Nazionale

Sport e disabilità: nell'Uisp giocano tutti ad armi pari

Giornata delle persone con disabilità. Il 5 dicembre parte il Campionato nazionale di pallacanestro in carrozzina Uisp
 
 
 
Lo sport sociale e per tutti per la Giornata della disabilità, che ricorre il 3 dicembre: lo sport Uisp è socialità e relazioni, e mette in campo passione e divertimento per tutte e tutti. L’obiettivo della promozione sportiva Uisp è affermare l’accesso alla pratica sportiva per tutti, a tutte le età, con particolare riferimento alle persone con disabilità, costruendo percorsi di riabilitazione e inclusione di persone con disabilità fisica e mentale. In questo campo l’Uisp si è messa alla prova ormai da tanti anni, attraverso interventi che avvengono in stretta collaborazione tra Comitati Uisp, Asl, Centri diurni, Centri di salute mentale e in relazioni di partenariato con le associazioni delle famiglie. Tra le esperienze consolidate c'è “Matti per il calcio”: medici, infermieri, pazienti dei Dipartimenti di salute mentale che, tutti insieme, danno vita al progetto Uisp teso al recupero e alla socializzazione attraverso il calcio. Allenamenti, partite, trasferte, condivisioni di regole e obiettivi, aiutano persone con disagio a tornare ad una vita autonoma e soddisfacente e intervengono sui pregiudizi, andando a modificare quello che viene considerato normale secondo le convenzioni comuni. Inoltre l’Uisp promuove e organizza attività paralimpiche multidisciplinari per tutte le fasce di età e categorie sociali, con scopi di ricreazione, crescita, salute, maturazione personale e sociale. Con il complesso delle sue attività associative e formative, si occupa di incoraggiare e promuovere la partecipazione più estesa possibile delle persone con disabilità a tutte le attività sportive ordinarie, a tutti i livelli. Inoltre nelle sue attività, Rassegne, Tornei, Campionati, eventi e manifestazioni, prevede che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive anche a loro destinate.
 
Proprio domenica 5 dicembre partirà il Campionato nazionale Uisp di basket in carrozzina, che terminerà ufficialmente a maggio, prima delle finali che si terranno, con molta probabilità, a Cesenatico il 2 giugno. Le squadre che scenderanno in campo per il titolo sono: ASDRE - Basket in Carrozzina; Briantea84; Wolf Basket; A.S. Delfini 2001 asd; Asd Basket Giovani Claudio Papini Uisp La Spezia; Las Pezia pirates. Il Campionato è diventato nazionale lo scorso anno, ma esiste già da diversi anni, a livello interregionale. 
 
"Il Campionato mette insieme persone con disabilità e normodotate. Una squadra può essere composta da chiunque, disabili e non. La maggior parte delle nostre attività si rivolge a ragazzi con disabilità ma, in questo caso, abbiamo voluto dare un messaggio di inclusione: mettendo seduti anche i normodotati sono tutti sullo stesso piano", racconta Mirco Casalgrandi, responsabile settore basket in carrozzina. "Questo aiuta a sentirsi realmente parte di una squadra e crea empatia, anche se la maggior parte dei partecipanti ha una disabilità", prosegue. Come cambia il gioco con la disabilità? "Il gioco è lo stesso, ma si ha un attrezzo in più: le modalità di gara non cambiano. Certamente, c'è qualche regola adattata ma, fondamentalmente, le regole e il modo di giocare sono identiche al basket in piedi. Fare sport, a qualsiasi livello, porta benessere: le persone si divertono e ci sono momenti di condivisione, anche fuori dal campo, che stimolano la vita", prosegue Casalgrandi. 

Oltre al Campionato, un'altra attività della Pallacanestro Uisp è la Supercoppa Uisp di basket in carrozzina, che si è giocata al PalaCUS di Modena lo scorso ottobre. "E’ stata una giornata molto bella e intensa, abbiamo giocato sei partite in una giornata sola. Una giornata intensa ma che ha reso tutti molto contenti", conclude Casalgrandi. Felice del successo della Supercoppa anche Andrea Dreini, responsabile Pallacanestro Uisp che ha ricordato come, "dopo le crisi si può essere più fantasiosi, tentare nuove soluzioni. Possiamo pensare nuovi tipi di pallacanestro, che abbiano sempre un canestro ed un pallone ma con un formato differente. Non bisogna mai smettere di sognare". (Chiara Feleppa)