi familiari (15,1%), motivi economici (13,8%). I sedentari, ossia coloro che dichiarano di non praticare alcuno sport o attività fisica nel tempo libero, sono oltre 23 milioni (39,1% della popolazione) e aumentano con l'età fino ad arrivare a quasi la metà della popolazione di 65 anni e più.

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