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Pari opportunità nello sport, contro le discriminazioni di genere

La nuova Carta europea dei diritti delle donne nello sport è frutto del progetto europeo Uisp Olympia. Nel maggio 2011, i contenuti della Carta sono stati illustrati a Bruxelles, alla presenza di diversi europarlamentari.

Da allora, la Carta è stata al centro di numerose iniziative pubbliche in giro per l’Italia. Ha raccolto adesioni da parte di istituzioni e personalità, sollevando in particolare il tema delle pari opportunità nella pratica sportiva e soprattutto negli organismi di governo dello sport.

Nel novembre 2013 presso la camera dei deputati è stata presentata una mozione parlamentare, per chiedere al Governo impegni precisi e fare proprio l’impegno della carta e nel marzo scorso la Camera ha approvato a larghissima maggioranza la mozione, raccogliendo sostegno da tutte le rappresentanze parlamentari.

La nuova Carta è figlia dell’elaborazione delle donne Uisp negli anni ed evidenzia quanto ancora ci sia da fare nell’ambito dei Diritti. L’impegno dell’Uisp parte dagli anni ‘80 e dalla prima versione scritta nel 1985.

Nella nuova elaborazione si è fatto un passo in avanti: oggi siamo di fronte ad un documento che va oltre l’elencazione dei principi di riferimento, molto più dettagliato e calato nella concretezza.

La Carta, infatti, presenta una serie di raccomandazioni, intese come azioni auspicabili, rivolte a istituzioni, alle federazioni, associazioni e società sportive, ma anche al mondo dell’Università e giornalisti.

Una Carta che vuole parlare di diritti e di pari opportunità, di lotta alle discriminazioni di genere, di lotta al razzismo e all’omofobia, contro la violenza. Per questo la Uisp continua nel proprio impegno formativo ed educativo, per affrontare tematiche come la violenza di genere e lotta al femminicidio, per i diritti delle persone gay, lesbiche, transessuali.

Anche lo sport può e deve fare qualcosa per contrastare queste degenerazioni. Sicurezza non vuol dire chiudersi in casa, ma abitare gli spazi urbani, animare le città, renderle vive, intessendo relazioni con l’altro, il diverso da sé.

Questo è il contributo dell’Uisp per un Paese multietnico, aperto all’incontro e al dialogo, contro ogni forma di discriminazione.

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